
10 Settembre 2020
La crisi causata dallo scoppio dell'emergenza sanitaria ha pesato moltissimo sui risultati del Gruppo Renault. Nei primi 6 mesi del 2020, il Gruppo ha fatto segnare un risultato netto pari a -7.386 milioni di euro, fortemente penalizzato dal contributo negativo di Nissan (-4.817 milioni di euro). Si tratta di numeri decisamente pesanti che mettono in evidenza sia la difficoltà in cui si trova l'azienda giapponese che i danni che la pandemia ha portato al settore dell'auto.
Guardando agli altri numeri, le vendite del Gruppo diminuiscono del 34,9% nel primo semestre (1,26 milioni di unità vendute) su un mercato mondiale in calo del 28,3%. Il fatturato del Gruppo cala di conseguenza e si attesta a 18,4 miliardi di euro nel primo semestre (-34,3%). Renault quantifica l'impatto della crisi sanitaria in 1,8 miliardi di euro. Partendo da questo presupposto, si registra un margine operativo negativo di -1.203 milioni di euro nel primo semestre. Il free cash-flow operativo del Ramo Auto è pari a -6.375 milioni di euro.
Al 30 Giugno 2020, le riserve di liquidità dell’attività Auto registrano un aumento di 6,5 miliardi di euro rispetto al 31 Marzo 2020 e si attestano a 16,8 miliardi di euro. Questo miglioramento è dovuto principalmente al prestito di 5 miliardi di euro ottenuto dalle banche grazie alle garanzie statali.
Guardando al futuro, visto il periodo ancora incerto a causa delle problematiche sanitarie mondiali, Il Gruppo fa sapere di non essere in grado di fornire previsioni affidabili. In ogni caso, arriva la conferma dell'obiettivo di ridurre nell'anno in corso i costi di 600 milioni di euro. Luca de Meo, Direttore Generale di Renault, ha così commentato questi risultati del Gruppo.
La situazione è senza precedenti, ma non è irreversibile. Con tutti i team di dirigenti e collaboratori del Gruppo, ci stiamo attivando per correggere la nostra traiettoria con una disciplina rigorosa che andrà oltre la riduzione dei costi fissi. Preparare il futuro significa anche costruire la nostra strategia di sviluppo e ci stiamo lavorando attivamente. Ho assoluta fiducia nella capacità del Gruppo di riprendersi.
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Commenti
Vae...
Scusami ma continui a menare il can per l'aia.
La saldatura cui facevo riferimento riguarda gli sportelli della 75.... penultima Alfa pre-FIAT.
Utilizzarono quelli di Giulietta 73 e per adattarli al giro porta vennero tagliati e saldato loro una aggiunta di lamiera....poi coperta con il profilo in plastica......
Utilizzarono questo sistema per non investire....non avevano soldi.....in una nuova pressa.
Questa è la spiegazione altro che MONTECATINI.
Le saldature ci sono in tutti i pianali, anche oggi.
C'era chi le copriva con radica, pelli e stoffe. Alfa ha iniziato per prima ad usare i materiali innovativi : le plastiche.
I brevetti della plastica appartenevano a Montecatini, che faceva parte del gruppo IRI come Alfa Romeo.
Sono molto serio invece!
Alfa ERA all'avanguardia della tecnologia....poi si è presa una pausa per poi ritornare al posto che gli compete.
Per quanto riguarda la plastica a cui ho fatto riferimento......serviva a coprire una brutta e inestetica saldatura usata per riutilizzare lo sportello della Giulietta del 73....oltre al pianale.......puro e semplice risparmio altro che investimento.
Non scherzare dai, Alfa Romeo ha guidato l'innovazione tecnologica nelle automobili per decenni. Inutile poi che disprezzi la plastica, perché anche quella è stata una grande invenzione e innovazione fatta dell'IRI.
Questo paragone lo hai cercato con il lanternino!!!
L'IRI era un pozzo senza fine e in Alfa Romeo non hanno mai investito più del sufficente....
Vedi gli sportelli della 75 ricavati da quelli della Giulietta 73 con una aggiunta malamente saldata e coperta da una modanatura in plastica e altro che arrivava dal 1960....
Non è vero.
La vecchia IRI ha fatto perdite per decenni proprio perché investiva centinaia di miliardi.
Nissan ha tagliato gli investimenti solo in Europa, in Giappone li ha aumentati.
A MAGGIORI perdite
corrispondono
MINORI investimenti....
in qualunque angolo del mondo.
Guarda che i soldi mica li buttano via, li investono in Giappone.
Al netto dell'orgoglio giapponese.....rimango dell'idea che non siano dei cogl@ni!!
Invece lo faranno, quando avranno prosciugato le casse chiederanno un aumento di capitale e indovina chi è che non avrà i soldi per affrontarlo...
Nissan tornerà in mani giapponesi, a qualunque costo, me ne sono convinto dopo il processo farsa che hanno organizzato contro Ghosn.
Secondo te i giapponesi continuano a generare perdite di proposito?
Sarebbe come il marito che si castra per fare un dispetto alla moglie!!!!!
Non credo siano così cogli@ni....
7380 milioni = 7.38 miliardi.
Si, il governo giapponese fa ogni cosa per obbligare Renault a cedere le azioni di Nissan.
Se non mollano le le azioni la Nissan continuerà di proposito a generare perdite (visto che è indipendente e può fare ciò che vuole). Se invece la cedono, Renault diventa una nullità.
Comunque sono già separati in casa, quindi Renault di fatto è già oggi una nullità.
Avevo scambiato il punto per una virgola adesso si che torna
7,3 miliardi, quindi 7300 milioni, é corretto
Nell'articolo c'è scritto milioni però
Miliardi..
Hai letto vero che il problema é Nissan e non il divorzio da nissan?
Milioni
Renault con il divorzio da Nissan è un morto che cammina.
Se ti sembravano troppi 7,3 miliardi di perdita, sappi che sono 7,38.
Ah ecco mi sembrava un po' troppo 7,3 miliardi
De meo è ceo...