Traforo del Frejus, aperta la seconda canna tra Italia e Francia ed è record. Tutti i numeri
La nuova galleria permette di adeguare questa infrastruttura centrale per il traffico merci e passeggeri europeo ai più recenti standard di sicurezza

C’è voluto molto tempo ma finalmente è stata inaugurata la seconda canna del Traforo del Frejus che collega l’Italia con la Francia tra i comuni di Bardonecchia, in Piemonte, e Modane, nel dipartimento della Savoia. Si tratta di una novità molto importante per la mobilità europea e all’inaugurazione a Bardonecchia erano presenti Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo italiano (MIT), e Philippe Tabarot, Ministro dei Trasporti del Governo francese.
RECORD
Con 12,9 km di lunghezza e 8 metri di diametro, la nuova canna si affianca a quella esistente, rendendo il Traforo del Frejus la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. L’inaugurazione della seconda canna è arrivata con circa un anno di ritardo sulla tabella di marcia originale. Infatti, prima la pandemia e poi alcune problematiche tecniche hanno fatto slittare in avanti la data del completamente dei lavori. L’inaugurazione è di portata storica anche per un altro motivo visto che pone fine a ben 14 anni di lavori.
OPERA FONDAMENTALE
La seconda canna del Traforo del Frejus è un’opera fondamentale per migliorare il collegamento tra Italia e Francia. Il nuovo tunnel consente la separazione dei flussi di traffico, rafforza ulteriormente il ruolo strategico del Traforo del Frejus, rendendolo oggi la più lunga galleria stradale europea a doppia canna che collega l’Italia (Bardonecchia) alla Francia (Modane), consolidando il suo ruolo centrale nella mobilità europea e nel corridoio TEN-T Mediterraneo. Il nuovo tunnel è stato progettato per soddisfare i più rigorosi standard europei in termini di sicurezza, con impianti e soluzioni tecniche di ultima generazione, pensati per ridurre al minimo i rischi e garantire un intervento tempestivo ed efficace dei soccorsi in situazioni di emergenza.
IL TRAFORO DEL FREJUS IN NUMERI
Ecco le principali caratteristiche della seconda canna del traforo del Frejus. Ogni canna è dotata di una corsia per senso di marcia, limitando il rischio di incidenti e facilitando gli interventi di soccorso. Presente un Posto di Controllo Centralizzato di ultima generazione (PCC), posizionato all’ingresso del tunnel lato Italia.
Si tratta di una vera e propria cabina di regia binazionale che coordina il traffico di entrambe le canne occupandosi dei sistemi di ventilazione, della segnaletica e degli impianti di sicurezza, garantendo massima efficienza e reattività in caso di emergenze. Sono stati realizzati 34 rifugi di sicurezza pedonali, 18 in area francese e 16 in area italiana, distanziati mediamente 350-400 metri. La galleria è dotata di 9 by-pass carrabili (5 in Italia e 4 in Francia) per il passaggio dei mezzi di soccorso. Ogni rifugio e le aree intermedie sono dotate di nicchie antincendio e di sistemi rilevamento fumi con impianti dedicati, per una pronta individuazione degli eventi critici.
- 700 milioni di euro il valore del progetto
- 12,9 km: lunghezza
- 8 m: diametro interno del tunnel
- 3,50 m: larghezza della corsia di marcia
- 1 Posto di Controllo Centralizzato di ultima generazione
- 34 rifugi: di cui 18 in Francia e 16 in Italia
- 9 bypass carrabili: di cui 4 in Francia e 5 in Italia
- 2 centrali interne di ventilazione massiva
- 6 stazioni tecniche interrate