Virgin Hyperloop, si cambia: dai passeggeri alle merci, passando per i licenziamenti
Sfruttare la crisi della logistica per rendere redditizia l'attività può non essere una cattiva idea
Cambiamenti in casa Virgin Hyperloop, azienda da tempo impegnata nel progetto volto ad innovare il settore dei trasporti con un sistema di pod a levitazione magnetica che viaggiano all'interno di tubi sottovuoto. La prima novità è decisamente poco gradevole per i lavoratori costretti a rinunciare al loro posto per una decisione che i vertici definiscono non prevista e dettata dalla necessità di soddisfare le esigenze aziendali in modo più flessibile e contenendo i costi. Si parla di 111 dipendenti licenziati, quasi metà della forza lavoro.
Il secondo cambiamento riguarda una rivalutazione degli obiettivi aziendali: Virgin Hyperloop è nata per fornire una soluzione dedicata al trasporto di passeggeri, ed ha raggiunto risultati promettenti a partire dal primo test dei pod con passeggeri a bordo concluso con successo a novembre 2020. Ora la priorità cambia e riguarda il trasferimento di merci. Spostare l'obiettivo dal passeggeri alle merci – spiega un portavoce dell'Azienda – è legato ai problemi della catena di approvvigionamento mondiale e a tutti i cambiamenti legati al Covid.
SFRUTTARE LA CRISI DELLA LOGISTICA NON È UNA CATTIVA IDEA
Per dirla diversamente, VIrgin Hyperloop sta cercando di proporre un sistema di trasporto che in questo momento storico potrebbe risultare più redditizio rispetto a soluzioni dedicate al trasferimento di passeggeri. La pandemia ha generato infatti sia una crisi dei componenti, sia, parallelamente, una crisi della logistica. Non ci sono solo meno merci da trasportare, ma anche difficoltà nell'eseguire gli spostamenti.
Aziende e grandi gruppi potrebbero scegliere il sistema di trasporto super veloce di Virgin Hyperloop per trasferire merci che oggi viaggiano con difficoltà. Per ora sono indiscrezioni riportate dal Financial Times, ma si dice che l'Azienda abbia intavolato trattative con almeno quindici potenziali clienti interessati ad utilizzare i pod come cargo merci. Concentrarsi sulle merci agevolerebbe inoltre l'Azienda per quanto riguarda il rispetto delle norme (si pensi alle certificazioni, per esempio) che sono più stringenti nel caso del trasporto di passeggeri.
Si allontana quindi quel futuro in cui i tunnel Hyperloop sorgeranno in tutto il modo rivoluzionando il sistema dei trasporti pubblici, come mostrato in un filmato ufficiale. L'obiettivo non è stato completamente accantonato, ma è ancora più lontano di quanto non lo fosse in precedenza. In tutto questo si deve considerare il clima venutosi a creare nell'azienda lo scorso anno con la decisione del co-fondatore di Virgin Hyperloop, Josh Giegel, di abbandonare il progetto – mossa che ha prodotto un esodo di dipendenti e dirigenti poco fiduciosi nella nuova direzione dell'Azienda -, e ora con la nuova ondata di licenziamenti.