
05 Giugno 2022
Si parla sempre di più della ricarica bidirezionale per le auto elettriche, cioè della possibilità di immettere l'energia delle batterie nella rete elettrica quando, ovviamente, l'auto non è utilizzata. Si tratta di una soluzione che potrebbe permettere, in futuro, di usare l'energia delle vetture elettriche per stabilizzare la rete elettrica nei momenti di picco. Su questo tema arriva un'interessante novità legata alle Porsche Taycan. La casa automobilistica tedesca - assieme al gestore della rete di trasmissione TransnetBW e alla società di consulenza Intelligent Energy System Services (IE2S) - ha condotto un test pilota che ha permesso di confermare che un pool di più vetture potrebbe funzionare da "centrale elettrica virtuale" e fornire una parte della cosiddetta potenza di regolazione, che compensa le fluttuazioni nella rete elettrica.
Per l'occasione sono state utilizzate cinque Porsche Taycan che sono state collegate alla rete elettrica tramite il Porsche Home Energy Manager (HEM), sia in un ambiente domestico, sia in condizioni di laboratorio. In precedenza, gli esperti di Porsche Engineering avevano adattato il software di queste centrali di comando alla prova sul campo. Su questa sperimentazione Lutz Meschke, Presidente della divisione Finanze e IT di Porsche, ha commentato:
La tecnologia di ricarica della Porsche Taycan e i nostri prodotti Home Energy Manager e Mobile Charger hanno un grande potenziale futuro. Questo è stato dimostrato dal test pilota. Un simile sistema di pooling può essere usato non solo per il mercato della potenza di regolazione, ma sono concepibili anche soluzioni più ampie per la ricarica Green Charging e altre applicazioni ‘Vehicle to grid’. Inoltre, se in futuro le vetture elettriche potranno immettere in rete l’energia elettrica generata, ad esempio, da impianti fotovoltaici privati e così contribuire all’espansione delle energie rinnovabili, questo aumenterà ulteriormente l’accettazione della mobilità elettrica.
Porsche spiega che con l'aumento delle energie rinnovabili, anche quando il "sole e il vento non sono disponibili" la rete elettrica dovrà sempre essere in equilibrio. In tale contesto potrebbe risultare particolarmente utile la possibilità per le auto elettriche di immettere l'energia delle batterie in rete. Inoltre, i proprietari delle auto elettriche potrebbero essere ricompensati finanziariamente per il loro contributo.
L’elemento centrale della comunicazione dei dati nel test pilota è un sistema di pooling basato su cloud, sviluppato da IE2S. Questo sistema coordina i processi di ricarica delle vetture elettriche, traducendo i valori nominali della potenza di regolazione del gestore di rete in segnali specifici per la vettura, i quali controllano i processi di ricarica in tempo reale. Inoltre, il sistema di pooling regola il trasporto bidirezionale dei dati ad alta frequenza e sincrono nel tempo. A scopo di prova, il sistema di pooling è stato collegato alla linea di commutazione principale di TransnetBW a Wendlingen presso Stoccarda.
Attraverso questa sperimentazione, Porsche ha dunque potuto valutare le potenzialità delle sue auto elettriche anche nell'ambito delle soluzioni Vehicle to grid.
Commenti
Si appunto, attualmente è una cosa insensata, in futuro invece potrebbe essere un tassello molto importante
Manca ancora la capacità di rispondere ma non ci sono più i draft, apprezzo j progressi!
Vero, ha perfettamente senso quello che dici. Prima te la faccio ricaricare pagando salato, poi te la scarico. Ma vi pagano per dire boiate?
Perché dovresti cederla gratis? È un continuo bilanciamento, mica te la fanno prima ricaricare e poi te la scaricano tutta. Non ci vuole molto a capirlo.
I commenti, sembrano il disagio scritti.
Va che non è che scaricano la batteria al 100% eh! Useranno si e no il 10-20% della carica. E forse neppure.
... e tuttavia siamo abbastanza d'accordo.
l'usura di una batteria dipenderà sempre da quel surriscaldamento che mettiamo in relazione a cicli per la " ricarica " e per " scaricare " l'accumulatore inoltre, un altro fattore - che usura rapidamente gli accumulatori - é da ricercarsi ancora nell'abbandono di batterie tenute quasi scariche per lungo tempo [ senza mai effettuare quel mensile ciclo completo per la ricarica, scaricando poi la batteria ancor prima di ricaricarla nuovamente fino a circa quel 80% ovvero quel 90% della capacità massima e quando l'intenzione é di riporre poi l'accumulatore e per un lungo periodo ]
la ricerca tecnologica permetterà di costruire accumulatori, utilizzando anche materiali e elementi differenti ma l'usura resterà sempre quel fattore che diverrà poi indice di un accumulo di detriti che non sapremo come smaltire.
detto ciò... quelle leggende metropolitane, con consigli per mantenere integri e quasi integri quegli accumulatori, si perdono nella notte dei tempi e ne sentiremo certamente ancora moltissime, anche per quelle batterie per i veicoli " elettrici "
NOTES:
e' sufficiente poi rileggere il post [ articolo ] con estrema attenzione e lentezza per rendersi conto di quanto si tratti invece di propaganda esclusivamente comunista [ socialista ]... " se mi restituisci [ se condividi ] un po' di quel che ti ho dato, ne beneficeranno tutti e tu riporterai a casa ancora qualche briciola."
... e tuttavia siamo abbastanza d'accordo.
l'usura di una batteria dipenderà sempre da quel surriscaldamento che mettiamo in relazione a cicli per la " ricarica " e per " scaricare " l'accumulatore inoltre, un altro fattore - che usura rapidamente gli accumulatori - é da ricercarsi sempre quando le batterie vengono abbandonate quasi scariche e troppo a lungo [ senza mai effettuare un ciclo completo di ricarica per poi scaricare la batteria prima di ricaricarla nuovamente, fino a circa 80% ovvero 90% della capacità massima quando l'intenzione é di metterla a riposo per un lungo periodo ]
la ricerca tecnologica potrà permettere di costruire accumulatori, utilizzando materiali e elementi ancora differenti ma l'usura resterà sempre quel fattore che diverrà poi indice di un accumulo di detriti che non sapremo come smaltire.
detto ciò... le leggende metropolitane su come mantenere integri - quasi integri - gli accumulatori, si perdono nella notte dei tempi e certamente ne sentiremo ancora moltissime, anche per le batterie di quelle auto " elettriche "
NOTES:
e' sufficiente poi rileggere il post [ articolo ] con estrema attenzione e lentezza per rendersi conto di quanto si tratti invece di propaganda esclusivamente comunista [ socialista ]... " se mi restituisci [ se condividi ] un po' di quel che ti ho dato, ne beneficeranno tutti e tu porterai a casa ancora qualche briciola."
Lo stai guardando pensando alla tecnologia attuale, va pensata in ottica futura con tecnologie che ancora devono arrivare
Vero, visto che aumentano i cicli di carica scarica.
Poi ti immagini dover usare la macchina per una urgenza e avere metà batteria vuota perché stai cedendo alla rete? Con l’enorme autonomia che hanno…
peggio
perche' cosi tu hai pure un usura delle costosisssime batterie usate nel settore automotive
questa non e' semplice FUFFA, ma una vera e propria ERESIA
uno dei problemi delle auto elettriche (come sperimentiamo abitualmente con tutti i dispositivi mobili alimentati a batteria, non solo cellulari o notebook dove spesso si da la colpa del decadimento al OS, ma pure su elettroutensili) e' il decadimento delle prestazioni della batteria
Quindi usare la batteria dell'auto elettrica che ha batterie super costose (perche' interessa la tecnologia che possa fornire il miglior rapporto WH/Kg) per usarli come una batteria tampone per la casa e' una ERESIA, peggio che usare un cacciavite come se fosse uno scalpello
In che senso “potrebbero essere ricompensati”?
Prima compro a caro prezzo la corrente per caricare la mia macchina e poi dovrei cederla gratis per fare un piacere al Governo che punta allo scenario utopico del 100% rinnovabile?
Pretendo di essere remunerato per questo servizio
Quanta fuffa, non se ne può pi