Nuova Mini Aceman: ok stile ed abitacolo, migliorabile il comfort | Video
Abbiamo provato il nuovo crossover elettrico, ecco come va

La nuova Mini Aceman nasce come anello di congiunzione tra l’iconica Cooper, e la più famigliare e recentemente rinnovata Countryman. Si tratta di un crossover 100% elettrico, costruito in Cina, che sfrutta una piattaforma creata grazie alla collaborazione di Mini e Great Wall. Rispetto ad alcune sue diretta concorrenti, questa nuova Mini non vedrà l’introduzione di motorizzazioni termiche; un vero peccato perché la Aceman ha tutte le carte in regola per fare buoni numeri in termini di vendite, anche in Italia.
Il design esterno e il layout degli interni riprendono il family feeling appena introdotto con i nuovi modelli che fondono il concetto di minimalismo con quello dello stile. Fin dal 1959 quando uscì dalla fabbrica la prima Cooper, questa Casa automobilistica ha dimostrato come distinguersi dalla massa, con stile, sia sempre la decisione migliore.
Oggi però non bisogna dimenticare che il mondo moderno ruota intorno al concetto di “sostenibilità”, un aspetto che porta a dover rispettare determinate regole anche in fase di progettazione. E’ per questo motivo che all’interno dell’abitacolo vengOno utilizzati materiali riciclati e pelle vegana, ed è per questo che la propulsione scelta è quella ad elettroni.
- SIMPATICA E COMPATTA
- ABITACOLO (SUPER) MINIMALE
- LA GAMMA ALLA SPINA
- GUIDA OK, IL COMFORT MENO
- ALLESTIMENTI E PREZZI
- VIDEO
SIMPATICA E COMPATTA
Come detto lo stile è quello che abbiamo scoperto con l’arrivo degli ultimi modelli di Casa Mini, uno stile che possiamo definire con due semplici parole: semplice e distintivo. Forme sbarazzine, tanta personalizzazione sia per gli esterni che per l’abitacolo, e alcune “chicche”, rendono la Aceman una vettura con tanta personalità.
La fanaleria Led sia all’anteriore che al posteriore è completamente personalizzabile tramite il sistema di intrattenimento, che da la possibilità di scegliere diverse firme luminose. Una funzione tanto inutile quanto necessaria, con cui potrete fare i “milanesi imbruttiti” con parenti ed amici.
Le dimensioni sono ideali anche per un uso cittadino: con 4,07 metri di lunghezza e 1,75 metri di larghezza il parcheggio non dovrebbe essere un problema. Il passo è di 2,60 m anche se mi sarei aspettato di avere più spazio per i passeggeri nelle sedute posteriori, soprattutto per chi siede al centro che deve vedersela con il tunnel centrale che toglie spazio alle gambe. Il bagaglio ha invece una capienza minima di 300 litri che salgono a 1.000 litri abbattendo i sedili frazionati 60:40.
ABITACOLO (SUPER) MINIMALE
L’abitacolo non porta nessuna grande novità rispetto il resto della gamma. La scena viene rubata dallo schermo circolare Oled da 24 cm di diametro, tramite cui è possibile gestire tutti i parametri dell’auto. Il sistema operativo Mini Operating System 9 è molto veloce e reattivo, proprio come l’assistente vocale Spike sempre pronto a dare una mano in caso di necessità, o di difficoltà a trovare la funzione desiderata.
Da segnalare che anche il climatizzatore è sfruttabile soltanto tramite lo schermo, un dettaglio che può portare a qualche distrazione mentre si guida. Tuttavia, la plancetta posizionata al di sotto dello schermo, fornisce delle scorciatoie per alcune funzioni: tra queste la gestione degli assistenti alla guida, il controllo delle 8 diverse Experience, il controllo del volume e quello delle telecamere. L’ambiente di bordo è caratterizzato da un largo uso di plastiche, alcune ricoperte ma sono tutte rigide al tatto, che abbassano un po’ la sensazione di qualità percepita a bordo, nonostante lo stile sia super azzeccato.
Per quanto riguarda la posizione di guida ho trovato i sedili comodi ed avvolgenti, anche se le persone più alte però potrebbero avere qualche problema a trovare la posizione di guida perfetta. I led disseminati in tutto l’abitacolo lavorano assieme con le Experience per creare atmosfere sempre diverse e coinvolgenti.
LA GAMMA ALLA SPINA
La nuova Mini Aceman sarà disponibile con tre motorizzazioni, tutte elettriche. La versione d’ingresso è rappresentata dalla Aceman E: la batteria da 42,5 kWh fornisce energia ad un motore da 184 cavalli per 290 Nm di coppia e 160 chilometri di velocità massima. L’autonomia dichiarata è di circa 310 chilometri, mentre lo scatto da 0-100 km/h ferma il cronometro dopo 7,9 secondi.
Salendo di potenza si passa alla Aceman SE, dotata di batteria da 54,2 kWh e 218 cavalli erogati con 330 Nm di coppia. In questo caso l’autonomia sale a 406 chilometri con una velocità massima di 170 km/h e uno scatto da 0-100 km/h che è compiuto in 7,1 secondi. Entrambe queste motorizzazioni accettano la ricarica in corrente alternata fino ad 11 kW, in corrente continua invece la SE arriva a 95 kW con la E che si ferma a 75 kW. Al vertice della gamma, arriverà nelle concessionarie a gennaio 2025, c’è la versione JCW da 258 cavalli e un’autonomia di circa 350 chilometri.
GUIDA OK, IL COMFORT MENO
L’obbiettivo della Aceman è quello di essere più compatta e pratica in città rispetto una Countryman ma deve anche garantire il celeberrimo “Go Kart feeling” tipico della Cooper. Obbiettivo raggiunto: la Aceman diverte quando la si guida, in particolare la versione da 218 cavalli che abbiamo provato, mostra una bella reattività. Ho trovato un assetto sostenuto che lavora bene con uno sterzo particolarmente preciso e non troppo leggero, soprattutto in modalità Go-Kart.
Per quanto riguarda le altre Experience di guida, la più interessante per l’utente è certamente quella Green: in questo caso viene gestita e preservata al meglio l’autonomia. Le altre modalità mostrano invece poche differenze a livello di sensazioni di guida. Con la Aceman si va discretamente forte anche se si è dovuto penalizzare il comfort di marcia, rendendo l’auto un po’ troppo rigida. Dossi, buche, rotaie del tram, ed ogni imperfezione della strada, si ripercuoterà sui passeggeri, soprattutto quelli seduti dietro.
Per chi utilizzerà l’auto prevalentemente in città, questo aspetto potrà dare un po’ di fastidio soprattutto dopo tanto tempo passato al volante. Essendo stato questo solo un primo contatto, non mi sento di dare giudizi riguardo i consumi: quello che posso dire è che se si va piano e se si presta attenzione al con il pedale del gas, l’autonomia scende, più o meno, di pari passo con i chilometri percorsi.
Quando però si aumenta il ritmo, o ci si vuole divertire tra le curve di un passo di montagna, le percorrenze e l’efficienza diminuiscono notevolmente. Per darvi un giudizio completo e dettagliato sui consumi nei diversi scenari di guida, aspettiamo di eseguire un long test e di avere a disposizione molti più dati e numeri.
ALLESTIMENTI E PREZZI
La nuova Aceman avrà un listino composto dalle tre motorizzazioni che vi abbiamo raccontato: E, SE e JCW. A differenza della Jhon Cooper Works le versioni E ed SE saranno disponibili in 4 allestimenti: Essential, Classic, Favoured e JCW. La top di gamma JCW da 258 cavalli avrà un prezzo di 44.500 euro, la base E da 184 cavalli parte invece da 32.100 euro con la SE da 218 cavalli che attacca a 35.500 euro.
Tutti questi prezzi sono calcolati con 3.000 euro di sconto Mini destinato a chi acquista una vettura 100%, e saranno in vigore fino al 31-12-24.
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