
23 Aprile 2021
11 Settembre 2020 120
Rendere il trasporto via mare maggiormente sostenibile. Questo è il principale obiettivo del progetto Wind Powered Car Carrier (wPCC) portato avanti da un consorzio svedese di cui fa parte Wallenius Marine. Per riuscirci, è stata progettata una nave cargo a vela di grandi dimensioni in grado di trasportare 6-7.000 veicoli al suo interno. Secondo quanto comunicato, sarà in grado di abbattere le emissioni inquinanti di una traversata atlantica del 90%. Un progetto innovativo e non facile da portare avanti sul fronte tecnico. Tuttavia, il consorzio spera che il viaggio inaugurale possa tenersi entro il 2024.
Per realizzare questa nave è stato utilizzato un mix di tecnologie aeronautiche e navali in modo da poter riuscire a sfruttare nel modo migliore possibile il vento. Le vele saranno realizzate in materiali compositi e raggiungeranno un'altezza di ben 80 metri. In caso di venti forti, l'altezza potrà essere ridotta a 50 metri. Complessivamente, la nave sarà lunga 200 metri, larga 40 metri e alta 100 metri (vele incluse).
Per motivi di sicurezza e per manovrare meglio la nave all'interno di un porto, saranno installati anche dei motori. I viaggi a bordo di questa nave cargo a vela non saranno, però, molto rapidi. Si stima, infatti, che la traversata oceanica richiederebbe circa 12 giorni contro i 7 delle navi cargo tradizionali. Il tutto, però, con una netta riduzione delle emissioni come evidenziato all'inizio.
Un progetto tecnicamente molto complesso su cui sta lavorando persino il KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma. Il lavoro è sostenuto pure da un investimento di 27 milioni di corone svedesi (circa 2,6 milioni di euro) da parte del Governo locale a testimonianza della sua importanza. Alcuni mesi fa è stata fatta una prova in mare con un modellino in scala della nave per valutare la sua staticità e migliorare, così, il suo sviluppo.
Il problema dell'inquinamento delle navi è un tema molto sentito e su cui molte aziende stanno lavorando. Per dare una grandezza della problematica, basti pensare che uno studio ha affermato che solo 47 navi da crociera inquinano 10 volte di più di tutte le auto presenti in Europa.
Recensione 70Mai Omni: la Dash Cam a 360° con ADAS ci è piaciuta! | Video
USA e Europa compatte contro la Cina, mai visto un Bing così | HDrewind 10
Al MWC innovano i vecchi, Xiaomi uragano su Barcellona | HDrewind 9
L'AI spaventa e affascina, l'Italia litiga con la tecnologia | HDrewind 8
Commenti
eeee cosa vuoi che sia un po' di merluzzo fosforescente....
Ripeto, in questi progetti innovativi spesso si annidano speculazioni economiche poi ai rivelano fuffa.
e allora sono tutti sc€mi tranne tu, che vuoi che ti dica, mi rifaccio al primo commento e ti invito a questo punto a fermarli per tempo prima che sperperino tutto quel denaro in ricerche inutili.
una nave cargo vuota ha delle mura talmente alte che se c'è vento laterale fanno vele già quelle.....ci metti quelle vele sopra e garantito che si sdraia su un fianco. Oppure la doti di ballast da riempire d'acqua che sono cmq un elemento molto delicato come manutenzione
< DRAFT > Quei costi per la manutenzione [ per tal navi da carico ] non devono essere necessariamente ridotti e poiche' tra gli investitori ritroviamo anche il governo svedese e tenendo, pertanto, in considerazione quell'indotto assicurato [ attività produttive generate dalle esigenze di un grande complesso industriale che richiede beni e servizi ] che impiega ancora operai per la manodopera, esperti per le valutazioni, in tal modo da generare ancora " gettito fiscale " che appare ben sufficiente, per prendersi meticolosamente cura di quel mezzo di trasporto e strumento di lavoro che fa’, per giunta, sorgere tal reddito e per una inimmaginabile quantita' di trilioni di euro l'anno [ la quantita' di navi cargo prodotte in un anno fara' poi la differenza e, tuttavia, quei 27 stati membri possono accodarsi e anche aumentare la capacita' produttiva per realizzare quei veicoli galleggianti. ]
nel tempo, infatti, quei costi/investimenti [ per progettare; per realizzare; per manovrare; per la manutenzione ] permettono di far sorgere ancora ricavi [ Return On Investments ] cosi’ come accade anche per la rete autostrade, sfruttando per decenni, quelle stesse navi da carico talvolta noleggiate/acquistate dall'industria per il trasporto merci.
Quegli enti per la ricerca non avrebbero certamente speso del tempo per ritrovare quel modo e ancora rimedio per abbattere gli effetti dell'inquinamento [ generato da carburanti utilizzati per attraversare l'atlantico ] se le quantità di merci da scambiare e movimentare da una costa all’altra, non giustificasse la ricerca e sperimentazione per tali navi da carico.
quel brevetto infine [ talvolta brevetti ] “ frutto di quella ricerca e sperimentazione “ , garantisce inoltre commercializzazione e distribuzione e con sufficienti ricavi e per molti, molti decenni. </draft>
19 ore fa' ice.man wrote:
Car Carrier
Cit. "Per riuscirci, è stata progettata una nave cargo a vela di grandi dimensioni in grado di trasportare 6-7.000 veicoli al suo interno."
Non è una porta container, cargo non implica necessariamente che sia una porta container e visto che fai tanto il fenomeno ti riporto cosa dice wikipedia alla voce nave cargo
Cit." Sono navi da carico o da trasporto le navi, di qualsiasi forma e dimensione, che trasportano merci tra i diversi porti. Sono migliaia le navi di questo tipo che solcano ogni giorno le acque del mondo costituendo la spina dorsale del commercio internazionale.
"Navi da carico" è un termine generale: esistono infatti le cosiddette navi da carico generale, dette anche in inglese general cargo (si vedano le navi della classe Libery), che rientrano nel grande gruppo delle navi mercantili, ma che per loro natura sono destinate ad un carico "generale". Oggetto negli ultimi decenni di una forte riduzione nel numero, queste navi stanno scomparendo lasciando spazio al trasporto container tramite le portacontenitori. Sempre meno navi di questo tipo vengono costruite, poiché si preferisce investire nel trasporto tramite grandi navi realizzate nello specifico per un preciso carico."
Nel mondo navele l'innovazione non va così di moda???
Non sai quello che dici... parli tanto per parlare... informati e nel mentre stai 5itto!
Sarebbe corretto se stessimo parlando di vele bermudiane, questo invece è un armo a vele quadre DynaRig, che ha un centro velico molto più basso e necessita una chiglia lunga, non a bulbo. Inoltre a differenza dei velieri la bolina è permessa dallo scarso sbandamento oltre che dai materiali tecnologici e dal fatto che le vele di ogni albero sono solidali tra loro e si comportano come 3 enormi vele, molto più stabili delle molte vele indipendenti dei velieri.
Forse a Panama.
La mia nave della tesi, 185 metri, 10 megawatt
io invece mi chiedo sei vedi, oppure hai un problema più serio
È un cargo! Se poi non sai cos'è guarda su Wikipedia
Marpol 2020, tutte le nuove navi devono rispettare contenuti di zolfo 0.1% altrimenti spegni tutto. La soluzione è una e semplice - e l’unica percorribile per le potenze necessarie: GAS NATURALE
Può funzionare solo su RORO e cisterne. Le bulk che trasportano carichi a densità elevata avrebbero spazio per le vele ma andrebbero inglobate tra le paratie trasversali e dubito che qualche registro si azzardi anche solo a dire “vediamo”
Nave della mia tesi, bulk carrier da 184 metri di lunghezza, potenza richiesta al motore circa 10 MEGAWatt. Quanto pannelli ti servirebbero?
Non so al mio livello ci mettiamo a ridere quando qualcuno dice che una nave non viene rovesciata da vento molto forte, come lo chiami tu, a 50 m/S, cioè vento categoria 12 URAGANO.
ricordo ancora l'odio nei confronti degli architetti che venivo a fare la magistrale a navale ahahah
invece ci sono:
le navi cargo hanno una elevatissima escursioe di pescaggio, quindi se lo doti di una chiaglia a bulbo questo dovrebbe essere retratiile altrimenti a pieno carico non entrerebbe nei porti
stesso dicasi per gli alberi
alla fine vai ad aggiungere dei costi di manutenzione che potrebbero superare i risparmi in termini di carburante, oltre che creare un oggetto piu fragile....stiampo parlando di una portacontainer/cargo, non di una nave da diporto....
queste navi in primis devono essere dei muli con costi di manutenzione il piu bassi possibile
poi viene il resto
Il design puó idearlo chiunque, ma dovranno rispettare regole ferree date da fior fior di ingegneri, non credo ci siano tutti sti problemi
Le scorie radioattive sono peró piú radioattive delle generazioni precedenti. Buona fortuna nel trovare un sito in cui la gente è disposta ad accettare una centrare nucleare con annesso cimitero di superscorie. Purtroppo la reputazione del nucleare è compromessa da decenni
Veramente interessante, in futuro approfondirò l'argomento, ottime informazioni!
Fa compagnia a quelli che dicono che con Lui i treni arrivavano in orario!!
Mazza quante sce men ze!!
Mega interessante, io conosco bene il mondo dell'aviazione ma di marina zero, ottime nozioni grazie!
ricordo i progetti delle navi trainate da kite......
queste sono infattibili
intanto per avere delle vele che lavorano al traverso/bolina come queste serve una chiglia a bulbo per bilanciarne la forza
mentre le navi cargo hanno un "equilibrio di forma"
Se ci pensate i vecchi velieri/galeoni aveano vele che lavoravano col vento in poppa oppure gran lasco, proprio perchè conun vento al traverso si sarebbero rovesciate su un lato.
Detto questo speso che quegli alberi siano abbattibili altrimenti renderanno un bel po complicata la navigazione dovento evitare diversi passaggi sotto ponti sospesi, etc.
Insomma mi sembra l'ennesimo studio fatto da giovani archietetti appassionati di design, piuttosto che da ingegneri navali con un minimo di esperienza
Si ero al terzo banco. Te mi stavi davanti se non sbaglio.
è giusto così
Perchè il nucleare è sempre stato conveniente solo nella testa di chi lo propone. All'atto pratico, dato che non siamo su una stella, non risulta particolarmente conveniente ed ha tempi di ammortamento non compatibili con la durata della vita umana. E' per questo che tutto ciò che è nucleare, che sia un sottomarino, una nave o una centrale elettrica, è direttamente in mano ai governi.
Si ritirano a 50 metri su 80. Quindi meno della metà
Appunto. In tutti quelli dove esiste, almeno parlando di occidente, il gasolio è considerato un nemico da abbattere.
Sisì, a pensarci è pure giusto che sia così vista la tipologia di mezzo e la potenziale pericolosità sia per il proprio equipaggio che per gli altri.
Semplicemente non mi ero mai posto il problema.
per 1 miliardo di dollari certo
e come per dire la scrivania di ikea non e uguale al banco che si usa a scuola come costi e certificazioni
Le vele stesse sono il carico
"ammainate le veleeee"
"non possiamo sono rigideeeeeeeeeeeeee"
eh niente... leggere l'articolo proprio non ti va... ti do un piccolo indizio. la nave dell'articolo non è una nave porta container
Sei mai stato su quelle navi?
Dal minuto 1:35 per vedere come avviene lo scarico merci.
www.youtube.com/watch?v=AHrCI9eSJGQ
Ma è bello vederlo tutto.
Quelle a vela, oltre il doppio tempo, avranno lo svantaggio di dover scaricare solo dalla poppa. Come fanno i traghetti che vanno in Sardegna o in Croazia
Ma lastricare tutte le superfici di pannelli solari no?
Osando questa considerazione così efficace e svelando il discorso insensato dell'utente sopra non ti assale il dubbio di essere un po' parte del complotto pluto-giudaico-massonico-cristiano-comunista-pagato-Serbelloni-Mazzanti-Vien-dal-Mare-che-poi-in-montagna-si-sta-meglio-e-li-ci-sono-le-pecore-e-sì-devi-dirlo-tutto-di-un-fiato-senza-pause ?
Se tu oggi costruisse una centrale di 3a generazione, le scorie annuali ammontano a circa 1Mc / anno, che vengono stoccate nella centrale stessa, inoltre se la centrale dovesse venir dismessa a fine vita, è previsto che il sito di costruzione diventi la sua tomba riducendo i rischi ambientali di movimentazione di materiali radioattivi che rimarrebbero sul posto (in appositi locali precostruiti assieme alla centrale).
Da qui il discorso che non sono un problema visto le quantità ridotte e la poca strada che fanno per essere stoccate.
ho capito che piu conveniente del gasolio non c'è niente (forse il carbone) ma bisogna incentivare l'utilizzo di energie alternative.
non sono navi piccole, la Sevmorput mi pare sia piu di duecentocinquanta metri di lunghezza e serve per portare gli scafi precostruiti di altre navi da un cantiere all'altro (dove verra' aggiunta la sovrastruttura e le attrezzature per lo scopo specifico) attraverso i ghiacci polari...
su navi piu' piccole il nucleare ha ancora meno senso, almeno con le tecnologie attuali
I diesel devono morire, punto.
Che problema c'è, fai salire un migliaio di marinai sulla deriva e la tiri su! :)
continua pure a commentare la prima riga del mio messaggio senza averlo letto tutto.
be se ragioni cosi, allora rimaniamo con il gasolio, tanto quando finira andremo a pisci@re nei serbatoi