Commissione UE, guida già a 17 anni e patente digitale: queste e le altre proposte
Stretta anche sugli impuniti ed esami più adeguati.
La Commissione europea ha presentato oggi delle proposte per modernizzare le norme sulle patenti di guida anche attraverso l'introduzione di una patente digitale valida in tutta l'Unione, e nuove norme per rendere più semplice l'applicazione del codice della strada al di là delle frontiere. Norme che, oltre ad accrescere la sicurezza dei cittadini e degli utenti della strada, saranno un importante vettore per azzerare il numero di vittime e feriti gravi nell'UE entro il 2050.
Un obiettivo molto ambizioso che non può prescindere da normative adeguate. Del resto solamente l'anno scorso nelle strade europee hanno perso la vita oltre 20mila persone, la maggior parte delle quali era costituita da pedoni, ciclisti, motociclisti e conducenti di monopattini, mentre l'idea è di avere già nel 2030 una riduzione del 50%.
"Grazie alle nuove norme i conducenti saranno meglio preparati ai veicoli a zero emissioni (meno certa da qualche ora la deadline del 2035 per i motori a combustione, ndr) e alla guida nelle strade urbane, caratterizzate da un maggior numero di biciclette e veicoli a due ruote e da un'elevata presenza di pedoni", scrive la UE.
GUIDA GIÀ A 17 ANNI, ACCOMPAGNATI, E PATENTE DIGITALE
Che per questo lancia un'idea parecchio ambiziosa, di concedere già a 17 anni la possibilità di mettersi alla guida a patto che si vada accompagnati: dai 17 anni si potrà imparare a guidare e ottenere la patente, poi, compiuti i 18 anni, ci si potrà mettere da subito al volante. In questo modo si tagliano i tempi e, soprattutto, almeno nelle intenzioni, si amplia a dismisura il periodo in cui il giovane conducente guidi affiancato da qualcuno con esperienza, così da imparare in maniera più soft come ci si comporta in strada e migliorare di conseguenza la sicurezza stradale.
Ecco le misure proposte:
- periodo di prova di almeno 2 anni per i neopatentati dopo il superamento dell'esame e tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Sebbene i giovani rappresentino soltanto l'8% della totalità degli automobilisti, le statistiche indicano che 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente (di automobili o motocicli) di età inferiore ai 30 anni
- possibilità di sostenere l'esame e guidare automobili e camion, accompagnati, a partire dai 17 anni
Per quanto riguarda invece le patenti, la Commissione propone per la prima volta al mondo l'introduzione di una patente di guida digitale. Così sostituzione, rinnovo o conversione di una patente di guida saranno molto più semplici perché tutte le procedure potranno essere svolte online.
AGGIORNAMENTI PERIODICI PER INCREMENTARE LA SICUREZZA
Tra le altre misure mirate a incrementare la sicurezza delle strade si distinguono:
- adeguamento della formazione e degli esami per l'ottenimento della patente così da:
- preparare meglio i conducenti alla presenza di utenti vulnerabili della strada, per la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti, di chi è su biciclette elettriche o monopattini elettrici, sempre più presenti nella transizione dell'UE verso una mobilità urbana sostenibile
- valutare, ad esempio, la conoscenza e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate
- insegnare ai neopatentati in che modo il loro stile di guida influisce sulle emissioni, quanto impatta ad esempio cambiare marcia al giusto regime
- valutazione più mirata dell'idoneità medica, che tenga conto dei progressi nelle cure mediche per malattie quali il diabete
- incoraggiamento per i conducenti ad aggiornare le proprie competenze e conoscenze di guida per tenere il passo degli sviluppi tecnologici.
STOP AGLI IMPUNITI
E poi c'è la questione di un'applicazione transfrontaliera tale da garantire che i trasgressori non residenti nel Paese dell'infrazione siano puniti correttamente, creando una disparità di trattamento tra trasgressori residenti e non. Nel 2019, spiega la Commissione, circa il 40% delle infrazioni transfrontaliere è stato commesso impunemente, sia perché i trasgressori non sono stati identificati sia perché non si è proceduto all'esecuzione forzata del pagamento.
Per cui c'è un piano per affrontare le carenze attuali nella cooperazione tra Stati membri nel corso delle indagini sulle infrazioni. Inoltre, l'attuale legislazione contempla alcune delle infrazioni più frequenti e gravi, quali l'eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. La Commissione propone che il campo di applicazione delle infrazioni stradali sia ampliato per comprendere anche:
- il mancato rispetto della distanza di sicurezza
- il sorpasso pericoloso
- la sosta pericolosa
- il sorpasso con striscia longitudinale continua
- la guida contromano
- il mancato rispetto delle norme sull'utilizzo delle corsie di emergenza
- la guida di un veicolo che supera il peso massimo consentito.
Per evitare l'impunità dei trasgressori del codice della strada sarà istituito un nuovo sistema che consentirà l'applicazione dell'interdizione alla guida in tutta l'UE qualora uno Stato membro decida di interdire alla guida un conducente a causa di un'infrazione commessa sul suo territorio.
Queste e le altre proposte della Commissione dovranno essere esaminate dal Parlamento e dal Consiglio europei.