ACI sulle novità del Codice della strada: "ci si muove nella direzione sbagliata"
ACI ha giudicato negativamente le novità del Codice della strada affermando che ci si sta muovendo nella direzione sbagliata.

ACI non è soddisfatto delle novità del Codice della Strada annunciate alcuni giorni fa. Anzi, secondo il suo presidente, Angelo Sticchi Damiani, ci si sta muovendo nella direzione sbagliata.
ACI è sempre soddisfatta quando il Legislatore si occupa di sicurezza stradale – la nostra battaglia quotidiana – soprattutto, se interviene per semplificare il Codice della Strada, trasformandolo in un Codice dei Comportamenti, che indichi come ci si deve comportare quando ci si muove su una strada. In questa occasione, però, purtroppo così non è. Anzi: ci si muove nella direzione opposta.
In particolare, sull'introduzione degli Autovelox sulle strade locali, ACI ha espresso il suo parere negativo in quanto tali strumenti servono per limitare e controllare la velocità in punti critici. Non va bene, invece, una loro diffusione di massa, magari con il solo obiettivo di fare cassa.
Non ci sembra corretta anche la possibilità di istallare autovelox perfino sulle strade locali dove vige il limite orario di 30 Km/h. L’autovelox è un utile strumento per controllare e limitare la velocità degli utenti nei punti più critici o pericolosi, nei quali è opportuno avere la certezza che la velocità venga ridotta, in modo da consentire di guidare in sicurezza. È, viceversa, diseducativo – quando non addirittura pericoloso – l’autovelox diffuso, magari installato per far cassa e nemmeno correttamente segnalato, secondo quanto previsto dalla normativa.
Bocciate pure le novità riguardanti le biciclette. ACI rimane contrario alla possibilità che possano correre contromano e sulle corsie riservate ai mezzi pubblici. Secondo il presidente Angelo Sticchi Damiani si tratta di prassi pericolose.
Una particolare attenzione meritano, inoltre tutti i provvedimenti riguardanti le biciclette. Restiamo fermamente contrari alle bici contromano ed alla possibilità che possano transitare sulle corsie riservate al trasporto pubblico. I dati di incidentalità ci dicono che si tratta di pratiche estremamente pericolose, anche in considerazione dell’esposizione al rischio del ciclista rispetto ai veicoli a quattro ruote: più di 50 volte superiore!
Per ACI, inoltre, le nuove regole sulle bici potrebbero avere un effetto diseducativo facendo credere ai ciclisti di poter fare quasi ogni cosa. Dubbi pure sulla possibilità che anche gli operatori ecologici possano fare le multe.
Infine, sembrerebbe che da domani anche gli operatori ecologici possano emettere multe o far rimuovere i veicoli. Ci auguriamo che le cose non stiano così e che la proposta riguardi solo l’ampliamento delle funzioni degli ausiliari del traffico che devono limitarsi a segnalare l’infrazione al Corpo di Polizia Municipale. Né vogliamo prendere in considerazione la possibilità che queste nuove figure si sostituiscano al Corpo di Polizia Municipale.