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Ecco X-57 Maxwell, il primo aereo elettrico della NASA

La NASA ha presentato per la prima volta al pubblico X-57 Maxwell, il suo primo velivolo sperimentale a propulsione elettrica, presso la base di ricerca Armstrong dell'agenzia spaziale statunitense, 160 km a nord di Los Angeles.

Ecco X-57 Maxwell, il primo aereo elettrico della NASA
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Elena Toni
Elena Toni
Pubblicato il 11 nov 2019

La NASA ha presentato per la prima volta al pubblico X-57 Maxwell, il suo primo velivolo sperimentale a propulsione elettrica. La versione Mod II dell'aereo era stata consegnata circa un mese fa presso la base di ricerca Armstrong dell'agenzia spaziale statunitense, 160 km a nord di Los Angeles, per essere sottoposta ai primi test sui motori, dalle prove a terra per arrivare fino ai voli con equipaggio.

Il velivolo in realtà è ancora in fase di sviluppo e, come specifica Reuters, ci vorrà sicuramente almeno un anno prima di vederlo volare. Come ha spiegato Brent Cobleigh, project manager presso il Flight Research Center californiano, l'obiettivo è effettuare il primo volo entro la fine del 2020.

La versione finale infatti, nota anche come Mod IV, sarà dotata di ali più strette e leggere che saranno sostenute da quattordici motori elettrici, di cui dodici saranno eliche "di sollevamento" (più piccole e posizionate lungo il bordo anteriore delle ali) ed entreranno in funzione al momento del decollo e dell'atterraggio per poi ritrarsi, mentre i due motori principali saranno posizionati sulla punta delle ali.

Avendo collegato proprio questi due motori principali, che saranno alimentati con batterie agli ioni appositamente progettate, la NASA ha deciso di presentare per la prima volta al pubblico questo prototipo di Maxwell, insieme ad un simulatore dedicato che aiuterà ingegneri e piloti ad abituarsi al nuovo velivolo.

Come ha spiegato Cobleigh, i motori elettrici sono più compatti e hanno meno parti mobili rispetto ai motori a combustione interna, e per questo motivo sono più semplici da manutenere, pesano molto meno e richiedono quindi meno energia per volare, oltre ad essere molto più silenziosi rispetto ai motori tradizionali.

Certo, la batteria rappresenta una delle sfide a cui bisognerà lavorare nel futuro prossimo, per estendere l'autonomia dell'aereo e accorciare i tempi di ricarica: al momento, a causa delle attuali limitazioni dovute alla batteria, si pensa che il Maxwell potrà essere impiegato solo per voli a corto raggio.

In ogni caso, la NASA condividerà tutte le informazioni relative ai sistemi di propulsione elettrica del veicolo, per incoraggiare un generale progresso nel settore. D'altro canto, il Maxwell è solo l'ultimo di una linea di velivoli sperimentali sviluppati nel corso degli anni dalla NASA, tra cui il Bell X-1 che per primo oltrepassò la barriera del suono e l'aereo-razzo X-15.

L'agenzia spaziale americana infatti non si occupa solo di voli spaziali: negli ultimi tempi ha anche collaborato con il MIT di Boston al progetto di un'ala flessibile che cambierà l'aspetto dei velivoli, oltre a lavorare a soluzioni che riducano significativamente il rumore generato dagli aerei.

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