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Batterie sostenibili ricavate dal riso? Mercedes ci sta pensando

La lolla del riso potrebbe nascondere inaspettate potenzialità come materiale per batterie sostenibili da montare sui prossimi veicoli elettrici

Batterie sostenibili ricavate dal riso? Mercedes ci sta pensando
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Giulia Favetti
Giulia Favetti
Pubblicato il 10 dic 2024

Dopo la vernice solare per caricare i veicoli elettrici, riducendo almeno in parte l’ansia da ricarica dei possessori delle sue vetture a zero emissioni, Mercedes-Benz sembra interessata alle potenzialità del riso per creare batterie più sostenibili e performanti. L’idea, per quanto possa sembrare un po’ troppo fuori dagli schemi, ha in realtà basi piuttosto solide.

LA ‘LOLLA’ DEL RISO E’ SUPERIORE AL GRAFENE

L’idea di usare la lolla del riso quale materiale per costruire batterie sostenibili e performanti non è da legare direttamente a Merceds-Benz, ma bensì all’Università del Michigan, che è arrivata a considerarne l’uso partendo da molto lontano. Il team accademico stava infatti cercando il modo di abbassare le emissioni di CO₂ legate alla produzione di grafite di qualità abbastanza alta da poter essere usata per le batterie per EV sfruttando la biomassa.

In particolare, quella legata alla “lolla” del riso, la coltivazione principale del Michigan; i ricercatori hanno però fatto un passo in più, ripescando un precedente studio che indagava la quantità di silice e carbonio che era possibile estrarre dallo scarto del riso. Da lì, la strada della ricerca ha preso una strada totalmente diversa da quella iniziale, vedendo la lolla del riso non come biomassa, ma come materiale per batterie.

La silice può infatti essere riutilizzata come silicio per celle solari e altri prodotti, mentre la cenere rimanente dopo il processo di estrazione della silice dalla lolla del riso, è composta per il 60-70% da carbonio.

Dopo un'ulteriore analisi, perfezionata con l'impiego di apparecchiature di spettroscopia specializzate, i ricercatori hanno individuato alcune "isole" di grafite su scala nanometrica all’interno del carbonio duro ricavato dal riso. Il professore Richard Laine, autore corrispondente dello studio, ha commentato:

Il carbonio duro in cui abbiamo rinvenuto la grafite può essere prodotto tramite combustione perché quando si brucia il carbonio delle lolle di riso, si crea un guscio di silice attorno al carbonio rimanente e lo si cuoce come una torta.

La sorpresa finale è stato il confronto fra la lolla del riso e la grafite di alta qualità utilizzata nelle batteria agli ioni di litio: i test condotti dal team hanno infatti dimostrato che lo scarto del riso è superiore alla grafite in termini prestazionali. In una nota del paper, i ricercatori hanno dichiarato:

Quando si testano le proprietà elettrochimiche del carbonio duro ottenuto dalla cenere di lolla di riso, ha superato sia il carbonio duro commerciale sia la grafite come anodo di una batteria agli ioni di litio.

Queste potenzialità sono giunte all’orecchio di Mercedes, che ha deciso di finanziare ulteriori ricerche e sperimentazioni attraverso la sua filiale Research & Development North America. La divisione statunitense del marchio collaborerà con la National Science Foundation per fornire al team della Michigan University i fondi necessari ad approfondire le analisi sulla lolla del riso e i suoi possibili impieghi per batterie economiche, performanti e sostenibili.

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