Pikes Peak 2016: chiarimenti sul ban delle moto con semi-manubri
La notizia del "ban delle supersportive" ha fatto scalpore tra fan e addetti ai lavori, non tanto per il divieto ma piuttosto per il curioso modo in cui è stato formulato. La direzione di gara ha infatti annunciato che, dalla Pikes Peak 2016, solo le

La notizia del “ban delle supersportive" ha fatto scalpore tra fan e addetti ai lavori, non tanto per il divieto ma piuttosto per il curioso modo in cui è stato formulato.
La direzione di gara ha infatti annunciato che, dalla Pikes Peak 2016, solo le moto prive di semimanubri potranno essere ammesse. Da qui si sono scatenati i dubbi: di certo la decisione è stata presa per cercare di ridurre i rischi e, tendenzialmente, le supersportive con i semi-manubri sono sicuramente più potenti della media. In realtà, però, ci sono stradali e maxi-enduro che non lesinano certo nei cavalli, basti pensare alla Ducati Multistrada (160 cavalli) o alla KTM 1290 Super Duke R (una belva da 180 cavalli che si beve lo sprint da 0 a 200 km/h in poco più di 7 secondi) o la nuova 1290 Super Duke GT da 173 cavalli, senza dimenticare
Con una nota, però, il board della competizione chiarisce la sua posizione. In realtà lo scopo è quello di aumentare la sicurezza non tramite un limite alle potenze in ballo ma puntare proprio sulla diversa posizione di guida. Le supersportive con i semi-manubri, infatti, tendono ad una posizione molto accucciata, con testa in carena e con una visione limitata della strada.
La posizione più verticale e il punto di vantaggio dell’altezza, infatti, consentirebbero di ridurre i rischi. La Pikes Peak è una corsa molto pericolosa dove è fondamentale che il pilota abbia la possibilità di vedere l’ostacolo in anticipo e reagire il prima possibile, specie considerando che i motociclisti non sono protetti dal roll cage di sicurezza delle auto.
Inoltre un altro vantaggio è legato alla fisica e alla dinamica di guida. Il manubrio è fondamentalmente una leva e, come noto, più lunga la leva, minore lo sforzo. In condizioni estreme ed imprevedibili, quindi, la direzione ritiene che sia più sicuro un manubrio intero (con leva più lunga) dei semi-manubri che riducono la distanza dal fulcro e richiedono quindi più sforzo, sebbene un pilota esperto e allenato non avrebbe comunque problemi nell’applicare la forza necessaria.
Il discorso è diverso da quello dei cavalli: una supersportiva con manubrio singolo non rientrerebbe quindi nel ban e potrebbe regolarmente circolare. Infatti la direzione della corsa non è mai andata contro la crescita della potenza ed è stato anche aumentato il limite di cilindrata fino ai 1.305 cc (rispetto ai 1205 cc di prima).