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Porsche 910/001 del 1967: il prototipo che ha fatto la storia è ora in vendita

Il primo esemplare della leggendaria Porsche 910, protagonista tra cronoscalate, endurance e restauri maniacali, torna sul mercato con tutta la sua storia.

Porsche 910/001 del 1967: il prototipo che ha fatto la storia è ora in vendita
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Riccardo Mantica
Riccardo Mantica
Pubblicato il 19 mag 2025

Ci sono auto rare. Poi ci sono auto leggendarie. E poi c’è lei. La prima Porsche 910 mai costruita, un prototipo da cronoscalata nato in uno dei periodi più romantici e audaci della storia di Stoccarda. Un’epoca in cui la Porsche era ancora una piccola realtà a conduzione familiare. Questa vettura non è solo un’auto. E’ un manifesto su quattro ruote del passaggio da artigianato di precisione a dominio assoluto nelle corse mondiali.

Oggi, quel pezzo di storia, anzi, il primissimo capitolo, è tornato sotto i riflettori grazie a un’asta su Bring a Trailer, dove attende il suo prossimo custode. Non un semplice collezionista, ma qualcuno pronto a scrivere il prossimo paragrafo di una storia cominciata quasi sessant’anni fa.

Telaio 910001, l’inizio di tutto

Parliamo di un’auto unica. Il telaio 910001 non è solo il primo di una tiratura limitatissima di 28 coupé costruite in un solo anno, ma è anche uno dei soli 12 esemplari nati con il mitico flat-six da 2.0 litri con basamento in magnesio, un motore che da solo basterebbe a far battere il cuore a qualunque appassionato.

Il battesimo della pista avvenne nel luglio del 1966, alla mitica cronoscalata Trento-Bondone: al volante c’era Hans Herrmann, nome leggendario, che portò subito l’auto sul podio. Era solo l’inizio. Quattro gare nel Campionato Europeo della Montagna, quattro arrivi tra i primi tre. La 910 era nata sotto una buona stella. E correva.

Nel 1968, la vettura passò nelle mani del pilota ufficiale Rudi Lins, che la fece brillare alla 1000 km di Monza con una vittoria di classe e un incredibile quarto posto assoluto, in una delle gare più estenuanti dell’epoca. Un anno dopo, Lins la rese ancora più unica. La immatricolò per l’uso stradale in Austria, trasformandola da belva da pista a creatura d’asfalto. La Porsche venne poi venduta a Lambert Hofer, che continuò a farla correre tra il Regno Unito e l’Europa, sostenuto da Bosch Racing, fino al 1970.

Il restauro

Nel 1994, l’auto trovò casa presso una nuova famiglia, quella dell’attuale venditore. Per anni fu custodita come un tesoro, finché tra il 2014 e il 2019 venne sottoposta a un restauro filologico, rispettoso della storia e della tecnica originale. Ogni intervento fu pensato per restituirle non solo la forma, ma anche l’anima con cui era nata: essere pronta a correre, oggi come allora, e magari tornare in pista nelle competizioni storiche FIA.

Il lavoro ha incluso:

  • Smontaggio completo della carrozzeria e allineamento del telaio su dima dedicata;
  • Rimozione delle modifiche estetiche applicate negli anni ’70 e ripristino del muso affilato con prese d’aria rientranti;
  • Verniciatura in bianco con accento rosso sul muso;
  • Revisione del motore e del cambio;
  • Sostituzione di componenti con parti originali o replica fedeli, comprese bielle in titanio, pistoni Mahle, alberi a camme e accensione a doppia candela.

Inoltre, sono stati installati un serbatoio carburante omologato FIA, un radiatore dell’olio anteriore e un sistema di iniezione meccanica Bosch con corpi farfallati a slitta.

Estetica e meccanica da urlo

Il look è completato da:

  • Cerchi in magnesio da 13” a bloccaggio centrale, montati su pneumatici Dunlop Racing;
  • Impianto frenante con dischi ventilati, pinze in alluminio e doppio cilindro maestro con barra di bilanciamento;
  • Sospensioni con coilover, bracci con giunti Uniball e barre antirollio regolabili;
  • Scarico con doppi silenziatori in acciaio inox.

 

 

All’interno troviamo due sedili in vetroresina, con quello del pilota rivestito in tessuto rosso e nero, cinture a sei punti Schroth, leva cambio con pomello in legno, estintore e volante MOMO Prototipo davanti a un contagiri VDO da 10.000 giri/min.

Un’eredità storica in vendita

Dopo la sua rinascita, la 910/001 è stata esposta ai Schloss Dyck Classic Days 2019, alla Werks Reunion Amelia Island 2023 e al Greenwich Concours d’Elegance 2024. È attualmente in vendita a Charlotte, North Carolina, su mandato del figlio del proprietario, che risiede in Germania.

Insieme all’auto vengono forniti:

  • Un libro di 207 pagine con foto, documenti originali, report del telaio, passaporto tecnico FIA e fatture per oltre 303.000 euro di lavori;
  • La targa austriaca originale, documentazione di importazione USA, registrazione tedesca attuale e una lista di ricambi inclusi.

La Porsche più pura mai costruita?

Le prime Porsche 910 montavano il flat-six da 2.0 litri, simile a quello delle 911 da corsa, ma con un’anima in magnesio. E chi ha avuto il privilegio di sentirla dice che nessuna Porsche canta come questa. La risposta al gas, la dolcezza dell’erogazione, il suono. Si parla di una sinfonia pura. Una vibrazione magica. Addirittura, secondo alcuni, il miglior motore Porsche di sempre in termini di emozioni.

E mentre all’asta ha già superato 1,3 milioni di dollari, questa 910 resta un monumento vivente. Non solo un’auto da collezione, ma un pezzo di storia da guidare, ascoltare e ammirare.

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