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Dai prototipi alle elettriche: il viaggio di Opel MAXX e Rocks

Dai prototipi ultracompatti alle elettriche urbane, la visione di Opel

Dai prototipi alle elettriche: il viaggio di Opel MAXX e Rocks
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 1 apr 2025

Nel 1995, Opel presentava al Salone di Ginevra una nuova nel panorama automobilistico: la Opel MAXX. Un concetto di vettura ultracompatta e modulare, progettata per adattarsi alle esigenze del conducente e trasformarsi nel tempo. Con una lunghezza di appena 2,97 metri e un’altezza e larghezza di 1,58 metri, questo veicolo offriva soluzioni inedite per la mobilità urbana.

A differenza delle auto tradizionali, la Opel MAXX non era costruita con lamiere d’acciaio stampate, ma con una struttura modulare in profili di alluminio estruso, una tecnica mutuata dall’aeronautica e brevettata da Opel. Questo approccio non solo garantiva leggerezza e resistenza, ma permetteva anche di riconfigurare la vettura in diverse varianti: dalla compatta cittadina al pick-up, passando per il furgone o la cabriolet. L’idea alla base era quella di un’auto in grado di evolversi con le esigenze del proprietario, grazie alla possibilità di modificare carrozzeria e interni anche dopo l’acquisto.

ANCHE SICURA

La robusta cella in alluminio offriva una protezione elevata, mentre il veicolo era dotato di airbag per il conducente e sistema antibloccaggio (ABS). Inoltre, il serbatoio del carburante era posizionato tra le ruote posteriori per ridurre i rischi in caso di collisione. Il peso ridotto, di circa 650 kg, contribuiva a migliorare l’efficienza e le prestazioni.

Dal punto di vista della motorizzazione, Opel equipaggiò il prototipo con un motore tre cilindri da un litro, il primo sviluppato da una casa automobilistica europea per la produzione in serie. Nonostante la compattezza, il propulsore garantiva discrete prestazioni ma soprattutto un consumo ridottissimo: appena 3,9 litri per 100 km a velocità costante di 90 km/h.

FIGLIOL PRODIGO

La filosofia di mobilità compatta e accessibile, secondo la casa tedesca, si è evoluta con Opel Rocks, un veicolo elettrico leggero pensato per la città e accessibile anche ai giovanissimi, a partire dai 15 anni. Con una lunghezza di 2,41 metri e una larghezza di 1,39 metri, il quadriciclo offre una soluzione agile per gli spostamenti urbani, grazie a un raggio di sterzata di soli 7,20 metri.

Spinto da una motorizzazione (6 kW) completamente elettrica, la Opel Rocks raggiunge una velocità massima di 45 km/h e garantisce fino a 75 km di autonomia con una singola ricarica, effettuabile tramite una comune presa domestica. Tra le peculiarità estetiche, spiccano le portiere asimmetriche, con quella del conducente che si apre all’indietro rispetto a quella del passeggero, e un design aggiornato con il caratteristico Opel Vizor in nero lucido

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