Dieselgate BMW: l'accusa sulle emissioni e la smentita del produttore
Nel pieno dello scandalo del "dieselgate", Autobild ha pubblicato alcune osservazioni anche su BMW. La caccia alle streghe è aperta e Autobild ha lansciato l'accusa di un "dieselgate BMW", riportando che la BMW X3 xDrive 20d avrebbe fallito un test

Nel pieno dello scandalo del “dieselgate", Autobild ha pubblicato alcune osservazioni anche su BMW. La caccia alle streghe è aperta e Autobild ha lansciato l’accusa di un “dieselgate BMW", riportando che la BMW X3 xDrive 20d avrebbe fallito un test dell’International Council on Clean Transportation, evidenziando emissioni di NOx fuori scala (11 volte più alte del limite consentito dall’UE).
Successivamente, però, AutoBild ha modificato il suo articolo segnalando che non ci sono prove reali che BMW abbia utilizzato un sistema per “barare" sulle emissioni come fatto dal gruppo Volkswagen. Pronta la risposta del produttore che ha dichiarato:
non esistono artifici che permettano di riconoscere il ciclo di test e modificarne i risultati
La dichiarazione prosegue poi segnalando che il produttore ha sempre osservato le specifiche dettate dalla legge in ogni Paese e che le emissioni sono le stesse sia in fase di test che durante il normale utilizzo dei clienti su strada. Due studi dell’ICCT hanno confermato che BMW X5 e altri 13 veicoli del produttore hanno superato i test e soddisfatto i requisiti per quanto riguarda le emissioni, senza discrepanze tra i dati di laboratorio osservati per X5 e i test sul campo.
Riguardo l’accusa di Auto Bild, inoltre, BMW dichiara di non essere a conoscenza dei risultati del test menzionati dalla pubblicazione e non ha ricevuto i dettagli del test dall’ICCT (quindi non è possibile per il produttore commentare dati non in suo possesso). BMW prosegue poi parlando dell’obbiettivo per quanto riguarda CO2 ed emissioni nocive imposto dall’Europa per il 2020, sostenendo che tale traguardo potrà essere raggiunto solo con un massiccio utilizzo dei moderni motori diesel e un’ulteriore passo in avanti nell’elettrificazione delle auto (ibride ed elettriche pure).
In particolare BMW sostiene che i progressi raggiunti in Europa nella riduzione dei livelli di CO2 sono da imputare in larga parte proprio ai diesel che continueranno a giocare un ruolo fondamentale grazie alle emissioni di CO2 inferiori del 15/20% rispetto ad un benzina dello stesso segmento.
Proseguendo con le informazioni scopriamo che, nel 2014, il mix di vendite di BMW segnava un 38% di auto diesel vendute in tutto il mondo (80% in Europa, 73% in Germania, 6% in USA dove il numero è di circa 20.000 unità).
Infine per quanto riguarda la discrepanza tra i consumi nei test e quelli nel reale utilizzo da parte dei clienti è in lavorazione il nuovo ciclo di test WLTP che l’Unione Europea affiancherà al test “RDE" (real driving emissions). BMW ha dichiarato che supporterà e spingerà per una rapida introduzione di queste nuove regole così da migliorare la chiarezza dei risultati a favore dei consumatori.