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Volvo XC90: altro che pensione, per il SUV si prepara a una nuova vita

Doveva lasciare la scena alla EX90 elettrica e invece ci sarà una nuova generazione, con ibrido plug-in potenziato e una revisione dei piani per Europa e USA.

Volvo XC90: altro che pensione, per il SUV si prepara a una nuova vita
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 21 lug 2025

Era pronto a uscire di scena con eleganza. Dopo oltre dieci anni di onorata carriera, la Volvo XC90 sembrava destinata a passare il testimone alla Volvo EX90, SUV elettrico concepito per sostituirla. Ma le cose non stanno più così. A quanto pare, l’XC90 non solo resterà in gamma, ma tornerà con una nuova generazione. A “sganciare la bomba” è stato direttamente il numero uno di Volvo, Håkan Samuelsson, durante una recente call con gli investitori. Un cambio di direzione non da poco, che arriva mentre la casa svedese si ritrova a rivedere la tabella di marcia elettrica. L’obiettivo “solo EV entro il 2030” resta, ma con meno fretta.

Sarà ancora XC90, ma con un cuore PHEV rinnovato


Chiariamolo. L’XC90 attuale è sulla scena dal lontano 2014. Ha ricevuto un ritocco nel 2019 e un restyling più corposo nel 2024. Ma ormai mostra i segni del tempo. Ecco perché Samuelsson ha confermato che si sta lavorando a una nuova generazione, con una meccanica completamente aggiornata. Il nuovo modello dovrebbe integrare una motorizzazione ibrida plug-in avanzata, sulla falsariga della futura Volvo XC70  in arrivo in Cina. Quella, per dire, monterà una batteria da 40 kWh in grado di garantire fino a 112 km di autonomia solo elettrica, secondo il ciclo CLTC. Una bella differenza rispetto alla XC90 T8 attuale, che si ferma a 18,8 kWh e 71 km. Samuelsson è convinto che, soprattutto in Europa, ci sia ancora spazio per soluzioni ibride a lungo raggio. “I plug-in con più autonomia sono qualcosa che probabilmente ci servirà ancora per qualche anno,” ha detto. Tradotto: l’elettrico totale può aspettare.

Quale piattaforma userà? Non è ancora deciso


C’è però un grande punto di domanda: su cosa verrà costruita la prossima XC90? L’attuale modello poggia sulla piattaforma SPA, ormai al limite. Potrebbe essere sostituita dalla SMA sviluppata da Geely (già associata alla XC70), ma non è l’unica opzione sul tavolo. Ci sono anche la SPA 2, attualmente utilizzata dalla EX90, e la futura SPA 3, che debutterà con la Volvo EX60. Il problema? Entrambe sono nate per auto full electric. Bisognerà capire se possono essere adattate anche a motorizzazioni ibride. Nel frattempo, l’ultimo facelift della XC90, quello del 2024, doveva servire proprio a tenerla a galla come alternativa ibrida alla EX90, che nel frattempo ha accumulato ritardi: presentata nel 2022, è entrata in produzione solo a metà 2024, a causa di bug software e problemi di fornitura.

Strategia rivista: l’elettrico rallenta, l’ibrido resta


Torniamo un attimo indietro. Era il 2021 quando Volvo annunciava al mondo il proprio piano: solo auto elettriche entro il 2030. Un annuncio forte, ambizioso. Ma poi il mercato ha iniziato a tirare il freno a mano. La domanda per le EV cresce, ma più piano del previsto. E i dazi doganali complicano tutto, soprattutto tra Europa e Stati Uniti. Così Volvo ha rimesso mano ai piani, decidendo di prolungare la vita dei modelli a combustione interna e ibridi plug-in. E questa nuova XC90 rientra perfettamente nella strategia. Anche la produzione cambierà. Dal 2027, la XC60 sarà costruita direttamente a Charleston, negli USA. Obiettivo: eliminare i modelli d’importazione dal listino americano. In Europa, invece, la piccola EX30 passerà dalla Cina al Belgio entro la fine del 2025, mentre la nuova EX60 sarà assemblata in Svezia a partire dal 2026.

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