Porsche contro l'esenzione della Motor Valley al bando delle endotermiche
Il CEO di Porsche contro la proposta del ministro Cingolani di esentare i piccoli produttori della Motor Valley.

Come sappiamo, la Commissione Europea ha proposto di mettere la parola fine alla vendita delle auto endotermiche dal 2035. Una proposta che sta facendo, ovviamente, molto discutere sia le aziende e sia il mondo politico. Colpiscono, in tal senso, le recenti dichiarazioni del ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani che dal Forum Ambrosetti a Cernobbio aveva parlato di trattative tra l'Italia e l'Unione Europea per esentare i produttori di supercar e di auto di lusso come Ferrari e Lamborghini dal vincolo del 2035. Costruttori che hanno volumi di produzione limitati e che quindi hanno un impatto molto basso sulle emissioni inquinanti complessive del settore auto.
Il governo italiano condivide pienamente l'impegno dell'Unione Europea a tagliare le emissioni eliminando gradualmente i motori più inquinanti, ma intende sostenere il comparto delle supercar. Queste auto hanno bisogno di una tecnologia molto speciale e di batterie per la transizione e questo potrebbe richiedere tempo. Il numero di veicoli interessati da un’eventuale esenzione rappresenterebbe una frazione di un mercato che conta milioni di pezzi.
In precedenza, il ministro, sempre su questo tema, aveva addirittura paventato anche il rischio della scomparsa della Motor Valley italiana. Dalla Germania, però, arriva una risposta piuttosto dura alla possibilità che la Motor Valley italiana possa essere in qualche modo esentata dallo stop delle vendite dei modelli endotermici.
All'interno di un'intervista con Bloomberg TV durante il Salone di Monaco 2021, il CEO di Porsche, Oliver Blume, ha affermato che sarebbe un errore se l'Unione Europea cedesse alle richieste del governo italiano di esentare le supercar endotermiche dal divieto proposto per il 2035. Una scelta che sarebbe sbagliata anche sul fronte delle prestazioni visto che per il CEO, "l'elettrico nel prossimo decennio sarà imbattibile". Oliver Blume ha aggiunto che pure i costruttori come la Ferrari devono fare la loro parte.
La decarbonizzazione è una questione globale e tutti devono contribuire.
Da parte di Porsche, dunque, una risposta molto dura alle dichiarazioni del ministro italiano. E sulle trattive con l'Unione Europea, Tim McPhie, portavoce della Commissione Europea, ha fatto sapere di non essere al corrente di discussioni in corso con i Paesi membri su eventuali deroghe. Insomma, l'Unione Europea smentisce l'esistenza di trattative (almeno per il momento). Il portavoce ha pure aggiunto che "tutte le macchine dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi presentati a luglio con il pacchetto Fit for 55".