
25 Gennaio 2022
Oggi Alitalia dà l'addio ai cieli: l'ultimo volo decollerà alle ore 22:05 dall'aeroporto di Cagliari per atterrare poco dopo le 23 a Roma Fiumicino, chiudendo il sipario sulla storia della compagnia aerea di bandiera.
In realtà, negli aeroporti sarà possibile continuare a vedere i velivoli con la livrea Alitalia, perché la nuova compagnia Ita dovrebbe decollare provvisoriamente con la livrea Alitalia in vista di una aggiudicazione definitiva del vecchio nome. Sì, perché negli anni la compagnia di bandiera è stata Lai, Cai, Sai rimanendo tuttavia Alitalia nei vari passaggi di proprietà, da pubblica a privata; mentre ora invece il marchio è in vendita, in nome della discontinuità richiesta dalla UE per ripartire.
La Newco si chiama quindi solo Italia Trasporto Aereo Spa, come definito dal decreto governativo firmato nei giorni scorsi dai quattro ministri dell'Economia, Trasporti, Sviluppo economico e Lavoro, e parte con un capitale sociale di 20 milioni di euro. Tuttavia il passaggio segna un netto cambiamento rispetto al passato, anche in termini di dimensioni, con una flotta small e parecchi dipendenti in meno.
Quella di oggi è una giornata di commozione per i tanti dipendenti che si sono ritrovati a dare l'addio alla compagnia di bandiera, ma anche di amarezza per i molti che non sono stati riassorbiti da Ita per via delle sue dimensioni considerevolmente più ristrette.
D'altronde, la storia di Alitalia è legata a quella del Paese: fondata a Roma il 16 settembre 1946 con il nome di Alitalia-Aerolinee Italiane Internazionali, opera il primo volo il 5 maggio 1947 sulla rotta Torino-Roma-Catania, a cui segue pochi mesi dopo il primo volo internazionale da Roma a Oslo, mentre per il primo intercontinentale, da Milano a Buenos Aires, si dovrà attendere il 1948.
Di proprietà dell'Iri (Istituto per la ricostruzione industriale) e quindi statale fin dalla nascita, Alitalia viene fusa con l'altra compagnia aerea di bandiera italiana, Linee Aeree Italiane (LAI) e nel 1960 diventa sponsor ufficiale delle Olimpiadi di Roma, a cui segue l'anno successivo l'apertura dell'aeroporto di Roma Fiumicino dove la compagnia posiziona il suo hub principale.
Il nuovo logo, quello con la classica "A" tricolore, risale agli anni '70, viene adottato in occasione della consegna del primo Boeing 747-100. Quel decennio e il successivo portano l'espansione della flotta e del network, con i Douglas DC-10, i McDonnell Douglas MD-80 e gli Airbus A300 e l'apertura di rotte verso l'estremo oriente, ma anche le prime tensioni legate al monopolio.
A metà degli anni '90 la compagnia entra in crisi economica e stringe un accordo con KLM, che si conclude prematuramente. La storia di Alitalia si intreccia con quella che travolge il mondo l'11 settembre 2001 e cambia radicalmente il trasporto aereo, ma il declino prosegue inarrestabile fino al 2007 per cui si cercano nuove soluzioni con la privatizzazione.
Sfumata la trattativa con Air France parte l'operazione Fenice, una cordata che aggrega Air One e una ventina di imprenditori italiani con la regia di Intesa San Paolo per salvare la compagnia con un investimento da 1,1 miliardi di euro. Qui si chiude la storia di Lai, con un netto taglio di dipendenti, e inizia quella di Alitalia Cai, che però ha vita breve anche a causa della concorrenza sempre più agguerrita delle compagnie low cost.
I conti sono in rosso e si rende necessaria una nuova iniezione di capitale: stavolta a investire è Etihad, compagnia più piccola rispetto a Emirates e a Qatar Airways, che però è cresciuta molto grazie a massicci investimenti in flotta; nel 2014 si firma l'accordo e Alitalia diventa Sai (Società Aerea Italiana), facendo decollare il primo aereo il 1 gennaio 2015.
I conti però continuano a precipitare e così nel 2017 la società viene messa in amministrazione straordinaria, e la situazione precipita definitivamente con la pandemia del 2020. Con il decreto Cura Italia viene costituita una nuova compagnia sotto l'ala pubblica, Ita, che per partire necessita del via libera di Bruxelles, da cui però si chiede discontinuità: e così accade, a partire dal marchio che viene dismesso.
Il debutto di Ita avverrà domani in streaming, a poche ore dal decollo del primo volo della mattina sulla rotta Roma-Milano: la nuova compagnia partirà con 52 aerei e 2.800 dipendenti, per ora solo con il ramo "aviation"; i rami di manutenzione e dell'handling di Alitalia saranno messi a gara in tempi successivi dall'amministrazione straordinaria.
Ita sarà integrata all'interno di grandi gruppi come Skyteam o Star Alliance - si saprà probabilmente entro il primo trimestre del 2022 - ma, come ha voluto sottolineare il presidente della compagnia Alfredo Altavilla, lo farà in condizioni di pari dignità, a differenza di quanto accaduto in passato con Alitalia, "trattata come il parente povero dell'alleanza".
La flotta sarà di dimensioni contenute: dei 52 aerei 7 saranno wide body e 45 narrow body, ma nel 2022 si prevede la crescita fino a 78 aeromobili, di cui 13 del primo tipo e 65 del secondo, con l'ingresso di velivoli di nuova generazione che sostituiranno progressivamente i vecchi. Nel 2025 si prevede che la flotta avrà 105 aerei di cui 81 di nuova generazione, a ridurre l'impatto ambientale e ottimizzare i costi.
Anche il numero di dipendenti è destinato a crescere, fina a raggiungere quota 5.550/5.700 persone a fine piano, nel 2025, a cui si aggiungeranno eventualmente ulteriori 2.650/2.700 dipendenti per le attività di Ground Handling e 1.100-1.250 dipendenti per le attività di manutenzione qualora Ita dovesse aggiudicarsi le gare bandite per questi ambiti.
Per quanto riguarda le rotte, l'avvio delle operazioni sarà guidato dalla loro profittabilità, a cui si aggiungerà un numero selezionato di rotte "investimento" che, anche se non immediatamente redditizie, serviranno ad assicurare una presenza sostenibile sui mercati di interesse per il Paese. Quindi, Ita focalizzerà la propria attività sull'hub di Fiumicino e sull'aeroporto di Milano Linate, dove si posizionerà come compagnia aerea di riferimento per il traffico business e leisure.
All'avvio dell'attività saranno servite 45 destinazioni con 61 rotte, che diventeranno rispettivamente 74 mete e 89 rotte nel 2025. Per ora si parla di New York da Roma e Milano, Tokyo Haneda, Boston e Miami tutte e tre da Roma; ma nel 2022 saranno avviati nuovi voli su San Paolo, Buenos Aires, Washington e Los Angeles. Le rotte europee saranno coperte con partenze da Fiumicino e Linate, mentre quelle internazionali di medio raggio come Atene, Tel Aviv e Cairo partiranno solo da Roma. A livello domestico sarà garantita copertura dei 21 aeroporti del Paese.
Commenti
Il mio primo volo, 30 e piú anni fa era con alitalia (ovviamente) e costava qualcosa come un milione e giuggiole per fare Cagliari-Milano, poi a inizio 2000 si poteva viaggiare con 10 Cent + spese aeroportuali fino a Londra, grazie a Ryanair.
Complimenti per la memoria, un bel ricordo peraltro.
ok you win
comunque per me Alitalia è quella degli anni 60a 70a
ho fatto il mio primo volo intercontinetale che avevo appena 4 anni e mezzo ,
ricordo perfettamente il trattamento di alto livello della compagnia di bandiera
i giochini "gommosi" della compagnia ,per i bambini
,il mini "formaggio belpaese galbani" onnipresente nel vassoio
alle scarpette morbide per la notte
però ricordo anche che l'istituto tecnico aeronautico,la porta per entrare all'Alitalia era a numero chiuso
bisognava essere "raccomandati" per entrarci
e per fortuna non sono entrato , visti i risultati ..
"Anche il numero di dipendenti è destinato a crescere"
Ah quindi ora hanno la palla di vetro per prevedere il futuro e sanno già che avranno bisogno di più personale?
"Quella di oggi è una giornata di commozione per i tanti dipendenti "
gli stessi che esultavano per mancata vendita ad air france?
le premesse non sono delle migliori, io continuo a sperare che la nuova ita possa essere asfaltata da qualche altra compagnia così almeno la smetteranno di rubare a tutti gli italiani
Quello non lo puoi mettere neanche in... casseruola! E comunque apparteneva all'aviazione... militare, non all'aviazione civile!
e il piccione viaggiatore italo
che usava Leonardo nel quasi millecinquecento
dove lo metti
Lo so benissimo
Foto scattate con Pixel 6 :D
Guarda che ITA non è altro che Alitalia, così come Alitalia non era altro che Ala Littoria, compagnia statale dimenticata perché istituita dal fascismo.
come la fai facile..
Io abito in Emilia ma non mi pare che ci sia una frontiera invalicabile tra il Sud Italia e il Nord Italia. C'è tanta gente che dal Sud viene qui all'università, figurati se non può venire per un lavoro.
E comunque le opportunità ci sono anche al Sud, cambia forse solo lo stipendio.
ammazza che qualunquismo.
io invece ne conosco a bizzeffe che non lo trovano e non sono lavativi come credi siano tutti..
dove abiti ? perché Centro e Sud Italia è un po diverso dal Nord dove abiti..
Io sono stato licenziato 5 anni fa e ho trovato lavoro in pochi mesi, visto che l'ho cercato.
Persino gli africani che non sanno leggere e scrivere trovano un lavoro. Persino gli ipovedenti e chi è in carrozzina trova lavoro.
Gli unici che non lo trovano sono quelli che preferiscono vivere alle spalle dei contribuenti.
magari lo perdi tu domani..
e dopodomani ti vengo a dire che sei uno scansafatiche.
hanno licenziato migliaia di persone... tutti fannulloni ? tutti?
Se uno è a casa non è un lavoratore, è uno scansafatiche.
Di lavoro oggi se ne trova in abbondanza, basta con questi piangistei.
ahahahha
infatti.. vallo a dire alle migliaia di lavoratori a casa per colpa sua.
avevamo la compagnia di badiera una volta.. adesso non più.
non era sostenibile, infatti andava fatta una fusione (come è successo con fiat lancia e alfa ki sembra)
I danni erariali si fanno facendo fluire il capitale fuori dai confini.
Studia un po' prima di scrivere.
Fu l'unica cosa giusta che fece in 20 anni, insieme alla legge contro il fumo nei locali pubblici.
Anche le peggiori mer xde a volte fanno qualcosa di giusto.
It iderc nu oineg?
Ed è questa la mentalità che ha permesso la globalizzazione di annientarci.
Azz studi economia e nonostante ciò sei liberista, gg :D
Speriamo che ita possa garantire la stessa qualità di alitalia. ancora ricordo(positivamente)il volo Roma-Nanchino in classe la magnifica.
Ho avvertito una grande qualità come: La gentilezza del personale, la qualità del cibo, i servizi a bordo, la lounge e tutto quello che puoi desiderare in aereo. Posso dire che anche la classe affaristica/business e la turistica/economica si difendono egregiamente
Purtroppo economicamente non è riuscita a sfondare... peccato
Per fortuna che studio economia a livello accademico. Se avessi saputo subito che non era necessario mi risparmiavo una laurea magistrale in economia. Adesso vado al CERN a spiegargli che stanno dicendo fregnacce. Ah no, ma io non ho studiato fisica nucleare eh, però loro non si informano.
Io preferisco che i soldi restino nel mio portafoglio per quanto possibile a parità di servizi/beni acquistati, poi quelli che spendo che arrivino sul conto di Agnelli (per dire uno a caso) o Hong Chu Wuan (nome inventato) onestamente non mi importa nulla.
Non sto parlando di abusi/favoritismi, sto parlando di condizioni contrattuali da baby pensionati e v4cche grasse di fine anni '80
Col ca220, 'ste fregnacce dille a qualcun'altro che non si informa.
lo stesso era successo a me tempo fa, quindi ti capisco... mi spiace tu abbia perso l'account storico ma l'importate è aver risolto :-)
ricordo ancora il primo ritardo di ore e ore insieme, grazie alitali per avermi prosciugato il fatturato e avermi fatto sempre aspettare ore in più per partire.....grazie <3
i buffi fateli pagare a Silvio (che nn volle vendere ad Airfrance)
Considerato che hanno acquistato il marchio Alitalia, direi che la compagnia va avanti come prima, certo dopo avere scaricato un po' di "oneri" sulla collettività (come sempre)!
Qui il più decorato e secondo nella catena di comando soltanto a Figliuolo dovrei essere io.
Credici! Anche nel privato viene ancora assunta gente incompetente soltanto perché parente del sindacalista compiacente con l'azienda...
E per fortuna direi, visto che è quello che funziona
No, te lo sei inventato te
No, te lo sei inventato te
Non mi pare siano statali.
io dico di no. Ma son pareri
Dubito, i tempi di Boldi-DeSica sono andati...
IN iTALLLIA c'è spazio per tutto e tutti.
Nel 2021 è impensabile assumere con i criteri clientelari degli anni '80.
dai, rinomina l'account con LoPan2 o altro... anche io ho dovuto ricrearlo perchè in alcuni blog ero bloccato/censurato senza alcun motivo
Chiusa una mangiatoia se ne apre un altra.
Ah scusami, pensavo di poter fare un discorso sensato, non mi ero accorto che eri un troll, buona giornata ;)
Bene, si ricomincia.
Anche il mondo ha sfiducia in te, e tranquillo se potessero ti licenzierebbero per uno più in gamba.
Concordo.