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Boeing e Airbus chiedono a Biden di posticipare il lancio del 5G in banda C

Anche Boeing e Airbus hanno espresso preoccupazioni in merito alle potenziali interferenze

Boeing e Airbus chiedono a Biden di posticipare il lancio del 5G in banda C
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Antonio Monaco
Antonio Monaco
Pubblicato il 21 dic 2021

Dopo la United Airlines, anche Boeing e Airbus hanno espresso preoccupazioni in merito alle potenziali interferenze che lo spettro in banda C della rete 5G causerebbe con alcuni strumenti sensibili di cui sono dotati gli aeromobili, tra cui i radioaltimetri. 

In una lettera congiunta inviata al segretario dei trasporti degli Stati Uniti, gli amministratori delegati di Boeing, Dave Calhoun, e di Airbus Americas, Jeffrey Knittel, hanno esortato l'amministrazione Biden a ritardare ulteriormente l'attivazione dei nuovi servizi 5G in banda C, previsti per il prossimo 5 gennaio, affermando che potrebbe rappresentare una minaccia per la sicurezza aerea.

L'interferenza del 5G potrebbe influire negativamente sulla capacità degli aerei di operare in sicurezza, cosa che potrebbe avere un enorme impatto negativo sull'industria aeronautica.  Gli impatti dell’implementazione delle reti 5G sono enormi e arrivano in un momento in cui il nostro settore è ancora alle prese con la pandemia

A inizio dicembre, la Federal Aviation Administration (FAA) ha emesso delle direttive relative alle interferenze sulle strumentazioni che potrebbe causare il 5G. L'agenzia prevede comunque di fornire maggiori informazioni prima del 5 gennaio ma nel frattempo ha ordinato una revisione dei manuali di volo di aerei ed elicotteri per vietare alcune operazioni che richiedono dati di questi strumenti in presenza di segnali 5G. 

Nella lettera di Boeing e Airbus viene citata un'analisi effettuata dal del gruppo commerciale Airlines for America (A4A) secondo cui, in caso la direttiva FAA 5G fosse stata in vigore nel 2019, circa 345.000 voli passeggeri e 5.400 voli cargo avrebbero subito ritardi, deviazioni o cancellazioni.

Dal canto loro, oltre ad aver concordato di ritardare il lancio commerciale del servizio wireless in banda C fino al 5 gennaio, sia AT&T che Verizon, i due principali operatori di telefonia mobile statunitensi, avrebbero già adottato delle misure precauzionali per limitare le interferenze. Misure che, tuttavia, sarebbero insufficienti secondo i gruppi dell'industria aeronautica.

Inoltre, secondo la CTIA, l'associazione di categoria che rappresenta l'industria delle comunicazioni wireless negli Stati Uniti, il 5G opererebbe già in modo sicuro e senza causare interferenze dannose alle operazioni aeree in quasi 40 Paesi in tutto il mondo. Questo il commento di Meredith Attwell Baker, CEO di CTIA:

Un ulteriore ritardo causerà danni reali. Ritardare il rilascio di un anno sottrarrebbe 50 miliardi di dollari alla crescita economica, proprio mentre la nostra nazione si riprende e si ricostruisce dalla pandemia”,

La controproposta di Boeing e Airbus richiederebbe una limitazione delle trasmissioni cellulari nei dintorni degli aeroporti e di altre aree critiche. L'invito per l'amministrazione Biden è quello di collaborare con la Federal Communications Commission per adottare questo piano.

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