Skoda Octavia iV: prova del pendolare a zero emissioni, quanta autonomia? | Video

03 Febbraio 2021 99

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Skoda Octavia iV è la versione ibrida plug-in dell'auto più venduta dal brand ceco facente parte del gruppo Volkswagen. Perfetta dimostrazione di un mercato ancora in fase di transizione verso l'elettrico, Octavia berlina e wagon è disponibile con alimentazione a benzina (mild-hybrid), gasolio, metano (monovalente) e Plug-In Hybrid.

Se potete approfittare degli incentivi dell'Ecobonus (fascia 21-60 g di CO2 al km), Skoda Octavia PHEV diventa interessante perché riesce ad offrire tanti contenuti ad un buon rapporto qualità prezzo, pur restando figlia di un mercato auto dove i listini sono inevitabilmente cresciuti per via dei requisiti più stringenti in termini di sicurezza.

DIMENSIONI E BAGAGLIAIO

Trasformare Skoda Octavia in un'ibrida ha un costo che viene pagato nella capacità di carico: questo è valido a prescindere che si tratti dell'ibrida a metano (tecnicamente monovalente ma comunque ibrida in quanto dotata di doppia alimentazione) o dell'ibrida a batteria.

Entrambe le versioni, infatti, perdono nel volume massimo del bagagliaio e si attestano su dati simili: 450-1.405 litri al posto dei 600 litri di partenza del modello termico.


SCHEDA TECNICA OCTAVIA 1.4 TSI PLUG-IN HYBRID (WAGON)

  • Motore benzina: quattro cilindri 1.4 TSI (110 kW, 250 Nm)
  • Motore elettrico: sincrono a magneti permanenti da 85 kW (115 CV) e 330 Nm
  • Potenza complessiva: 150 kW (205 CV) e 350 Nm
  • Trazione: anteriore
  • Cambio: DSG a 6 marce
  • Normativa: Euro 6D
  • Velocità massima: 220 km/h
  • Velocità massima in EV: 140 km/h
  • Accelerazione: 7,8 s
  • Raggio di sterzata: 5,55 m
  • Consumo dichiarato (ciclo combinato): 1 l/100 km (WLTP, batteria carica)
  • Emissioni di CO2 (ciclo combinato): 23,3/27 g/km (WLTP)
  • Massa in ordine di marcia: 1.620 kg
  • Sospensioni: tipo MacPherson + Multi-Link
  • Pneumatici: 225/45 R18
  • Lunghezza: 4.702 mm
  • Larghezza: 1.829 mm
  • Altezza: 1.475 mm
  • Passo: 2.680 mm

L'abitabilità non cambia, lo spazio a disposizione resta ottimo per quattro adulti di taglia media così come la praticità: il vano del bagagliaio è frazionabile per avere accesso ad un doppio fondo che contiene i due cavi di ricarica (casalingo e per le colonnine pubbliche), i sedili si abbattono dalle leve sul posteriore, la soglia è bassa e tutte le soluzioni viste sull'Octavia diesel sono disponibili sulla PHEV.

La Plug-In risolve paradossalmente un piccolo difetto segnalato nella prova di luglio perché, utilizzando più spazio nel bagagliaio, riesce ad eliminare l'assenza del fondo piatto creando un unico livello di carico dalla soglia allo schienale dei sedili anteriori.

IL PERCORSO: CONSUMI E COSTO RICARICA

Trattandosi di un primo contatto ho scelto di rispondere ad una domanda specifica in questa prova: quanti chilometri può percorrere Skoda Octavia iV con una carica della batteria da 13 kWh in un contesto di utilizzo reale, la prova del pendolare da casa (fuori dalla grande città) all'ufficio di Milano. Questo il link a Google Maps se volete fare lo stesso percorso.

Partendo con la batteria al 90%, dopo circa 28 chilometri arrivo in ufficio. Il computer di bordo segnava il 41% di carica residua con un consumo medio di 16,7 kWh/100 km: servono circa 9,3 kWh per un percorso andata/ritorno.

Considerando l'imprevedibilità del traffico, il ritorno è stato più energivoro e il consumo medio è salito a 18 kWh/100 km: 10 kWh per i 56 chilometri da percorrere. Lo scarto è minimo e si può arrotondare ad un costo di 2,5€/3€ al giorno per l'elettricità necessaria allo spostamento casa-ufficio-casa.

Per ricarica Octavia Plug-In servono circa 3 ore e mezza a 3,6 kW con wallbox o colonnina, 5 ore e mezza con la Schuko a 2,3 kW.

COME VA... IN ELETTRICO

Rimandandovi alla prova della versione diesel per le considerazioni generali, spendo due parole sul solo utilizzo del motore elettrico nel contesto di questo test. In modalità ibrida Octavia è molto vicina alla scheda tecnica (e alle sensazioni) della versione diesel 2.0 da 150 CV: nella guida quotidiana non si notano particolari differenze se escludiamo le situazioni a pieno carico.

Il solo motore elettrico è in grado di restituire prestazioni molto convincenti nel contesto città, extra-urbano e tangenziale grazie ad un'ottima coppia disponibile anche in ripresa per i sorpassi. Solo mettendo il naso in autostrada si intuisce il limite rispetto al diesel ma si tratta di una forzatura e i consumi aumenterebbero al punto da ridurre significativamente l'autonomia.

L'auto riesce comunque a raggiungere la velocità di punta consentita senza bruciare carburante anche se ci fa capire che non è quello il suo mondo: senza il benzina a dare supporto, il solo elettrico allunga inevitabilmente la ripresa dai 120 km/h. Si tratta di sfumature, è vero, ma queste diventano maggiormente percettibili con l'aumentare del numero dei passeggeri, del carico e della pendenza della strada.


Vale la pena di portarsi un paio di quintali in più per la batteria? Difficile dare una risposta universale ed impossibile analizzare caso per caso.

L'ibrido plug-in può essere una soluzione valida per determinate esigenze ma non per tutte: può essere il passo verso il mondo delle auto elettriche per chi lo usa davvero come se avesse fra le mani un EV, massimizzando le percorrenze a zero emissioni locali con le ricariche a casa, al lavoro o a una colonnina comoda e cercando di stare il più possibile lontano dall'amichevole benzinaio di quartiere.

Va considerato però l'altro lato della medaglia, quelli "costretti" all'ibrido plug-in per policy aziendale o per limitazioni dovute alle ZTL (oggi non tante, domani chissà) ma impossibilitati alla ricarica quotidiana/serale.

Già diversi sondaggi e studi hanno iniziato ad evidenziare un uso poco efficiente delle ibride "alla spina", virtuose sulla carta ma poi circolanti come delle ibride tradizionali aggravate dal peso (morto e non ricaricato) delle batterie maggiorate. E oggi nessuno controlla se la plug-in che circola in centro sta bruciando benzina oppure no, pur essendo una decisione che non dipende dai produttori - pronti tecnologicamente come vi raccontavo con BMW X1 PHEV - ma dalle amministrazioni.

PREZZO, ALLESTIMENTI E INCENTIVI

Gli incentivi disponibili con l'Ecobonus rafforzano la strategia di Skoda che, nel gruppo, è quella che punta tanto sul rapporto prezzo/dotazione e parte da 30.500€ con rottamazione e 33.500€ senza.

Octavia iV è disponibile solo negli allestimenti più completi, rinunciando ad Ambition e partendo dalla Executive che ha luci Full LED, frenata automatica d'emergenza con riconoscimento pedoni, Lane Assistant, cruise control adattivo, wireless smart link, sensori anteriori e posteriori, climatizzatore automatico bizona, cerchi in lega da 16, navigatore Columbus 10" su piattaforma MIB 3, keyless parziale, vetri oscurati, vernice metallizzata e virtual cockpit.

Style è l'alternativa con interni in pelle e tessuto, keyless completo (sia ingresso che avviamento), cerchi da 17", retrocamera e LED ambientali. RS iV è un livello di allestimento a parte oltre che essere una motorizzazione: aggiunge cerchi da 18", airbag centrale anteriore, interni RS in Alcantara, finiture "carbon look", volante a tre razze in pelle traforata, Full LED a matrice, assetto sportivo e sterzo progressivo.

  • Octavia 1.4 TSI DSG iV Executive: 37.000 euro
  • Octavia 1.4 TSI DSG iV Style: 38.350 euro
  • Octavia Wagon 1.4 TSI DSG iV Executive: 38.050 euro
  • Octavia Wagon 1.4 TSI DSG iV Style: 39.400 euro
  • Octavia RS iV: 41.750 euro
  • Octavia Wagon RS iV: 42.800 euro

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Commenti

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Parolin88

L'auto in questione la trovi a km 0 a circa 29.000....in linea con l'equivalenti versioni (a parità di allestimento e simil potenza) Diesel e/o Metano.

Detto questo l'auto del genere ha senso SE E SOLO SE hai possibilità di ricaricare nel box auto e/o meglio ancora hai un impianto fotovoltaico sovradimensionato ed il tuo tragitto quotidiano rimane entro i 50-60Km giornalieri. In pratica l'80-85% dei tuoi tragitti si chiudono entro quel chilometraggio.

Per chi dice che "non ha senso acquistare un'auto per fare 3km al giorno e vale la pena acquistare una bici" potrei rispondere che l'auto NON serve SOLO per andare a lavoro e che SPESSO nel corso della vita di un'auto le esigenze del singolo possono cambiare (ad esempio nascita di un figlio che andrà portato all'asilo e/o a scuola...magari questa dista 5/6 km dall'abitazione).
Inoltre NON tutti i giorni sono idonei per andare in bici...a luglio sotto il sole cocente si arriva a lavoro molto poco presentabili ad esempio, idem per le occasioni di maltempo e/o nei 3 mesi invernali dove le temperature sono rigide, le strade ghiacciate e si è esposti a pericoli a dir poco insensati (e lo dico da amante delle bici che ogni anno fa più di 10.000km sulle due ruote a pedali).

Sportman

A quando la prova del diesel ?
In fondo e' quella che interessa di piu' e che si vende di piu'.

Pegasus

Però il mio condominio sul tetto può ospitare una decina di aerogeneratori ad asse verticale che permettono di produrre l'energia necessaria per idrolizzare e ottenere l'idrogeno che poi messo nella cella a combustibile permette di mandare avanti il condominio nel tempo di scarso vento,

Vae Victis

Nessuna città è mai stata autosufficiente, né mai lo sarà.
I cittadini vivono di ciò che viene prodotto nelle campagne.

Pegasus

...e nel condominio di Roma che gli faccio digerire?

Vae Victis

Installati anche un digestore per produrre biogas. Servirà anche quello.
E' impossibile soddisfare tutta la richiesta con un solo tipo di fonte energetica.

Pegasus

Veramente io parlavo del Vento che genera energia che puoi consumare subito oppure puoi immagazzinare sotto forma di idrogeno con il processo di idrolisi dell'acqua. Per riavere energia occorre poi mettere l'idrogeno in un motore o in una cella a combustibile. Alternativa all'idrolisi c'è e sono le batterie che però mi pare che tutto siamo meno che il mezzo più adatto per stoccare energia.
Io minieolico e minidrico possono essere molto conveniente sia economicamente sia come resa.
Ho installato proprio a dicembre un minieolico da 3 kw dicembre scorso in una villa a 150 metri dal mare e insieme ho installato pure 12 kWp di fotovoltaico. Ebbene il primo mese il minieolico ha prodotto quanto il fotovoltaico, in estate non sará così ma quello che c'è da notare è che il minieolico produce anche di notte e quindi h24 mentre il fotovoltaico in inverno produce (poco) qualche ora.

Vae Victis

Il metano si auto produce. Ad esempio ogni anno cadono le foglie e diventano in gran parte metano.
Hai 2 opzioni: lo raccogli tramite i digestori, oppure lasci che vada in atmosfera (il metano è un gas serra 10 volte più potente della CO2).

Tieni conto che il metano è un materiale inorganico, quindi per definizione è rinnovabile all'infinito. I pannelli solari, le batterie , le celle fotovoltaiche sono invece materiali inorganici, quindi non sono rinnovabili. Sono solamente riciclabili e per riciclarli bisogna bruciare molta energia (e nemmeno li ricicli del tutto).

Se fai un ragionamento tendente all'infinito è sicuro al 100% che il metano continuerà ad esistere, mentre altri composti chimici e minerari andranno ad esaurirsi.

Pegasus

Si lo so ma se lo produciamo immagazzinando la forza del vento e l'energia del sole il metano manco lo dobbiamo estrarre o produrre.

L'eolico per esempio io lo sto progettando e installando e produce tanto con quattro soldi di investimento. Una pala minieolica da 3 kw costa poco e per produrla l'impatto è bassissimo.
Per ora devo immagazzinare l'energia in batterie.
Il vantaggio del minieolico è che spesso produce quando il solare fotovoltaico produce poco o nulla.

Per casa mia sto valutando di usare un elettrolizzatore per produrre idrogeno da stoccare in bombole che poi potrei usare per le celle a combustibile.

Ora la capacitá di produrre idrogeno senza impuritá sta aumentando e a breve le celle le potremmo ritenere senza manutenzione.

Nelle cittá il minieolico è la soluzione per moltissimi. In poco spazio si può produrre la stessa energia di svariati mq di fotovoltaico. Per ora il problema è il rumore e le vibrazioni. Pensa che un minieolico da 3 kW me lo hanno fatto smontare perchè faceva rumore (ufficio quindi non li svegliava di notte e comunque si sentiva appena il sibilo),

Vae Victis

Dipende dal motore che vuoi gasare. La Panda/Ypsilon/500 hanno motori ad iniezione indiretta quindi le puoi gasare con qualunque impianto.
Se è un motore ad iniezione diretta invece serve un kit specifico. Quindi devi trovare qualcuno che produca il kit per il tuo motore. Il marchio più blasonato (o quantomeno quello più diffuso a livello mondiale) è Landi Renzo, ma in Italia sono molto diffusi anche BRC e Romano.

Pegasus

La cella a idrogeno a mio avviso è il futuro. Con 10 kg di idrogeno e 30 kg di cella a combustibile ti porti dietro l'energia di 100 kWh di batterie....e ricarichi in 2 minuti.

Ora basta che si produca idrogeno dall'idrolisi dell'acqua perchè se lo continuiamo a fare dal metano siamo un pochino nella mer da.

Vae Victis

L'auto elettrica può avere un futuro solo con le celle a combustibile.
Le batterie hanno fallito tutte le promesse che avevano fatto. Usano ancora le solite al litio, tecnologia di 30 anni fa.

Kamgusta

eh sì infatti siamo un paese del terzo mondo

Pegasus

Fintanto che la rete di ricarica non sará capillare e veloce le Plug in possono essere la soluzione. Io però penso a delle elettriche a cella combustibile a idrogeno più che a batteria.

Luigi Melita

In modalità ibrida non la scarica mai del tutto: se imposti la modalità "save" ti fa scegliere quanta % l'auto può usare. Se non fai nulla lei la usa per ridurre il più possibile i consumi gestendosela in base al percorso (quindi alle possibilità di recupero in una discesa ad esempio), al tuo stile di guida (quando sei pesante con il piede) e alla modalità di guida (normal, sport, eco). Vista la moltitudine di variabili è impossibile dire quanta batteria consumerà perché poi la ricarica anche all'occorrenza (es quando il motore viaggia a sotto carico "ideale" l'auto usa il surplus per ricaricare).

Giorgio

Per ora una elettrica non è economicamente conveniente visto che si paga anche il 40% in più dell'equivalente termica e ora che recuperi i soldi spesi col carburante e manutenzione hai cambiato auto

Ray

Ma non ha senso caricare una plugin alle colonnine. Alle colonnine Enel X paghi la ricarica elettrica come la benzina. Ad occhio la colonnina la usi solo se hai una auto 100% elettrica e sei in viaggio o in emergenza. Se no si compra una termica e ti togli il pensiero. Io carico a casa e faccio 300 km elettrici con 6 euro

checo79

io qua a 50 mt dal lavoro ho una coloninna enel x. ci vedo spesso in carica una volvo xc40 plug in , più raramente delle tesla. ma solitamente è vuota

ASM77

nome e mese del giornale?

BlackLagoon

in Italia non si può usare per vari motivi, te ne elenco alcuni:
- assenza di ciclabili
- sui luoghi di lavoro spesso manca lo spazio dove parcheggiare le bici al riparo, manca una stanza dove cambiarsi o darsi una rinfrescata; in breve, manca la cultura del supportare chi si muove in maniera "alternativa"
- generale inciviltà degli automobilisti
- generale scarsa manutenzione delle strade o strade troppo strette

Andrea bortolin

Io spero vivamente che NESSUNO le carichi nelle colonnine pubbliche. Le plugin dovrebbero essere caricate solo a casa/lavoro dove non danno fastidio alle elettriche pure, per le EV la ricarica è VITALE, per le plugin è un accessorio.

ally

"Partendo con la batteria al 90%, dopo circa 28 chilometri arrivo in
ufficio. Il computer di bordo segnava il 41% di carica residua con un
: servono circa 9,3 kWh per un percorso andata/ritorno."

ricaricandola due volte al giorno in meno di due anni si devasta l'accumulatore...

ermete74

Grazie.

Luca

ciao, in modalità solo ibrida invece
quanti chilometri si riescono a fare prima che l’elettrico si scarichi?

Igioz

di cosa stiamo parlando?
il metano x altri 7-8 anni sarà ancora la via + semplice (e competetitiva economicamente)

SpiritoInquieto

Scusa che al lavoro arriverebbe sudato, in arrivo in 3, 2, 1...

Luigi Melita

Mah i nomi sono i soliti, quelli che ho visto più duraturi sono Landi e BRC a fronte di un costo iniziale magari maggiore. Ti conviene però fare una ricerca specifica per modello di auto nei forum dedicati dove puoi trovare le esperienze negli anni di chi ha montato un determinato impianto per il tuo modello.

Kamgusta

Fuori dall'Italia la usano veramente la cargo bike e pure molto.
In Italia ovviamente fa ridere, ma noi siamo sottosviluppati del 3° mondo.

ermete74

Grazie, quale impianto gpl aftermarket consiglieresti?

Luigi Melita

Difficile che vadano ad attaccare un settore del genere proprio in Italia dove il gas per autotrasporto è importante a differenza di altri Paesi

ermete74

Chiedo a Luigi Melita, secondo te, dobbiamo aspettarci delle restrizioni sulla circolazione della auto benzina con impianto a gpl aftermarket da qui a qualche anno?

GIULIO CARINI

Quello che stavo pensando io..... Più o meno lo stesso consumo dei nuovi diesel efficienti di oggi con il vantaggio che se hai urgenza di riutilizzare l'auto lo puoi fare senza problemi di sorta e senza costi superiori. Nessuno mi convincerà mai della bontà dell'elettrico nel ciclo di vita dell'auto e nei costi che si sosterranno per l'acquisto di energia. Una prova di Quattroruote con un'Audi E-tron da Milano a Roma e ritorno ha verificato ricariche complessive per il viaggio pari a 260 kwh per un costo totale delle ricariche di 190 euro. Con la mia Audi e 190 euro di gasolio faccio quasi 2.500 km.....e con soste di 5 minuti al massimo, non soste di ore!!!

Fabrizio

Ma anche caricandole sempre non si arriva ai valori dichiarati, non è colpa delle case ma della procedura WLTP.
Pensi davvero che anche partendo con batteria carica questa faccia 100km con 1 litro?

BlackLagoon

Ma guarda caro mio che son d'accordo con te. Per questo ho detto "a detta di qualcuno". Era più per riportare qualcosa di assurdo, non volevo usarla come giustificazione o soluzione al problema!

Dbtomas

Io ho una Kia Ceed Plugin da Aprile 2020 e lo carico a sempre casa. Non vado a pagare.

Aristarco

mai detto di essere bravo e mai detto che tutti devono fare come ho fatto io, ma visto che pensi che stia "criticando" da un divano...

soxxoz

Va beh dai, bravo te.

luca bandini

nemmeno lì sono migliori sempre. stando ai dati della rivista che conforntano due golf, la plug in batte il diesel solo e soltanto in città a basse velocità perchè già in tangenziale, e con batteria caica, i costi sono paragonabili (ma il costo iniziale è più alto) ma se sfori i 25km di raggio sei fregato

Aristarco

appunto dipende

Aristarco

ho fatto una domanda, infatti l'interessato mi ha risposto correttamente, ma forse i pregiudizi sono girati al contrario...

multi.vac

c'è una cosa che io non sopporto delle plug-in: non prevedono la ricarica rapida.
In pratica, se fai un viaggio anche non troppo lungo in autostrada ci rimetti tutto quello che hai risparmiato.

multi.vac

Prima del lockdown io ne facevo anche meno di chilometri per arrivare in stazione, ma è una statale a quattro corsie, non vado ad ammazzarmi in bici per fare l'ecologista.
Quindi, non criticherei con questi toni, non conosci i problemi di chi sta dall'altra parte della tastiera.

VoltoReato

Se guardi solo agli €/km ovviamente sì. Ma in quel rapporto è falsato perché devi inserire anche prezzo d'acquisto maggiore, costo del wallbox, disponibilità di un posto auto, contratto maggiorato col fornitore di energia, capacità di carico minore. Ad esempio Audi A6 Avant 55 TFSI E Quattro: 75 mila euro e bagagliaio da 327 litri. Fonte Quattroruote di settembre 2020.

Aristarco

E sbagli in quanto ho raddoppiato il mio tempo di tragitto per evitare di usare l'auto...quindi chi ha pregiudizi sei tu e non io

Aristarco

Si confermò sei dislessico...

gabrimazzo

se le carichi sono migliori sempre...se le lasci scariche hai 150/200 kg in più da portare a spasso con il benzina, ma non è così che devono funzionare.

gabrimazzo

Ottima efficenza da parte della skoda che riesce ad ottenere nella pratica quanto dichiarato, ma è sempre una prova estrema, l'auto va usata in ibrido, è per quello che è stata pensata, ed avendo a disposizione un punto di ricarica, visto la carica lenta. Comunque esistono colonnine gratuite, ai supermercati, in alcuni comuni, ognuno deve valutare bene le proprie esigenze. Il prezzo incentivato mi sembra corretto per il tipo di allestimento, io direi che la macchina è una delle più interessanti in circolazione.

VoltoReato

Verissimo. La gente pensa che le plugin siano migliori delle "normali" ibride. In realtà sono vantaggiose solo ambiti di utilizzo molto specifici come i taxi o flotte aziendali di un certo tipo.

soxxoz

Sarò dislessico io, ma non leggo punti di domanda nei tuoi commenti. Solo affermazioni arbitrarie.

Marco Sartori

se l'unica tecnologia che mi offrono è la plugin sì. se mi fanno scegliere ok

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