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Nissan Primera: un viaggio dal concept alle edizioni speciali

Dalla Concept UV-X alla terza generazione: la storia della Nissan Primera

Nissan Primera: un viaggio dal concept alle edizioni speciali
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Mario Brambilla
Mario Brambilla
Pubblicato il 19 ago 2024

La Nissan Primera ha segnato un'epoca nel panorama delle auto di dimensioni medie, sfoggiando la sua versatilità sia come berlina che come station wagon dal 1990 al 2007. Questo modello, che ha riscosso un notevole apprezzamento anche sul suolo italiano, ha vissuto il suo momento d'oro verso la fine degli anni '90.

Ma facciamo un passo indietro. Tutto ebbe inizio con la Primera X Concept, alias UV-X, una visione futuristica presentata al Salone di Francoforte nel 1989. Questo prototipo, pensato per conquistare il cuore degli automobilisti europei, stupì con le sue linee sinuose e un'aerodinamica da record per l'epoca: un coefficiente di resistenza di appena 0,25.

TECNOLOGIA E DESIGN

La UV-X non era solo bella da vedere. Con i suoi 4,52 metri di lunghezza, 1,79 di larghezza e 1,37 di altezza, questa concept car era un concentrato di tecnologia. Immaginate vetri che si scuriscono al tocco di un pulsante e una retrocamera che trasmette le immagini direttamente sullo specchietto retrovisore. Roba da fantascienza per i tempi! Sotto il cofano, un motore 2.0 a quattro cilindri da 150 CV spingeva fino a 230 km/h.

La Primera di serie debuttò nel 1990, ma fu con la seconda generazione che il modello raggiunse l'apice della popolarità. In questo periodo, Nissan si sbizzarrì con edizioni speciali in giro per il mondo. In Nuova Zelanda, ad esempio, la versione SMX del 1998 fece girare la testa agli appassionati con i suoi 160 CV e un look da urlo, prodotta in soli 26 esemplari. Nello stesso anno, il Regno Unito celebrò la vittoria nel campionato British Touring Car con la GTSE, una serie limitata di 400 unità che sfoggiava cerchi Azev e interni sportivi firmati Momo.

ARRIVA QASHQAI E PER PRIMERA SON GUAI

Il 2001 vide l'arrivo della terza e ultima generazione, che osò spingersi fino a 204 CV con il suo 2.0 aspirato, uno dei propulsori più potenti mai visti su una Primera. Ma il destino aveva altri piani: l'ascesa inarrestabile della Qashqai segnò l'inizio del crepuscolo per questo storico modello.

La Primera ha lasciato un'impronta indelebile, dimostrando come innovazione, prestazioni e design possano fondersi in un'auto capace di conquistare il cuore degli automobilisti per quasi vent'anni. Un capitolo importante nella storia dell'automobilismo che, nonostante la sua conclusione, continua a far battere il cuore degli appassionati.

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