Ecobonus moto elettriche: la soddisfazione di ANCMA
ANCMA accoglie con favore la partenza del nuovo Ecobonus per le moto elettriche, rivendicando il grande lavoro svolto per ottenere questi incentivi.

ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) ha accolto con favore la partenza dell'Ecobonus riservato alle moto elettriche. Grazie alla conversione in legge del Decreto Rilancio, sono state introdotte delle misure che ridefiniscono gli incentivi per l'acquisto di moto, scooter, ciclomotori, tricicli e quadricicli a trazione elettrica. Grazie al nuovo Ecobonus che può essere richiesto sino alla fine dell'anno, sarà possibile coprire il 30% del prezzo d'acquisto, fino a massimo 3.000 euro senza rottamazione, o il 40%, fino a massimo 4.000 euro con rottamazione.
L'Associazione sottolinea poi "il lavoro proficuo e sinergico che è stato intrapreso con il Governo per arrivare alla rinnovata formulazione, che estende concretamente la platea dei beneficiari e aumenta l'efficacia della misura".
Come ha evidenziato Paolo Magri, presidente di ANCMA, l'obiettivo dell'Associazione era quello di dare a tutti la possibilità di godere dell'incentivo, anche a chi fosse sprovvisto di un mezzo da rottamare, in modo da stimolare la crescita di questo settore. Dal mercato nazionale provengono, infatti, segnali interessanti. Nei primi sette mesi del 2020, malgrado il lockdown, sono stati immatricolati 2.166 ciclomotori (+36% sul 2019) e 1.798 tra scooter e motocicli (+158%, sempre rispetto all'anno precedente).
Si tratta di una crescita ormai costante, confrontando anche i numeri dell'anno scorso che descrivono un 2019 molto dinamico con 4.031 ciclomotori venduti (+38%) e 1.796 motocicli e scooter, pari a un +185% sul 2018. Sebbene i volumi siano ancora ridotti rispetto ai mercati di altri Paesi europei, come Francia, Spagna e Olanda, è interessante notare che l'incidenza dei veicoli elettrici sul totale del mercato delle due ruote a motore in Italia, è più del doppio superiore a quella delle auto.
La domanda dei consumatori pende verso i ciclomotori, in particolare per il maggiore utilizzo urbano e per la diffusione dei servizi di sharing presenti nelle grandi città, mentre moto e scooter registrano ancora numeri di vendita più contenuti.