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Renault, De Meo: "Condividere il mercato con la Cina è la chiave per crescere"

Luca De Meo propone un accordo con la Cina per attrarre investimenti e rendere l’Europa competitiva nell’industria dell’auto elettrica.

Renault, De Meo: "Condividere il mercato con la Cina è la chiave per crescere"
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 24 feb 2025

L'industria automobilistica europea si trova di fronte a una sfida cruciale: rimanere competitiva in un mercato in continua evoluzione. Secondo Luca De Meo, CEO di Renault ed ex presidente di Acea, la chiave per affrontare questa trasformazione risiede in un accordo strategico con la Cina. Durante il convegno "Innovare per tornare a crescere – Superare le crisi, costruire il futuro delle imprese e del lavoro" tenutosi al Kilometro Rosso di Bergamo, De Meo ha delineato la sua visione per il futuro del settore.

 

CONDIVIDERE CON LA CINA

De Meo ha sottolineato come, in passato, le case automobilistiche europee abbiano tratto vantaggio dall’espansione del mercato cinese. "Abbiamo sfruttato la crescita della Cina negli ultimi 25 anni, ora dobbiamo offrire loro una parte del nostro mercato in cambio di investimenti", ha dichiarato. Secondo il CEO di Renault, destinare il 10-15% del mercato europeo alle aziende cinesi potrebbe generare opportunità di sviluppo e favorire l’evoluzione della filiera produttiva, specialmente nel settore dell’auto elettrica.

 

Il tema dei dazi sulle auto cinesi è al centro del dibattito in Europa. De Meo ha espresso un'opinione chiara: "I dazi ci proteggono solo nel breve periodo, ma la vera sfida è diventare competitivi". La questione principale, ha aggiunto, è capire se l’industria automobilistica europea sarà in grado di reggere la concorrenza quando le barriere commerciali verranno rimosse.

 

L’Europa, secondo De Meo, deve spostare l’attenzione verso i "new energy vehicle", un concetto ampiamente diffuso in Cina. Questa categoria comprende tre tecnologie chiave:

  • Auto elettriche a batteria
  • Veicoli con range extender, dotati di un piccolo motore per ricaricare la batteria
  • Plug-in hybrid, che combinano un motore a combustione con un’unità elettrica

 

In Cina, queste tecnologie rappresentano il 50% della produzione automobilistica, mentre le auto elettriche "pure" si attestano al 30%, prevalentemente nel segmento delle city car di piccole dimensioni.

LE BATTERIE

De Meo ha riconosciuto il vantaggio strategico della Cina nella produzione di batterie e nella gestione dell’intera catena del valore. "Hanno saputo sfruttare la transizione tecnologica e oggi controllano risorse fondamentali per l’industria dell’auto elettrica", ha affermato. "Se non ci fossero le attuali normative europee e il mercato fosse lasciato alle sue dinamiche naturali, investire sull’elettrico sarebbe ancora la scelta più logica".

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