Opel Combo Life: multispazio tech tutto da vivere | Prova in anteprima
Tecnologia, dotazione e prova su strada di Opel Combo Life
La prova su strada del nuovo Opel Combo Life, multispazio che giunge alla quinta generazione con una sostanziale novità rispetto agli antenati: la base di partenza è un'automobile passeggeri e non un veicolo commerciale. Dopo averlo visto per la prima volta lo scorso marzo, andiamo a conoscere tutti i dettagli e le prime impressioni di guida di Opel Combo Life 1.5 Turbo D 130 CV MT-6.
Nuova piattaforma, nuove ambizioni
Grandi aspettative da parte di Opel per la quinta generazione di un modello storico, affacciatosi sul mercato per la prima volta nel lontano 1986, quando chi acquistava un LCV (light commercial vehicle) non cercava comfort e tecnologia ma solamente tanto spazio per caricare utensili da lavoro.
Con il passare degli anni, tuttavia, i passeggeri hanno avuto un ruolo predominante nel definire le forme delle generazioni successive. Oggi, Combo Life si avvicina al segmento automobili tradizionali, guadagnando in stile e tecnologia con contenuti mai visti prima sul segmento. Un segmento – quello dei B-Van – che a fronte di numeri contenuti è oggi sempre più popolare, con una crescita del 26% in Europa e del 36% in Italia dal 2014 al 2017.
Con Combo Life, Opel attinge alla piattaforma EMP2, ovvero l'architettura modulare sviluppata da Groupe PSA (proprietario di Opel dal 2017) che oggi troviamo sotto le carrozzerie di modelli decisamente "civili" come Peugeot 3008, Opel Grandland X e i "cugini" Citroen Berlingo e Peugeot Rifter. Questa base meccanica ha consentito ai tecnici di ridurre il peso di circa 70 kg rispetto al precedente Combo, a tutto vantaggio della dinamica di guida e dei consumi.
Iniezione di tecnologia per la vita di tutti i giorni
Un elenco di dotazioni di sicurezza così ricco non si era mai visto su un multispazio. Tecnologia, diciamolo subito, non fine a sé stessa ma utile per chi l'auto la vive quotidianamente.
Stiamo parlando, per esempio, del Flank Guard, un sistema che si avvale di nuovi sensori in grado di aiutare il guidatore nelle curve a bassa velocità, avvisandolo se si rischia di toccare un ostacolo (colonnine, barriere, muri o altri veicoli) con la fiancata del veicolo, oppure il Cruise Control con adattamento intelligente della velocità (che adatta l'andatura in base ai limiti di velocità rilevati dal lettore dei cartelli stradali), il sistema di rilevamento stanchezza e la telecamera posteriore a 180 gradi.
Con un totale di 19 dispositivi di sicurezza, Opel vuole rendere la tecnologia accessibile a tutti (lo dice lo slogan del marchio). Molti di questi sono di serie fin dall'allestimento d'ingresso Advance: il sistema di allerta incidente con riconoscimento pedoni (molto conservativo durante prova su strada), la frenata automatica d'emergenza e il mantenimento di corsia attivo Lane Keep Assist (anch'esso preciso e affidabile anche con linee di mezzeria sbiadite).
Per evitare di distogliere lo sguardo dalla strada c'è l'Head-up display, che proietta le principali informazioni relative alla guida (segnali stradali, velocità istantanea, lane assist e molto altro) su un pannello in plastica trasparente di fronte agli occhi del guidatore. In una posizione comoda e sicura è anche il display dell'infotainment, un'unità con touch capacitivo, diagonale fino a 8 pollici e predisposizione per Apple CarPlay e Android Auto.
Comoda ed efficace la ricarica wireless per smartphone compatibili, nonché le porte USB e la presa da 220 V.
Infine, tecnologia utile anche per chi utilizza l'auto per trasportare un rimorchio: grazie al Trailer Stability Control (di serie con il gancio traino), l'ESP stabilizza l'oscillazione del rimorchio o rallenta il veicolo secondo necessità. Se questi interventi non sono sufficienti a evitare qualsiasi pericolo, il sistema riduce ulteriormente la coppia del motore e frena il veicolo in modo da abbandonare la velocità critica il più rapidamente possibile.
Opel Combo Life 1.5 Turbo D 130 CV MT-6: come va su strada
Un breve percorso nella Brianza tra città e statali, tanto sole e un traffico sostenuto: l'ideale per mettere alla prova Combo Life nella vita reale. Cominciamo allora dalla guida in città: la posizione rialzata e l'ampia superfice vetrata sono una manna dal cielo per quanto riguarda la visibilità, ottima in tutte le direzioni. Ma sono soprattutto lo sterzo leggerissimo e l'assetto morbido a farsi apprezzare (specialmente quando, dopo aver sbagliato, strada, mi sono ritrovato nel centro di Desio a fare inversione in un fazzoletto…).
Il risvolto della medaglia? Quando si decide di aumentare l'andatura lo sterzo è poco comunicativo e la vettura si corica un po' di lato. Un compromesso tuttavia accettabile, visto che difficilmente chi comprerà questo tipo di vettura lo farà per divertirsi tra le curve. In ogni caso, l'appoggio nei curvoni autostradali ad alta velocità è sufficiente a garantire una buona sensazione di sicurezza. È questo che conta quando si viaggia con i propri cari.
Capitolo a parte per la qualità della vita a bordo, davvero elevata: l'assorbimento delle buche è soddisfacente e l'insonorizzazione è curata. L'assetto è morbido ma "compatto", merito del comparto sospensioni derivato da quello delle vetture passeggeri costruite sulla piattaforma EMP2, ovvero McPherson all'anteriore e ponte torcente al posteriore.
Lo stesso schema si trova anche sulla versione Van, con alcune differenze pensate per meglio soddisfare le diverse esigenze di carico:
- molle posteriori a deformazione costante o variabile
- barre antirollio piene o cave
- bracci delle sospensioni anteriori in acciaio o alluminio
- ponte posteriore normale o rinforzato
- diverso livello di insonorizzazione
In più il motore 1.5 Turbo D (un diesel quattro cilindri nuovo di zecca anch'esso prelevato dalla banca dati di Groupe PSA) non è mai invadente nell'abitacolo ed è esente da vibrazioni. Si viaggia dunque in un clima disteso e rilassato: a questo proposito, la presenza del cambio automatico AT-8 (qui la nostra prova su Peugeot Rifter) avrebbe sicuramente costituito la ciliegina sulla torta. In ogni caso, il manuale a sei rapporti dell'esemplare in prova mi ha stupito: rispetto ai tradizionali cambi francesi, questa unità ha una leva compatta e una corsa corta, in più la posizione rialzata sul tunnel lo rende comodissimo da manovrare. Morbidissima la frizione.
Il 1.5 diesel da 130 CV è il motore giusto per Combo Life: i 300 Nm di coppia massima sono disponibili a 1.750 giri, e in effetti la spinta si fa sentire dopo quella soglia, ma l'erogazione è sempre dolce e per avere maggiore brio (specialmente nei sorpassi) è consigliabile scalare una marcia. Consigliato, anche per questo, il cambio automatico, che con gli 8 rapporti consente di sfruttare al meglio tutto l'arco di erogazione della coppia.
Nella calda giornata del test drive ho apprezzato il funzionamento del climatizzatore automatico: potente, poco rumoroso e dotato di bocchette anche per i sedili posteriori. Per i freddi mesi invernali, invece, è presente l'opzione riscaldamento per volante e sedili anteriori.
28 vani portaoggetti per sfruttare fino all’ultimo centimetro
Combo Life nasce prima di tutto per chi cerca tanto spazio: per questo, i progettisti hanno sfruttato fino all'ultimo centimetro la volumetria interna, ricavando ben 28 vani portaoggetti. Non mi sono preso la briga di cercarli tutti, perché altrimenti il test drive sarebbe ancora in corso, ma ne ho trovati alcuni davvero interessanti. Il primo è quello ricavato nella parte alta del vano bagagli, un portaoggetti di 36 litri accessibile sia dall'abitacolo sia dal lunotto posteriore (anch'esso apribile), in grado di sfruttare un'area altrimenti inutilizzata.
Il secondo è quello realizzato alla base della console centrale, tra le due poltrone anteriori: profondissimo (ci stanno due bottiglie da un litro e mezzo) è accessibile tramite due sportelli scorrevoli. E poi ci sono i piccoli pozzetti sotto i piedi dei passeggeri posteriori, i portaocchiali sulla plafoniera anteriore, il doppio sportello davanti al passeggero anteriore (che ha reso necessario il riposizionamento dell'airbag frontale), il vano portachiave (keyless) alla sinistra del conducente e quello per appoggiare lo smartphone (sulla base di ricarica wireless).
Per non parlare della mensola traslucida retroilluminata ricavata sotto al tetto panoramico in vetro: pratica, scenografica e utile per illuminare ulteriormente l'abitacolo.
I passeggeri hanno tanto spazio per testa e gambe, anche se i più alti come il sottoscritto (1,95 m) potrebbero lamentare un pavimento un po' troppo alto quando seduti dietro. Pollice in su per quanto riguarda la presenza dei finestrini posteriori a scomparsa in entrambe le portiere scorrevoli, pollice verso invece per la lamiera curvata che impedisce ai passeggeri anteriori di appoggiare comodamente il gomito fuori dal finestrino.
A tal proposito, una menzione va fatta ai materiali: ottima la pelle che riveste il volante (versione Innovation), e robusta la trama dei sedili, soffici il giusto. Plancia e pannelli porta sono interamente rivestiti in plastica rigida (a parte una piccola porzione dove si appoggiano i gomiti), mentre gli accoppiamenti non prestano il fianco a critiche.
Tanto spazio nell'abitacolo non ha tolto litri utili per i bagagli: nella versione a passo standard (lunga 4,40 metri) il volume del bagagliaio è di 597 litri con cinque posti e 2.126 litri abbattendo i sedili della fila centrale, con un piano di carico in grado di ospitare oggetti lunghi fino a 3,05 metri se si abbatte anche lo schienale del passeggero anteriore. Questi valori subiscono un'impennata in presenza della variante a passo lungo (totale 4,75 metri): 850 litri con i cinque sedili in uso e ben 2.693 litri con due posti.
Tre seggiolini trovano posto in ognuna delle tre poltroncine posteriori, tutte dotate di attacchi ISOFIX (di serie sull'allestimento Innovation).
Combo Van: le tecnologie per chi lavora
Nuovo Opel Combo si può già ordinare anche in versione Van: il furgoncino da lavoro offre la possibilità di configurare l'abitacolo con due o tre posti anteriori e 5 posti (doppia cabina).
La lunghezza è la stessa di Combo Life e Combo Life XL, mentre il volume di carico varia da 3,3 a 4,4 metri cubi, con una lungezza del pianale di carico compresa tra i 3,09 m e i 3,44 m, che permette il trasporto di due Euro pallet in entrambi in casi. La portata massima arriva a 1.000 kg.
Tante le soluzioni "smart" per agevolare la vita di chi lavora:
- portellone ausiliario sul tetto (per trasportare oggetti lunghi, come ad esempio delle assi di legno
- indicatore di sovraccarico (un sensore, misurando la massa del veicolo, indica con un LED quando si raggiunge l'80% della portata ammessa e il peso limite)
- Surround Rear Vision: un display ausiliario nell'abitacolo mostra tre immagini, ovvero la vista posteriore fissa (in pratica funge da specchietto retrovisore virtuale), quella posteriore in fase di parcheggio (orientata verso il terreno) e quella laterale (angolo cieco sul lato passeggero).
Opel Combo Life e Van: prezzi, motori e allestimenti
Opel Combo Life è gia ordinabile in Italia con un prezzo di listino compreso tra i 21.400 euro e i 25.900 euro: in occasione del lancio, tuttavia, il prezzo scende a 16.900 euro, riferito alla versione 1.2 PureTech Turbo benzina da 110 CV con cambio manuale a 6 rapporti e allestimento Advance, che offre già una buona dotazione per la sicurezza e il comfort.
I motori in gamma, oltre al 1.2 PureTech da 110 CV (con filtro antiparticolato che non richiede manutenzione) sono costituiti dal nuovo 1.5 diesel da 75, 102 e 130 CV: i primi due sono abbinati al cambio manuale a 5 rapporti, mentre il più potente è disponibile con manuale a 6 rapporti o automatico a 8.
Il Combo Life della nostra prova, 1.5 Turbo D 130 CV con cambio manuale a sei rapporti e allestimento Innovation, con una serie di optional tra cui il Cruise Control Adattivo e il tetto panoramico, sfiorava i 29.000 euro. Il cambio automatico costa 1.500 euro in più, mentre 1.200 euro sono richiesti per la versione XL.
Combo Van è ordinabile (ma sarà consegnato nei primi mesi del 2019) con i motori diesel 1.6 da 75 e 100 CV (Euro 6b) o il nuovo 1.5 da 130 CV (Euro 6D TEMP, come del resto tutta la gamma passeggeri di PSA): i prezzi vanno da 14.500 euro a 18.000 euro, IVA esclusa.
La trazione è anteriore per tutti, ma è già stata annunciata per il 2019 la trazione integrale (sviluppata con Dangel), mentre adesso è disponibile, in opzione, il sistema di trazione IntelliGrip, che con le sue cinque modalità di guida riproduce elettronicamente un differenziale scegliendo la ripartizione della coppia per migliorare l'aderenza del veicolo.