29 Maggio 2020
La situazione di Renault non sarebbe delle migliori e, anzi, a sentire il Ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, il marchio francese si troverebbe in "seria difficoltà finanziaria", rischiando addirittura di "scomparire". Per questo, sarebbe necessario agire urgentemente visto che in gioco ci sarebbe la sua sopravvivenza. Si tratta di parole molto gravi che mettono in evidenza come la crisi scoppiata a seguito del virus abbia colpito in maniera davvero pesante Renault che già aveva avuto un 2019 difficile.
Nei giorni scorsi erano emerse alcune indiscrezioni sul nuovo piano industriale del costruttore che sarà presentato la prossima settimana. Si parlava di risparmi per 2 miliardi di euro, di tagli di alcuni modelli poco redditizi e del rischio che alcuni stabilimenti possano venire chiusi. Era arrivata anche la notizia di un prestito di 5 miliardi di euro ottenuto grazie a garanzie statali (lo stato è azionista con il 15%), sebbene non ci sia ancora stata alcuna firma.
Infatti, le autorità, prima di dare l'avvallo, vorrebbero avere delle precise garanzie per la tutela delle attività in Francia. In breve, si chiederebbe che alcune delle chiusure oggetto delle speculazioni non fossero portate avanti. In particolare, l'esecutivo vorrebbe che lo storico stabilimento di Flins non venisse toccato. Insomma, per mettere la firma sulla garanzia di un prestito fondamentale per permettere a Renault di andare avanti, l'esecutivo francese vuole saperne di più sul piano industriale e avere delle certezze sui progetti di rilancio.
I prossimi giorni saranno quindi crucciali per il marchio francese anche se solo con la presentazione del piano industriale si potrà finalmente avere un quadro più chiaro della reale situazione.
Commenti
Ciclicamente le case automobilistiche soffrono di problemi con questo o quel modello. in questi quarant'anni ci sono stati un mucchio di casi anche di marchi molto blasonati,quindi non credo sia quello il problema. La questione e' la concezione di produrre che e' superata,forse perche' l'intera europa e' storicamente molto legata al mondo dell'automotive,vuoi perche' essendo uno dei settori continentali piu' importanti, la politica (che ragiona con regole diverse da quelle economiche) impone la propria statica,refrattaria e superata visione. In questi anni non abbiamo saputo far evolvere il concetto di automobile legandolo quindi ai mutamenti anche rapidi occorsi. Invece di fare mercato l'abbiamo subito. abbiamo rincorso la cina e gli stati uniti nella produzione senza la medesima forza economica e visione mondiale subendo la scomparsa di diversi marchi. Nonostante questo oggi si ragiona ancora per stati nazionali e posti di lavoro senza accelerare e far evolvere la cosa. cosi' si rischia di chiudere tutto.
Il problema non è tanto nei concetti, è più nel fatto che alcuni motori Renault si rompevano molto facilmente. Un po' come il cambio PowerShift della Ford.
Certe brutte figure ti fanno perdere i clienti.
I nodi sono arrivati al pettine. Attività concepite per produrre milioni di veicoli in decine di varianti ma ancora basati sugli stessi concetti di decenni fa quindi vecchi e refrattari al cambiamento vuoi per i posti di lavoro, vuoi per le lobby che ci girano intorno. Il covid potrebbe essere un olocausto per l'industria automobilistica europea....o faranno scelte coraggiose o sarà la fine per molti.
Nick126...HDTroll...De Santis...continua tu
Dopo aver letto il titolo, avevo capito che sperasse che renault scomparisse.
Ghosn non è uno stinco di santo....e le leggi giapponesi sono a dir poco strane.
È chiaro che stanno cercando di ristabilire equilibri....sono loro che totalizzano i 2/3 delle vendite ma contano come il due di briscola all'interno della alleanza.
Quel ministro sta mettendo a rischio la vita di Renault fin dalla trattativa con FCA.
I manager francesi spingevano per la fusione perché sapevano quale fossero le alternative ma il ministro.....vedi ora
L'arresto di Ghosn lo hanno fatto perché il Giappone vuole riprendersi Nissan. Hanno utilizzato un pretesto qualsiasi. L'alleanza con Renault è di fatto finita, anche se ufficialmente è ancora in essere. Nessun manager di Renault potrà andare nella sede di Nissan a dettar legge, altrimenti finiscono al gabbio anche loro.
La sede in Olanda non esime dal fallimento finanziario.
L'alleanza Franco giapponese era negli ultimi due anni sostenuta dai Giapponesi.... l'arresto di Ghosn e la pandemia hanno assestato due forti spallate a Renault.
Questo ministro farebbe bene a fare silenzio....fa danni come la grandine ogniqualvolta apre bocca!
Dal titolo avevo interpretato in direzione opposta la notizia
Questo dimostra che portare la sede in Olanda non risolve i problemi economici.
Renault è una azienda statale malgestita, probabilmente è per per questo che Nissan vuole divorziare e mettere fine all'alleanza.