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Tesla Model 3 Performance: un missile elettrico, però i freni... | Video

Abbiamo provato l'ultima creazione ad alte prestazioni della casa californiana e ne abbiamo apprezzato l'ottima fattura ed evidenziato alcuni dettagli che lasciano il tempo che trovano...

Gabriele Lupo
Gabriele Lupo
Pubblicato il 25 gen 2025

La Tesla Model 3 Performance rappresenta l'anima più aggressiva e raffinata del marchio californiano. A differenza della più grande e lussuosa Model S Plaid, la Model 3 si presenta come una proposta più accessibile, compatta – sebbene le sue dimensioni risultino essere comunque notevoli – estremamente divertente da guidare e progettata per coinvolgere appieno chi si trova al volante.

Tuttavia, c’è una piccola precisazione da fare. Rispetto alla prima generazione, la Model 3 perde qualche punto sul piano dinamico, privilegiando invece un maggiore comfort e una migliore insonorizzazione dell’abitacolo. Nonostante ciò, la Tesla Model 3 vanta una potenza impressionante di 460 CV e una coppia massima di 723 Nm, traducendosi in performance straordinarie.

SCHEDA TECNICA

TECNICA:

  • MOTORE: due motori, anteriore e posteriore
  • POTENZA: 338 kW (460 CV)
  • COPPIA: 723 Nm
  • TRAZIONE: AWD integrale 
  • FRENI: 4 dischi 
  • CARICATORE: AC 11 kW, DC 250 kW

 

DIMENSIONI

  • LUNGHEZZA: 4.724 mm
  • LARGHEZZA: 1.850 mm
  • ALTEZZA: 1.431 mm
  • PASSO: 2.875 mm
  • BAGAGLIAIO: 594 litri + 88 litri front
  • CERCHI: 20"
  • PESO: 1.830 kg in ordine di marcia
  • BATTERIA: 75 kWh netti (79 kWh lordi)

 

PRESTAZIONI

  • VELOCITÀ MASSIMA: 262 km/h
  • ACCELERAZIONE 0-100 Km/h: 3,1 secondi
  • CONSUMI: 17 kWh/100 km
  • AUTONOMIA: 528 km
  • EMISSIONI CO2: 0 grammi al km (WLTP combinato)
  • RICARICA AC: 11 kW
  • RICARICA DC: 250 km

 

PREZZO: a partire da €54.475 (con Tesla Bonus di €4.000)

DESIGN ESTERNO

A prima vista, questa versione della Tesla Model 3 potrebbe sembrare simile alla variante tradizionale, ma un’osservazione più attenta rivela numerosi dettagli che ne enfatizzano la vocazione sportiva. Il nuovo assetto, studiato per abbassare la vettura, offre un miglioramento significativo nella dinamica di guida, rendendola più reattiva e coinvolgente, con una risposta più precisa e immediata alle sollecitazioni del volante.

I paraurti, sia anteriori che posteriori, sono stati rivisitati per conferire un aspetto più grintoso, senza compromettere l'efficienza aerodinamica, ma anzi vanno ad aumentarla. L'illuminazione, invece, è stata affinata grazie ai gruppi ottici aggiornati con la tecnologia a matrice di LED adattiva, che garantisce visibilità ottimale in ogni situazione. All’anteriore, nuove appendici aerodinamiche – come lo splitter sotto il paraurti e le feritoie laterali – aggiungono aggressività al design, ma sempre con un occhio attento alla performance e all’efficienza.

I cerchi in lega da 20” forgiati, con il loro design aerodinamico e la finitura antracite opaca, sono una delle caratteristiche più affascinanti. Anche se questi cerchi migliorano l’aerodinamica, devo ammettere che, una volta rimosse le coperture, appaiono davvero eleganti e ben proporzionati. In questa sezione è inoltre possibile notare maggiormente l'impianto frenante di quest'auto, caratterizzato da pinze rosse firmate Tesla e un disco maggiorato rispetto alla versione standard.

Mi sarebbe piaciuto vedere, però, una minigonna laterale simile allo splitter anteriore, che avrebbe accentuato ulteriormente l’aspetto sportivo della vettura. Tuttavia, il pack nero, con maniglie delle porte e profili dei vetri a contrasto, aggiunge un tocco di eleganza e dinamismo, bilanciando alla perfezione sportività e raffinatezza.

Al posteriore, il design si fa altrettanto deciso: i fari, già presenti sulla Model 3 Highland, sono accompagnati da un elegante spoiler in cabonio sulla coda, un diffusore posteriore e il badge "Ludicrous" che, posto sotto il portellone, non lascia dubbi sulle intenzioni di questa versione ad alte prestazioni della Model 3.

Un mix perfetto di potenza e design che comunica senza parole che questa auto è pronta a fare sul serio. Personalmente trovo la Tesla Model 3 un'auto molto ben fatta in termini di design e devo dire che di questa versione mi sono veramente innamorato, da ogni angolo di osservazione infatti è possibile notare una delle sue chicche e il suo carattere più deciso.

INTERNI

All'interno dell'abitacolo, le modifiche rispetto alla versione standard della Model 3 sono più sottili di quanto ci si potesse aspettare. Sebbene lo schermo centrale, che gestisce tutte le funzioni della vettura, rimanga invariato, avrei preferito una personalizzazione più evidente per rispecchiare appieno il carattere sportivo e prestazionale di questa versione. In particolare, sedili e plancia avrebbero potuto essere arricchiti con dettagli distintivi, per accentuare maggiormente l’anima dinamica dell’auto.

I sedili sportivi, con poggiatesta integrato, sono indubbiamente molto al passo con i tempi e offrono un buon supporto laterale, ma una rifinitura con cuciture a contrasto o dettagli più marcati avrebbe sicuramente migliorato l'esperienza complessiva, prettamente estetica, esaltando la sportività dell'abitacolo.

Un aspetto che non passa inosservato è il volante, che rimane identico a quello della Model 3 standard. Sebbene comodo per la guida quotidiana, in una situazione di guida più intensa e sportiva, il suo design potrebbe risultare limitante. Il diametro contenuto è un aspetto positivo, ma una corona più sottile e ampia avrebbe probabilmente migliorato il feeling di guida, offrendo maggiore controllo e precisione.

Di tutt'altro spessore sono le modanature in simil carbonio che adornano il cruscotto, un tocco elegante che rafforza il carattere sportivo dell’auto. 

In aggiunta, il logo “Ludicrous” sotto il poggiatesta è un richiamo sottile ma significativo alla natura performante della vettura, senza risultare troppo invadente.

Al posteriore, lo spazio rimane simile a quello della Model 3 tradizionale, con un buon livello di comfort per i passeggeri. Tuttavia, i sedili sportivi, più contenitivi, riducono un po' lo spazio per le gambe rispetto alla versione base, pur consentendo un viaggio piacevole, anche grazie alla presenza dello schermino dedicato.

Per quanto riguarda il bagagliaio, questo offre una capienza notevole, che sfiora i 600 litri, considerando anche il vano sottostante. Tuttavia, la sua praticità lascia un po’ a desiderare quando si tratta di caricare oggetti di grandi dimensioni, dato che l’apertura è un po’ limitata. Nonostante ciò, la soluzione elettroattuata dell’apertura rappresenta un elemento di comodità che non passa inosservato. 

PROVA SU STRADA

Una volta alla guida della nuova Tesla Model 3 Performance ci sono alcuni elementi che subito catturano l'attenzione e, personalmente alcuni li ho apprezzati e altri meno. Il volante, ad esempio, è veramente molto comodo e pratico seppur sia un po' a salsicciotto ma non riesco proprio a fare l'abitudine con i tasti per l'utilizzo di frecce e abbaglianti che si trovano sullo sterzo poichè sono veramente scomodi e molto poco intuitivi. 

Su quest'auto, come di consueto, regna il minimalismo e l'assenza totale di tasti, altro elemento che mi lascia ogni volta perplesso alla guida di una Tesla perchè tutte le funzionalità vengono gestite dall'ampio display centrale. Se da una parte chi compra un'auto di Elon Musk sa benissimo che questo è un compromesso da accettare, dall'altra trovo che oltre a risultare scomodo – anche perchè se si considera le innumerevoli funzioni di quest'auto non è facile trovarle tutte – può essere anche discretamente pericoloso per la distrazione che porta al conducente la ricerca sul display. 

Molto bene i nuovi sedili anteriori di questa Model 3 con gli steroidi che arrivano con un nuovo design con poggiatesta integrato e badge ludicrous, bombature laterali per una funzionalità contenitiva, svolta in maniera impeccabile, e devo dire anche veramente molto comodi. 

In condizioni "tranquille", quindi accelerazione "Soft", sospensioni "Standard" che assorbiscono bene le asperità della strada e taratura di sterzo su "Leggero", è come essere alla guida di una Model 3 Highland in versione Long Range. Guardando però sul cruscotto, le modanature in simil carbonio ci fanno ricordare cosa stiamo guidando e una volta impostata l'accelerazione su "Insane", le sospensioni su "Sport" – che per la prima volta sono a controllo elettronico su questa vettura – e lo sterzo su "Pesante", a questo punto le sensazioni di guida cambiano e l'appellativo Performance esce prepotentemente. 

Le asperità della strada si sentono in maniera decisamente più marcata e la potenza elettrica a disposizione inizia a far emozionare il conducente e mi verrebbe da dire, spaventare i suoi passeggeri. 

La Tesla Model 3 Performance vanta una potenza di 460 CV e una coppia massima di 723 Nm, dati che si traducono in un'accelerazione straordinaria: lo scatto da 0 a 100 km/h viene coperto in appena 3,1 secondi, mentre la velocità massima raggiunge i 262 km/h. È possibile che abbiate sentito parlare di varianti ancora più prestazionali di questo modello. In tal caso, nessun errore: le versioni destinate al mercato americano sono infatti equipaggiate con un pacco batteria differente, in grado di offrire prestazioni superiori – circa 510 CV – rispetto a quelle europee. Tuttavia, le specifiche per il mercato europeo restano già di altissimo livello e, a conti fatti, ampiamente adeguate per garantire un’esperienza di guida entusiasmante.

Prima di approfondire ulteriori aspetti della Tesla Model 3 Performance, è importante evidenziare due elementi che, a mio avviso, risultano meno convincenti rispetto all'impressionante esuberanza complessiva della vettura: lo sterzo e l'impianto frenante.

Per quanto riguarda lo sterzo, nonostante l’impostazione in modalità Insane, con taratura su sterzo Pesante e sospensioni sportive, ho riscontrato una leggerezza eccessiva che, rispetto alla generazione precedente che ho avuto modo di testare, sembra aver perso parte della precisione, specialmente nelle fasi di chiusura della curva. Ci tengo a precisare che non si tratta di uno sterzo carente in termini assoluti: il comando resta molto diretto e reattivo, con tempi di risposta rapidi, ma la leggerezza eccessiva può talvolta ridurre il senso di controllo, penalizzando lievemente la percezione di precisione rispetto alla versione precedente. Mi aspettavo forse quell'affilatezza in più che l'avrebbe reso davvero interessante. 

Passando all'impianto frenante, le perplessità diventano più marcate. Su un’auto di tale calibro prestazionale, non è accettabile percepire una sensazione di scarsa efficacia in frenata. I freni appaiono sottodimensionati per le potenzialità della vettura e, in assenza del contributo della frenata rigenerativa nella modalità Track, la risposta del pedale risulta rigida e poco modulabile, trasmettendo un feedback non sempre rassicurante. Inoltre, in condizioni di utilizzo intensivo, i freni tendono a surriscaldarsi rapidamente, riducendo ulteriormente le prestazioni e sollevando dubbi sulla loro adeguatezza in contesti di guida sportiva prolungata. Un aspetto su cui prestare particolare attenzione, soprattutto per chi intende sfruttare appieno le capacità dinamiche della vettura.

Solo fermandosi e mettendo la vettura in Park è possibile accedere a quella che forse è la caratteristica più interessante e che più incarna il nome "Performance", ovvero la Modalità Track. Accedendo a questa modalità – che Tesla raccomanda di utilizzare esclusivamente in pista – è possibile personalizzare il comportamento della vettura a proprio piacimento: si può scegliere se ripartire la coppia al posteriore o all'anteriore, con diversi livelli intermedi, è possibile scegliere il livello di frenata rigenerativa, la resistenza esercitata dal powertrain e quanta assistenza alla stabilità avere. 

Una volta trovate le mie impostazioni di guida sulla modalità track ho capito le vere potenzialità di questa Model 3 Performance, i giochi infatti cambiano decisamente. Senza i controlli di stabilità la vettura diventa un cavallo imbizzarrito e inizia ad avere un comportamento molto più pepato: le sospensioni si irrigidiscono ulteriormente e l'erogazione della coppia è a dir poco fulminea. 

In questa modalità si sente maggiormente il pattinamento della ruota interna che sporca la traiettoria di una curva, elemento da attribuire all'assenza di un differenziale autobloccante, non mi sento però di evidenziarlo come un difetto. 

Escludendo alcuni elementi sopra citati che non mi sono andati particolarmente a genio e una volta acquisita piena familiarità con la sicurezza trasmessa da questa vettura, ci si trova al cospetto di un'automobile dalle prestazioni notevoli, o meglio, impressionanti. Dimostra un'eccezionale stabilità su strada, nonostante la massa di 1.830 kg, e affronta le curve con un'aggressività sorprendente, rara per un veicolo elettrico.

AUTONOMIA E BATTERIA

L'autonomia dichiarata è di circa 520 km, resa possibile dalla batteria da 79 kWh (75 kWh utilizzabili) fornita da LG, la stessa installata anche nella versione Long Range. Questo accumulatore consente una ricarica ultrarapida fino a 250 kW, permettendo di passare dal 20% all’80% della capacità in poco più di 20 minuti.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda la gestione dell'autonomia: durante una guida più sportiva, la percorrenza disponibile si riduce inevitabilmente, ma in misura meno drastica rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare o rispetto a quanto osservabile in alcuni modelli concorrenti.

PREZZO

Nel video vi abbiamo segnalato un prezzo di listino pari a €58.470, prezzo che conferma la Model 3 Performance come un riferimento nel segmento, distinguendosi per un prodotto raffinato, tecnologicamente avanzato, coinvolgente nella guida e, soprattutto, proposto a un costo relativamente accessibile. Ad oggi però Tesla ha deciso di proporre in Italia un "Tesla Bonus" di €4.000 sia per Model 3 che per Model Y, questo significa che il prezzo d'acquisto della Model 3 Performance scende a €54.475.

Sebbene per chi sia alla ricerca delle emozioni più estreme al volante possano esistere ancora alternative più adatte, è importante considerare come l'evoluzione delle vetture elettriche stia procedendo a ritmi sostenuti. Nel giro di pochi anni, il piacere di guida nella sua forma più pura potrebbe diventare una prerogativa sempre più raggiungibile anche per questo tipo di propulsione.

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