Ho fatto il corriere su Mercedes eSprinter con GLS: l'elettrico ha senso, ecco perché
Ho seguito un corriere GLS per un giorno per provare il van elettrico Mercedes eSprinter

L'elettrico ha senso già oggi. Forse non per tutti, ma per molti. Quando qualcuno dice una frase del genere, il "popolo dell'Internet" si rivolta al suono di mille trombe che squillano la solita fanfara: costa troppo, le colonnine non ci sono, Giove è allineato a Saturno e quindi preferisco la Giulietta. Ah, quando c'era la Giulietta…
Per questo motivo il titolo doveva cercare di ridestare dal torpore gli assonnati commentatori del web per chiarire un messaggio che sottilmente cerchiamo di far passare da tempo su queste pagine: nessuno, oggi, vi sta obbligando a comprare un'auto elettrica. Se, però, potete permettervela, già oggi ci possono essere dei vantaggi a fronte di pochi compromessi. A volte addirittura a fronte di nessun compromesso. E indovinate chi se ne è accorto per primo di questi vantaggi? Le aziende. Ma andiamo con ordine.
Y3K, GLS E MERCEDES
Cosa ci fanno insieme un produttore di veicoli, un'azienda di consegne e una di noleggio mezzi? Complottano ovviamente, come fanno sempre i poteri forti quando chiamano a raccolta i giornalisti per presentare qualcosa…
Il contesto è quello di Alessandria, Mercedes è stato il brand che ha organizzato il tutto per farci vedere sotto un'altra ottica i suoi furgoni elettrici (tempo fa avevo provato il Vito elettrico).
L'ottica è quella di un'azienda di consegne come GLS, una delle vertebre che crea la colonna spinale su cui tutti ci siamo appoggiati durante la Pandemia, e che nel periodo post Covid-19 ha visto espandere il suo business perché ci siamo tutti abituati ad una nuova normalità, fatta anche di più acquisti online.
Parlando proprio con GLS ed Y3K, ad esempio, si scopre come oggi i pacchetti siano più piccoli, ennesima prova del cambio di abitudini nel mondo delle spedizioni, e si capisce anche come il momento sia propizio per la mobilità elettrica nel mondo dei trasporti, proprio perché i trasporti stanno diventando più prevedibili, più vicini alla città e più connessi.
Innanzitutto va considerato il fatto che a livello di flotte c'è un utilizzo massiccio di software gestionali per pianificare nei minimi dettagli. La telematica ha consegnato ai fleet manager una gran quantità di dati, ma non dimentichiamoci che l'uomo, il professionista, è ancora fondamentale.
Con in mano i dati e lo storico dei percorsi, grazie alla tecnologia, il professionista è in grado di ottimizzare (se non rivoluzionare) i percorsi. Ad esempio i dati possono insegnarci che può essere meglio un percorso leggermente più lungo, ma privo di svolte a sinistra, al posto dell'itinerario più corto.
Mettendo insieme queste e altre considerazioni, per chi lavora da tempo nel settore è facile capire se e quanto la mobilità elettrica sia in grado di rispondere alle esigenze di un'azienda. Y3K lo ha fatto, e oggi ha una flotta di 85 mezzi elettrici che operano tutti i giorni.
L'azienda è una di quelle virtuose chiaramente, Mercedes non poteva scegliere altrimenti, ma non è certo l'unica e non ha certo fatto qualcosa di impossibile. Tra le prime a credere nel metano, al punto da raggiungere la più grande flotta in Italia, si è poi convinta a passare all'elettrico (2017/2018 l'inizio della pianificazione), tanto da acquistare una flotta di Tesla (Model 3 e Model S) e una di eSprinter, ferma nella sua espansione solo a causa della crisi di produzione che sta attraversando il mondo automotive.
NON SOLO VEICOLI
L'obiettivo è quello di una flotta completamente elettrica e auto sostenibile. Per questo il progetto di Y3K prevede già nel business plan gli investimenti necessari per potenziare l'infrastruttura del polo di smistamento merci (in entrata e in uscita). Oggi sono già presenti le wallbox per la ricarica, dimensionate per 22 kW anche se i mezzi attuali caricano ad una potenza inferiore. Inoltre le wallbox non sono "passive" o "stupide".
Il software che le gestisce bilancia automaticamente la potenza a seconda delle esigenze dei mezzi, perché nessuno arriva nelle stesse condizioni, così da assicurare che la batteria sia sufficientemente carica per la giornata lavorativa successiva.
Il lavoro del corriere ben si sposa con le esigenze dei mezzi: i tempi a disposizione per ricaricare la flotta sono più che sufficienti anche senza scomodare la corrente continua, i percorsi sono facilmente pianificabili e l'azienda ha uno storico, basato sull'utilizzo dei furgoni diesel (comunque ancora in flotta) che consente di sapere a priori se la batteria ce la farà o meno, incluso un margine per gli imprevisti.
CORRIERE PER UN GIORNO
Nel mio percorso ho seguito uno dei corrieri che, dopo averlo provato, si è innamorato del suo mezzo elettrico. In questo caso parliamo di eSprinter, ma il concetto può essere applicato ai concorrenti perché è stata la guida elettrica ad affascinare Giorgio (nome di fantasia). Non mi viene difficile credere alle sue parole quando lui e i suoi colleghi raccontano di come la qualità della vita a bordo sia cambiata: meno vibrazioni, più spunto, meno stress grazie all'assenza del cambio e al motore in presa diretta.
Insomma, chi guida elettrico – se non deve scontrarsi con problemi di autonomia e ricarica – se ne innamora. Tale affermazione è ancora più vera per chi doveva lavorare al volante di un mezzo in un contesto stressante fatto di città caotiche, continue soste e tanto tempo speso nel traffico.
Giorgio mi racconta anche che tutti i mezzi sono dotati di una tessera per la ricarica alle colonnine pubbliche, da utilizzare in caso di emergenza. Ma l'emergenza non si è mai verificata e non è stato necessario sfruttarla.
MERCEDES eSPRINTER
eSprinter è disponibile in due versioni che cambiano a seconda della batteria. La cosa impressionante per molti è scoprire quanto sia piccola la capacità della batteria: 35 kWh o 47 kWh. Nel mondo auto, infatti, spesso si sente dire che servono minimo 60 kWh per sopperire alle esigenze di tutti i giorni, almeno così dicono i commenti anche se poi la media giornaliera di 30 km smentisce tali affermazioni.
Nel mondo dei veicoli commerciali, per tutte le motivazioni sopra citate, ci si scontra con la realtà: non servono capacità enormi per l'accumulatore e questo può ridurre il peso e garantire la stessa portata degli equivalenti termici. Vero, alcuni percorsi e tratte oggi vanno fatte ancora con i classici diesel, ma una buona fetta può essere coperta dall'attuale tecnologia.
Il motore di eSprinter, oggi il Large Van elettrico più venduto con il 47% di quota di mercato, ha un motore da 85 kW con 296 Nm di coppia scaricata a terra dalla trazione posteriore (portata di 969 kg). Per la ricarica si può sfruttare la corrente alternata in monofase (7,4 kW) o la continua fino a 80 kW.
Autonomia reale? L'ho chiesta ai corrieri che lo usano ogni giorno: 130 km con una ricarica
Prezzo? 55.597€ per il furgone da 41 kWh lordi, 62.380€ per quello da 55 kWh lordi, IVA esclusa, ma in questo mondo è il noleggio a lungo termine a fare da padrone: per eSprinter Long Range serve zero anticipo e un canone di 850€ al mese per 48 mesi (80.000 km totali).
Il pacchetto include i costi di manutenzione per i primi 4 anni, costi per la batteria ad alto voltaggio e garanzia di 8 anni o 160.000 km se scende sotto il 70%. Optional i pacchetti ServiceCare eComplete che coprono anche le riparazioni dei componenti soggetti ad usura (solitamente non inclusi): 1.765€ per 48 mesi e 80.000 km, 2.099€ per 48 mesi con 100.000 km.
eVITO 2.0 E GLI ALTRI
La gamma dei mezzi commerciali è pronta a crescere: eVito si evolve passando dai 41 kWh lordi ad una batteria da 66 kWh lordi (60 kWh netti). Si chiama eVito Furgone 112 e migliora rispetto al 111 perché porta in dote la ricarica trifase a 11 kW e aggiunge la ricarica in corrente continua (80 kW) che prima mancava, sempre con il motore da 116 CV (85 kW) ma con un'autonomia aumentata: 242/314 km a seconda di modalità e utilizzo.
All'interno del progetto di Mercedes, che in alcuni Mercati si è detta pronta al passaggio alle sole elettriche già nel 2030 (per altri Paesi bisognerà aspettare il 2039), si inserisce anche eCitan, un veicolo commerciale più piccolo e compatto che debutterà nel corso del 2022 e guarderà sia alle flotte, sia ai professionisti, offrendo loro 285 km di autonomia nel ciclo WLTP.
L'altro tassello sarà poi il nuovo Mercedes Classe T, anch'esso accompagnato da una versione elettrica chiamata EQT, votata anche al trasporto passeggeri.
Queste sono le novità imminenti, ma non saranno le ultime. Tra le tre piattaforme per il futuro elettrico di Mercedes c'è anche VAN.EA, pianale di prossima generazione su cui verranno realizzati gli eredi dei mezzi commerciali oggi in circolazione.