
07 Dicembre 2020
La nuova generazione della Nissan Qashqai sarà presentata più avanti nel corso dell'anno e sarà offerta, in Europa, anche con il sistema ibrido e-Power. La conferma che il nuovo modello disporrà di questa motorizzazione arriva da Auto Express che ha potuto parlare con il COO di Nissan Ashwani Gupta a margine della presentazione della nuova elettrica Ariya. Ma come funziona questo particolare sistema ibrido?
Tale soluzione tecnica è costituita da motore a benzina che muove un generatore elettrico, un inverter, e una batteria che dà energia al motore elettrico, che a sua volta trasferisce potenza alle ruote della vettura. Utilizzato esclusivamente per ricaricare la batteria ad alta capacità, il motore benzina mantiene costantemente una velocità ottimale, garantendo una maggiore efficienza dei consumi e un calo delle emissioni rispetto a un tradizionale motore a combustione interna.
Le vendite della nuova Qashqai dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2021. Questa speciale motorizzazione dovrebbe essere disponibile sin dal lancio e con buona probabilità Nissan non proporrà più unità diesel. È anche possibile che venga lanciata una variante ibrida Plug-in, utilizzando la tecnologia del partner dell'Alleanza Mitsubishi. Non rimane, dunque, che attendere ulteriori informazioni sulla prossima generazione di questo modello che per il costruttore giapponese è molto importante.
Tornando un attimo alla Ariya, Ashwani Gupta ha fatto capire ad Auto Express che tale modello sarà solamente il primo di una gamma di autovetture a batteria. L'obiettivo finale del costruttore è quello di realizzare un milione di auto elettriche, comprese quelle con la tecnologia e-Power, entro il 2023.
Commenti
C'è anche da aggiungere che, questa tipologia di ibrido, ha delle sonorità poco piacevoli, regimi costanti o variazioni di regime non correlate con il variare della velocità, non che le altre tipologie di ibrido ne siano esenti, ma in questo è particolarmente evidenziato.
Per auto da città, dove il motore lavora sempre nei transitori e quindi difficilmente ha efficienze superiori al 15-20%, avere quasi il doppio del'efficienza significa ridurre della stessa quantità i consumi. inoltre va considerato il minore peso di questa soluzione rispetto agli ibridi serie-parallelo di Toyota e Honda non avendo la parte di convertitore meccanico
esatto, ma ma l'unica ad averlo recentemente proposto sul mercato (in Giappone) è stata la Nissan con la e-Note, dopo che la produzione della Opel Ampera (omologa della Chevrolet Volt) che però era anche Plug-In, è stata fermata. A mio parere è il sistema più semplice ed economico per ibride nate principalmente per muoversi in città e forse non è il caso della Qashqai
Auto economica che offre tanto, curioso del nuovo corso stilistico.
Perchre' il cliente scemotto pensa sia novo.
Perche' pur di vendere devono sempre far sembrare tutto appena inventato?
E' una questione di efficienze, quello che guadagni da una ottimizzazione del termico che ottimizzerai per lavorare ad un specifico regime ("punto fisso"), lo perdi nei vari passaggi, quindi se il generatore ha una efficienza del 90%, l'inverter e il motore idem, tu avrai 45% circa (efficienza del termico) x 0.9 x 0.9 x 0.9 e arriverai a 32,8%, che non è un risultato esaltante, molto più furbe, a mio parere, le soluzioni Toyota e Honda.
Questa ha più senso in una configurazione plug-in, dove il termico fungerebbe da range extender.
Questa tipologia di ibrido, si chiama "ibrido serie", niente di non conosciuto da decenni.
Sulle full hybrid difficilmente vai oltre il 70% di carica (quando ne hai cosi tanta parte molto spesso l'elettrico) e mai sotto il 20%.
La salute delle batterie é l'ultima cosa di cui ti devi preoccupare.
Mi sono sempre chiesto però come i continui cicli di carica / scarica della batteria influenzino la sua efficienza negli anni
Il motore a benzina che fa solo da generatore per il motore elettrico mi è sempre sembrata la soluzione migliore, non capisco perché non venga adottato da tutte le ibride.