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Ita, divieto di atterraggio se la visibilità è sotto i 550 metri

Un aereo Ita partito da Fiumicino e diretto a Linate, è stato deviato a Genova a causa della nebbia presente a Milano.

Ita, divieto di atterraggio se la visibilità è sotto i 550 metri
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Saverio Alloggio
Saverio Alloggio
Pubblicato il 28 ott 2021

Ita Airways, la nuova compagnia aerea di bandiera italiana, nata dalle ceneri di Alitalia, è considerata una startup. Nulla di strano considerando la genesi della società, se non fosse che questo status le impedisce di ricevere un'apposita certificazione necessaria per far atterrare gli aerei quando c'è nebbia. Il caso è "esploso" venerdì scorso, quando un volo partito da Fiumicino e diretto a Linate è stato deviato verso l'aeroporto di Genova a causa della presenza di foschia a Milano.

Di fatto, per mere ragioni burocratiche, può essere impedito a Ita di atterrare anche se i velivoli di tutte le altre compagnie toccano regolarmente terra in un aeroporto dove c’è appena un po’ di foschia. Un problema che la compagnia erede di Alitalia dovrà affrontare e risolvere velocemente, considerando come i prossimi sei mesi almeno possano essere caratterizzati da questo particolare evento atmosferico in diverse zone dell'Italia.

Una situazione per certi versi paradossale, considerando come molti dei piloti di Ita siano stati pescati da Alitalia. Professionisti dunque con tante ore di volo alle spalle, certamente in possesso dell'esperienza necessaria per atterrare in presenza di nebbia. La questione però ruota attorno alla così detta "discontinuità aziendale" fra Ita e Alitalia, imposta dall'Unione Europea e necessaria per autorizzare l'ennesima iniezione di fondi pubblici.

Per tale ragione Ita risulta formalmente una startup, e questo le impedisce di atterrare in assenza di visibilità ottimale (inferiore ai 550 metri, 400 al decollo). Sarà dunque necessario ottenere un'apposita certificazione da Enac, l'Ente Nazionale del trasporto aereo. Resta da capire quelle che potranno essere le tempistiche, aspetto certamente non secondario considerando come la nuova compagnia abbia iniziato a volare già a pieno ritmo.

Nel frattempo, i passeggeri del volo partito a Fiumicino, dopo una serie di giri attorno allo scalo di Linate, si sono ritrovati a Genova. Un paradosso acuito anche dalla situazione degli aeroporti in questione. Ci sono infatti tre categorie di aeroporti, a seconda delle dotazioni. Queste possono andare dalle semplici luci lungo la pista al complesso sistema ILS di atterraggio strumentale. Quello milanese è nella categoria 3, per cui è possibile atterrare anche con una visibilità di appena 75 metri. A patto però di essere in possesso di questa famosa certificazione. Oltre al danno, la beffa.

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