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Fusione Honda-Nissan: pesa l'incognita sul destino delle quote in mano a Renault

La fusione tra Honda e Nissan vivrà un fattore cruciale per quanto riguarda il destino delle quote Nissan in mano a Renault. Un aspetto che Honda vorrebbe risolvere per evitare ingerenze esterne nella trattativa.

Fusione Honda-Nissan: pesa l'incognita sul destino delle quote in mano a Renault
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 17 gen 2025

Il processo di fusione tra Honda e Nissan ha tra i suoi punti fondamentali il destino della partecipazione azionaria di Renault, che al momento detiene una quota del 35,7% di Nissan.

Secondo alcune fonti giapponesi, Honda avrebbe chiesto a Nissan se sarà in grado di acquisire la partecipazione della casa francese. Le preoccupazioni di Honda sono legate alla possibilità che la stessa Renault possa venire acquisita da un altro gruppo durante il processo di fusione tra le due case giapponesi, causando così delle possibili interferenze indesiderate di altri paesi stranieri.

L'obiettivo di Honda è insomma fare chiarezza e mettere al riparo le trattative per la fusione da ingerenze e scossoni imprevisti di qualsiasi tipo. Per questo motivo, a Tokyo preferirebbero che Nissan acquisisca le proprie quote azionarie attualmente in mano a Renault, per poi procedere con la fusione tutta nipponica da cui dovrebbe nascere un colosso automobilistico capace di competere alla pari con i rivali a livello mondiale.

I NUMERO DELLA CRISI NISSAN

Come detto in precedenza, Renault detiene al momento una partecipazione del 35,7% nel capitale di Nissan, per un valore stimato attorno ai 557 miliardi di yen, ovvero circa 3,6 miliardi di dollari.

Un'eventuale acquisizione di queste quote da parte di Nissan, come sperato da Honda, comporterebbe quindi un esborso di notevole impatto sui conti dell'azienda con sede a Yokohama, che si trova attualmente alle prese con una crisi capace di mettere a rischio la sua solidità economica.

Infatti, negli ultimi tempi il valore di mercato di Nissan è crollato a 1,56 trilioni di yen, mentre la liquidità al 31 dicembre non superava gli 1,52 trilioni di yen. Una situazione complessa che ha dato il via all'interesse di Honda ma che potrebbe impedire all'azienda di riappropriarsi delle proprie azioni attualmente in mano a Renault.

I numeri dicono inoltre che l'utile netto di Nissan è diminuito del 94% nella prima metà dell'anno fiscale, mentre il reddito operativo è sceso a 150 miliardi di yen nell'anno che si concluderà a marzo, con un calo del 70% rispetto alle previsioni iniziali. Per questo motivo, la dirigenza ha abbassato le prospettive di fatturato di oltre il 9% e questo, sottolineano gli analisti finanziari, significa che non si prevede una ripresa nel breve periodo.

Nel frattempo, pur tra qualche difficoltà, le trattative tra Honda e Nissan iniziate alla fine dell'anno passato procedono serrate con l'obiettivo di arrivare ad una positiva conclusione entro agosto 2026, quando dalla fusione dovrebbe nascere una holding destinata ad inglobare le attività dei due gruppi.

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