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Prova Opel Mokka GSE: il SUV elettrico sportivo che non ti aspetti! | Video

La prova di Opel Mokka GSE ha messo in evidenza come l'insospettabile SUV del Blitz possa divertire tanto in pista ma soprattutto su strada!

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Claudio Anniciello
Claudio Anniciello
Pubblicato il 20 nov 2025

Se dovessi racchiudere la sportività di Opel in una semplice sigla, quella è GSE. O meglio non la racchiudo io, ma è Opel stessa che ha puntato tutto su queste tre lettere per definire quello che è il suo concetto di sportività. Adesso l’ha rifatto, con la nuova Opel Mokka GSE che ho potuto avere in prova in anteprima. Ma l’ha fatta elettrica, al punto che questa Mokka è la prima auto completamente elettrica a fregiarsi di questo heritage. Ma cos’ha di particolare?

Design riconoscibile

Indubbiamente il design è quello di Opel Mokka a tutti gli effetti, ma proprio nel senso che non ci sono tantissime differenze tra questa versione GSE e le sorelle di stampo tradizionale. Le dimensioni restano invariate e la lunghezza tocca quota 4,15 metri, su quello non ci piove, ma i dettagli che la rendono unica sono in alcuni casi più evidenti ed in altri casi da cercare. Com’è il caso del blocco anteriore, con una calandra ed una parte bassa del paraurti leggermente differenti, che mantengono il classico colore a contrasto al quale ci ha sempre abituati il SUV di segmento B del fulmine. Ed infatti il tetto, così come il cofano, sono a contrasto con il resto della carrozzeria, ma fanno il paio con la parte bassa, come le minigonne solo accennate e che racchiudono in bella vista il logo GSE. Lo stesso che c’è sul paraurti anteriore, ma solo dal lato conducente.

Al posteriore praticamente non ci sono differenze ed il design resta collaudato e piacevole. Bello il lettering nero sulla carrozzeria, così come il nuovo logo di Opel svetta sul portellone bagagli che fa accedere ad un vano da 310 litri, espandibile fino a 1.060 litri nel caso vogliate abbattere i sedili. Lateralmente la Opel Mokka GSE in prova riesce a dare senza ombra di dubbio sfoggio di sè grazie ai grandi cerchi da 20 pollici. Enormi, eppure sembrano proporzionati alla carrozzeria. Montano di serie delle Michelin Pilot Sport EV, che come optional possono diventare delle Goodyear Eagle F1, ma il giallo sull’asse anteriore attira l’attenzione: una pinza a quattro pistoncini che morde un disco da 380 mm di diametro, anche se non forato bensì liscio. Impianto notevole considerando che a questi si aggiungono i dischi posteriori che, invece, sono da 268 mm di diametro. Segnali positivi di una guida aggressiva possibile ed, anzi, fattibile. E se questi sono i presupposti, ben venga!

Interni in Alcantara fregiati GSE

Se c’è una cosa che trovo giusta personalizzare in un modello sportivo, è la selleria. Ed infatti in Opel hanno ben pensato di piazzare dei bellissimi sedili avvolgenti in Alcantara su questa Mokka GSE. Hanno fianchetti belli spinti per sostenere sia la schiena che il bacino, evitando che le forze laterali molto accentuate possano destabilizzare la posizione di guida o far avvertire un discomfort. Poi hanno rigorosamente il poggiatesta integrato ed il logo GSE. Tutto apprezzabile e prevedibile, considerando cosa vuole offrire questa Mokka “pompata".

Al contempo il resto dell’abitacolo non ha subito degli stravolgimenti rispetto le versioni tradizionali. Il volante è assolutamente piatto sotto e con inserti piacevoli da vedere, così come lo sono quelli sulla parte destra della plancia, avanti al passeggero. Il resto degli inserti è invece in nero lucido, che però non è posto a tiro degli oggetti che solitamente lasciamo distrattamente cadere sul tunnel centrale, ma è stato riservato alla parte alta della plancia, come cornice dell’infotainment. Il tunnel centrale è invece satinato, scelta molto più saggia, ma oltre ad ospitare il selettore del cambio e quello delle modalità di guida appare leggermente spoglio. Certo ci sono il portabibite ed il classico bracciolo con vano nella parte inferiore, così come anteriormente c’è un vano per il telefono, eppure sembra che “manchi qualcosa".

Nonostante le dimensioni lo spazio a bordo è invece discreto, con una posizione di guida che si trova facilmente ed uno spazio per chi siede dietro insospettabile. Con il sedile regolato nella mia posizione di guida mi sono seduto agevolmente dietro (sono alto 1,74 metri), ma ho avuto modo di notare che il tunnel centrale è stranamente rialzato. Cosa che non ci si aspetta da un’auto del genere, eppure c’è questa scomodità.

La combo tra infotainment e strumentazione è qualcosa che ormai abbiamo abbondantemente avuto modo di apprezzare su altre sorelle di Stellantis. La strumentazione digitale permette di vedere con una certa chiarezza le informazioni di guida, anche se i caratteri avrebbero potuto essere un po’ più grandi, mentre il display infotainment da 10,25 pollici al centro della plancia sovrintende tutte le funzioni dell’auto. Ovviamente, da buon allestimento fuori dalle righe ha anche un menù dedicato esclusivamente alle prestazioni. In primis il tutto ha un tema con il colore giallo, simbolo anche dell’allestimento GSE, poi permette di vedere parametri come la temperatura della batteria, il voltaggio della batteria, a potenza, la coppia e così via. Insomma un qualcosa che chi acquista un’auto del genere ha piacere di vedere. Peccato che la navigazione nel menù resta ancora un po’ macchinosa.

Come va su strada la Opel Mokka GSE in prova

Parto con il sottolineare che i 280 cv di potenza massima ed i 345 Nm di coppia massima che riesce ad erogare il motore elettrico montato sull’asse anteriore sono sguinzagliati per bene solo nella modalità di guida Sport. Nelle altre due, rispettivamente Eco e Normal, vengono tagliate la coppia e/o la potenza. Poco male, perchè in effetti permettono di ottimizzare l’autonomia garantita dalla batteria e di rilassarsi maggiormente alla guida, senza la necessità di dover stare attenti e guardare il pedale acceleratore come un pulsante per l’autodistruzione. Si guida sicuramente in modo molto più rilassato con queste due modalità, il che non significa che la Opel Mokka GSE non sia prova di sè, anzi. Si cominciano già a percepire alcuni tratti caratteristici che permettono di pennellare le curve con un piacere di guida piuttosto interessante.

Spostando il selettore delle modalità di guida direttamente su Sport la musica cambia leggermente, poichè la Opel Mokka GSE porta tutti i settaggi elettronici direttamente su “Track": controllo di stabilità, feeling dei pedali, dinamica di sterzo. Proprio quest’ultimo è uno dei dettagli ottimizzati per questa variante ad alte prestazioni del SUV, poichè l’hanno reso più diretto e comunicativo. In Sport la Mokka comincia a far capire che bisogna far lavorare per bene il differenziale meccanico a slittamento limitato Torsen, che blocca fino al 36% in accelerazione e fino al 34% in decelerazione. I trasferimenti di carico devono impegnare l’asse anteriore, così che possa trascinare l’auto in curva senza troppe esitazioni, lasciando all’asse posteriore il compito di seguire ed, in parte, allargare un filino la traiettoria. Questo aiuta la Mokka GSE ad essere piuttosto fulminea negli inserimenti, con un sostegno notevole nelle fasi di appoggio della curva. Niente male.

Setup sospensioni? Rigido!

L’ovvio scotto da pagare per avere un’auto piacevolmente sportiva, di solito, è la durezza del setup sospensivo. La Opel Mokka GSE come quella che ho avuto in prova non è stata da meno. Complici i cerchi da 20 pollici e l’assetto ribassato di 10 mm, l’auto del Blitz fa sentire notevolmente quelle che sono le asperità su strada. Che siano dossi, avvallamenti oppure rattoppi nell’asfalto, è chiaro che tutto si ripercuote all’interno dell’abitacolo, soprattutto considerando che il passo dell’auto non è lunghissimo. Questo è il bello ed il brutto di essere un tutt’uno con l’auto, grazie anche ai sedili sportivi che vi ho introdotto più sopra.

Ma cos’altro ha di particolare la Mokka GSE? I freni, come anticipato. In realtà il mordente c’è e si sente, seppur fare delle vere e proprie staccate (in pista, mentre su strada al massimo delle frenate più potenti) lascia sempre qualche curiosità quando si parla di auto elettriche, che quindi non hanno una componente di freno motore a contribuire. Certo qui il bonus è che la frenata rigenerativa non si disinserisce quando attiviamo la modalità Sport, quindi la ritroviamo a lavorare, soprattutto selezionando la B sul selettore del cambio. Mi chiedo quanto possano reggere il calore i dischi, non essendo forati, ma in effetti questa Mokka GSE non è l’auto con la quale andarsi a lanciare in ripetute sessioni di pista come se non ci fosse un domani. O almeno non da stock, così come non lo si può fare con molte auto in commercio, anche presunte sportive.

Conclusioni e prezzo Opel Mokka GSE

Trovo che l’habitat naturale di quest’auto siano le curvosissime strade di montagna, con i tornanti che fanno lavorare per bene il differenziale ed il volante che non deve stare mai fermo. Qui libera tutto il suo potenziale, magari con qualche saliscendi o qualche pendenza a dare più gusto alla guida. Sul fronte prezzo invece parliamo di 47.300 euro per poterla portare in garage.

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