L'importanza dei dati e come sfruttarli per generare valore: Geotab GO9 e EVSA | Video

09 Luglio 2021 33

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C'è un motivo per cui si parla di gestione dei dati dei veicoli anche al di fuori delle flotte: si tratta di una rivoluzione silenziosa e ancora non compresa da tutti che riguarda la possibilità di estrapolare valore da una serie di numeri.

UN PASSO INDIETRO: IL VALORE DEI DATI

Pochi conoscono il vero valore dei dati ma tanti hanno sentito parlare di Big Data, termine che ha raggiunto persino i telegiornali nazionali: significa far fruttare la pluralità dei singoli dati di ogni utente di un servizio - tra i più noti Facebook, Google e Amazon ad esempio, per creare un business. Non si tratta certo dell'ultima trovata in termini assoluti ma le tecnologie odierne hanno reso molto più accessibile l'approccio guidato dai dati e la loro analisi è diventata più remunerativa rispetto al passato.

Lavorare con i dati non si traduce solamente nell'operazione di vendita dei dati aggregati e più o meno anonimizzati, quello lo sanno fare tutti e non è certo il focus di questo articolo o della soluzione di Geotab.

Sono poche, invece, le aziende che sanno ricavare un valore da questa massa complessa di informazioni. Palantir è forse la più famosa per i saliscendi del titolo in borsa e per i contratti con le istituzioni USA, ma Facebook e Google stesse hanno divisioni interne dedicate. 

In Italia, per farvi un esempio, Enel X ha già implementato l'utilizzo costruttivo dei dati: oltre al prodotto wallbox, oltre alla domotica con Homix, c'è un business che parla al mondo B2B e di cui vi avevo parlato al CES di Las Vegas

Finora, questo mondo è sempre stato delegato alle aziende di grandi dimensioni per un paio di motivi: raccogliere dati non era facile, così come più difficile è analizzarli e tradurli in azioni di valore. 

L'evoluzione, le applicazioni e la maggior digitalizzazione della popolazione, però, hanno reso il tema alla portata di un numero sempre crescente di persone e aziende.

La cronaca, poi, ci ha fatto capire come ci sia del valore dietro ai dati che tutti noi generiamo facendo qualcosa, in maniera totalmente passiva: usando Facebook, mandando una mail, acquistando una skin per Fortnite, ordinando un pranzo su JustEat, prenotando un biglietto aereo e guidando un'auto o un veicolo commerciale


Già, anche operazioni banali come la guida di un'auto o la ricarica di un mezzo elettrico sono fonti importanti di dati. Vi siete mai chiesti perché è nata la sperimentazione che permette di aumentare gratuitamente a 6 kW la potenza impegnata del contatore per la ricarica delle auto elettriche?

L'iniziativa di ARERA ha dei requisiti sulle wallbox proprio perché serve a raccogliere dati dai primi utilizzatori di EV allo scopo di tarare la rete e prendere le misure per la mobilità del futuro. Forse anche in materia di tariffe e tassazione...

L'IDEA E UN MONDO NUOVO

Capito che il dato è importante, vi spiego in breve perché ho deciso di approcciare un mondo più rivolto al B2B ma con interessanti e potenziali risvolti anche sugli utenti più consumer. E con consumer intendo sia il geek come me che, in quanto libero professionista, vuole vedere i numeri generati dall'utilizzo della sua auto anche come strumento di lavoro ad esempio, sia chi non è un fleet manager di una grande azienda ma ha comunque una piccola impresa o una partita IVA che beneficerebbe di un'attenzione maggiore al parco mezzi

Nel mio caso l'idea di partenza è stata quella di capire come migliorare la precisione dei dati forniti durante le prove e automatizzare la raccolta degli stessi. Durante una ricarica, ad esempio, ho sempre utilizzato il blocco note e la penna (o un foglio di calcolo) per raccogliere i valori di potenza erogata, kWh immagazzinati nella batteria e via dicendo, generando delle curve o calcolando i tempi della ricarica. Lo stesso vale per i consumi medi, tutti tracciati manualmente.

Converrete con me che così è molto più facile e pratico,


e potendo generare il report personalizzato in un foglio di calcolo, si accede ad un mondo di possibilità: dalla banalità di una media calcolata con una formula alle funzioni più evolute.


Il vantaggio della piattaforma di Geotab, a cui ho chiesto un paio di dispositivi che racchiudono l'hardware necessario per non sprecare i dati generati alla guida e per la comunicazione in rete (oltre ad essere crittografati), è che si tratta di un sistema in cloud con tantissime caratteristiche. Ne cito solo alcune:

  • è scalabile a seconda delle esigenze, dalla grande azienda alla PMI... fino alle richieste di un piccolissimo HDmotori;
  • è personalizzabile: la scalabilità non riguarda solo le dimensioni dell'azienda ma anche le funzioni. Si adatta a seconda dello specifico settore in cui si opera a patto di avere a che fare con dei mezzi di trasporto;
  • è bidirezionale: non genera solo dati e report, ma il foglio di calcolo scaricato può essere modificato con le macro e le funzioni che il cliente ritiene più utili. Basta poi caricare tutto nuovamente sulla piattaforma e il gioco è fatto;
  • è espandibile: un marketplace con le app e le soluzioni più innovative permette di sfruttare quelle gratuite o di acquistare strumenti messi a disposizione da altri, risparmiando sul costo di uno sviluppo ad hoc. 
L'HARDWARE

In una scatola ricca di cavi per garantire l'installazione in qualsiasi mezzo, si tratta infatti di adattatori e prolunghe per la connessione OBD presente in tutti i mezzi, troviamo il dispositivo che si collega alla porta diagnostica

Racchiude tutto quello che serve: la connettività alla rete è integrata, niente router mobili o smartphone a fare da ponte per il collegamento. La crittografia a 256 bit è elaborata all'interno del device e garantita in trasmissione, l'alimentazione è fornita dalla porta di connessione e l'intelligenza di bordo permette di accedere a diverse funzionalità. 

La prima è quella del firmware: Geotab GO9 riconosce automaticamente il veicolo a cui è collegato e aggiorna il software senza la necessità di interventi manuali. Inoltre è presente una funzionalità di risparmio energetico che riduce le attivazioni quando il mezzo è in sosta, evitando quindi di affaticare la batteria da 12V dell'auto. Di norma l'aggiornamento a veicolo spento avviene ogni 30 minuti ma, per esigenze specifiche, questo intervallo è personalizzabile.

PASSO ALL'ELETTRICO?

Sui social e nei commenti dei video, vedo spesso messaggi e richieste da parte di chi legge e guarda le nostre prove: mi consigli di passare all'elettrico? Il GPL fa per me? Quale motorizzazione scelgo?

La prima risposta che noi della redazione vi scriviamo è una domanda: raccontaci di te, come usi l'auto, quanti chilometri fai, che percorsi prevedi di affrontare. Vi suona familiare il concetto? Significa che per rispondervi abbiamo bisogno di dati

Nel caso di un consiglio ad un privato possono bastare dati approssimativi raccolti dall'esperienza anche se, spesso, scoprirete che l'umano è fallace e l'approssimazione è tanta. Prima di affidarmi a Geotab GO9, ho provato a stimare la distanza autostradale percorsa durante la prova della Renault Zoe per poi verificarla con i dati raccolti dal dispositivo: la mia stima mostrava un errore del 15% rispetto ai dati reali da Odometro registrati tramite OBD e salvati sulla piattaforma.

Geotab fa lo stesso, risponde alle vostre esigenze utilizzando i vostri dati, ottimizza la gestione della flotta e fornisce anche uno strumento pronto all'uso per capire se potete passare all'elettrico e quali benefici e risparmi i veicoli a batteria porteranno sia in termini di "carburante" che nel calcolo del TCO, il Total Cost of Ownership.

EVSA: UNO STRUMENTO COMPLETO

Capita l'importanza dei dati va creato uno storico da utilizzare come base di partenza. Uno strumento come l'EVSA, il tool di valutazione di idoneità dei veicoli elettrici, è preciso proprio perché si basa sull'utilizzo reale del nostro mezzo o della nostra flotta aziendale. 

Immaginando una piccola azienda di consegne, ad esempio, basterà quindi installare i dispositivi sui furgoni della flotta, raccogliere minimo un mese (meglio se almeno tre mesi) di spostamenti quotidiani, e poi avviare la valutazione. 


Il tool di valutazione dell'idoneità ci chiede quale/i veicolo/i della flotta attuale, ad esempio un vecchio diesel che non potrà più circolare a Milano, pensiamo di sostituire con un mezzo elettrico.

Il dispositivo Geotab è compatibile ad oggi con oltre 160 modelli di veicoli elettrici, la più vasta lista sul mercato secondo l'azienda. La piattaforma proporrà una selezione di mezzi che è sì limitata rispetto alla totalità di quelli disponibili, e ha il vantaggio che ogni modello è stato testato direttamente dall'azienda, così da fornire dati reali sui consumi e sulle prestazioni. 


Selezionati i veicoli da includere nella scelta, ad esempio Mercedes eVito e Nissan e-NV 200 perché gli altri non soddisferebbero le nostre esigenze di carico, l'interfaccia ci proporrà la preferenza di acquisizione (acquisto, leasing e per quanti anni intendiamo utilizzare il mezzo) per poi guidarci in due ulteriori schermate. 


La prima permette di impostare o modificare i costi per il veicolo da acquistare, utile se abbiamo già un preventivo di assicurazione o se vogliamo variare la rata del leasing e aggiungere eventuali incentivi. La seconda chiede di personalizzare i valori di riferimento del mezzo attualmente in dotazione, affinando ulteriormente la precisione in base ai dati reali che abbiamo.

Fatto questo, il report restituirà il calcolo dei costi e la valutazione, così da offrire uno strumento decisionale basato sui nostri effettivi spostamenti e sulle esigenze reali piuttosto che sul "sentito dire" o su approssimazioni. A seconda delle necessità, ad esempio, potrebbe esserci o non esserci la convenienza di un passaggio alla mobilità ad elettroni. Oppure i mezzi elettrici disponibili potrebbero non avere ancora autonomia sufficiente per coprire gli spostamenti necessari.

Una volta valutato il passaggio all'elettrico, poi, interviene Operate Electric, la piattaforma che compara il consumo di energia, restituisce le informazioni sullo stato di carica in tempo reale, crea un prospetto dei costi e consente di impostare regole personalizzate, il tutto per una gestione completa e ottimizzata. Se ho 5 furgoni elettrici, i dati permetteranno di gestirne con semplicità la ricarica e assegnarli ai vari compiti pianificando soste e percorsi. E non solo.

L'UNICO LIMITE È LA FANTASIA

Non si tratta di un banale monitoraggio, non si tratta solo di creare un profilo per ognuno dei nostri conducenti e il loro stile di guida, e non si tratta nemmeno solamente di poter creare zone che, una volta visitate dai mezzi della flotta, ci restituiranno un feedback automatico sulla consegna avvenuta.

La dashboard permette davvero di creare uno strumento dove l'unico limite è la fantasia (e l'obiettivo operativo e di business) di chi lo utilizza. Alert personalizzati possono darmi a colpo d'occhio l'istantanea di quale dei miei conducenti fa più fatica ad adattare la guida al mezzo elettrico, consentendomi ad esempio di programmare per lui un corso di formazione ad hoc.

Per me è stato molto utile avere i resoconti delle ricariche e i relativi costi, oltre ad un report dei consumi di tutti i miei viaggi così da ottenere una maggior precisione nel riportare i dati reali delle varie prove su strada. 

Inoltre posso scendere ulteriormente nel dettaglio: un conto è dire che ho consumato in media 18.55 kWh nel viaggio da Milano a Verona (e ritorno) con una Zoe. Un altro è mostrarvi il mio profilo di velocità, come accelero e come freno durante quel viaggio. Questo fornisce a voi lettori un elemento in più per parametrare la mia guida alla vostra e interpretare meglio il freddo numero sui consumi che vi ho indicato. 

È FACILE?

C'è un limite psicologico, un bias cognitivo che tende a rendere complicato ai nostri occhi tutto ciò che ci è sconosciuto. In realtà, dopo un primo momento di studio iniziale, la piattaforma di Geotab diventa subito navigabile. 

L'interfaccia è molto semplice, ma è proprio in questo che trovo il vantaggio: anche ignorando del tutto la formazione che il team di Geotab vi fa, e che permette di capire in breve come utilizzare tutti gli strumenti, basteranno una decina di minuti per iniziare a familiarizzare con le funzioni a disposizione.

L'installazione del dispositivo è ancora più semplice: localizzate la porta OBD, scegliete l'adattatore (non è sempre necessario) e lo inserite nella presa. Il resto è automatizzato, dall'aggiornamento firmware alla comunicazione con il cloud. 

Un vecchio adagio recita: chi più spende, meno spende. Nel nostro caso si può tradurre con la necessità di non sottovalutare il valore aggiunto di un servizio, di qualsiasi tipo. Un'applicazione o un servizio di contabilità possono sembrare un costo inutile, ma il tempo che ci consentono di risparmiare si trasforma in produttività. 

Conoscere i dati legati alla propria flotta, a qualsiasi livello, potrebbe sembrare superfluo all'apparenza. Averli a disposizione e poterli utilizzare, però, significa riuscire ad ottimizzare i costi: la nostra spesa per un servizio si trasforma in un vantaggio nel bilancio generale e sul medio/lungo periodo. 

Se si lavora con uno strumento, qualsiasi strumento, è meglio iniziare subito a raccogliere i dati ad esso associati. Farlo oggi è già tardi: bisognava farlo ieri... ma è comunque meglio che procrastinare e aspettare domani.

PER APPROFONDIRE

VIDEO


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Commenti

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Madfranck

illudermi? semmai sei tu che ti illudi sul mio conto

LaVeraVerità

No, rispondo perchè non ti illuda. Sei troppo piccolo per crearmi disturbo.

Madfranck

se mi rispondi e' perche' te le ho rotte. altrimenti mi ignoravi. Ha sentito il bisogno di esternare un'indifferenza che non hai.

jose manu

Undefined

Riddik83
Riddik83

Scritto coi piedi. Se, al contrario, l’intenzione era non far capire una mazza agli utenti, allora l’autore è stato bravissimo!

Rotolo ad un foglio

Sei eccessivamente ottimista, hai appena descritto la società presente, la cui attenzione non va oltre "Sì", "No" e "Mandiamo la pubblicità"

saetta

L'idea e interessante per chi ha flotte di mezzi, anche una analisi predittiva su guasti sarebbe utile, ma mi pare di capire che si limita a raccogliere i dati , l'analisi, cioè la parte relativa al machine lerning è a carico del cliente, quindi tanto fumo e niente arrosto.
Ovviamente e uno spot, non so a quanti interessa su HDblog

Tiwi

per alcuni può tornare utile

Alex

“Il valore dei dati” “big data” bla bla bla. Solo altro modi per spiarci al lavoro

The User

Stiamo scherzando? Cosa vi è saltato in mente?
Ma che roba è questo articolo? scritto male e fuorviante.

Generare valore dai dati regalandoli a qualcun altro ?!?!

L'estrazione di valore dai dati passa da grandi quantità di dati e dall'uso del machine learning, non certo dalle curiosità dell'utente o dei lettori che si riguardano un log...
Mi dispiace ma stavolta avete proprio cannato....

uncletoma

uno un articolo alla dday può anche leggerlo, se l'argomento lo interessa.
a me l'unica cosa che interessa dei big data è la risposta alla domanda "quando la smetterete di farvi i calli miei?"
(no, non uso G come motore di ricerca, buona parte dei miei dati android sono indirizzati a "null", eccetera)

jose manu

Io no

MatitaNera

Non lo sai che conoscono l'arte di arrangiarsi?

Limbadotu

L'articolo è confusionario

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Per fortuna e' solo in affitto e non ha ancora trovato lavoro.
Speriamo bene.

MatitaNera

No. Peggio non poteva andare.

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Da poco, purtroppo, ho un vicino napoletano.
Ho imparato pure quello! :)

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

E' quel... piu' o meno... che mi preoccupa.

MatitaNera

Sei nel nord produttivo. Più o meno.

MatitaNera

Due

MatitaNera

Li sai tutti.

Madfranck

io ho letto le prime 5 righe. ho caèito che non mi interessa e sono venuto nei commenti per romperti le 3All3

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Eheh si lo immaginavo.
Era solo una battuta :)

MaximCastelli

Infatti. L'utente medio di HDblog dopo 5 righe e 1 foto è già stufo di leggere, figuriamoci un articolo strutturato alla dday.

Stefano

Dovreste scriverlo a chiare lettere che è un'inserzione pubblicitaria.

I dati sono di proprietà di chi li genera o di geotab? Ah.. di Geotab... capisco..
Allora è gratis, tipo io do qualcosa a te e tu dai qualcosa a me? Ah.. si paga... capisco...
Beh, però almeno mi dite cosa ci fate coi razzi miei, tipo a chi li passate e cosa ci fanno? Ah.. no.. non posso saperlo..
Quindi dovrei far firmare delle lunghe liberatorie scritte molto in piccolo a tutti i miei autisti? Ok.. capito.

Vabè, io continuo ad usare google in anonimo e fogli di calcolo, al massimo investirò pagando per un informatico che mi fa un softwarino. Alla prossima.

Luigi Melita
Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Si dall'accento pare.

T. P.

credo in alta brianza o almeno mi sembra che bazzichi spesso quell'area...

Chicco Bentivoglio

sarà anche interessante ma sembra la solita markettata

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Io no di sicuro.

Oramyar (ex Ming-Hi-One)

Ma Vendrame dove abita che e' sempre vestito invernale?

LaVeraVerità

Bell'articolo, approfondito e ben scritto ma la domanda è: frega a qualcuno dei vostri lettori?
Quanti si saranno presi la briga di leggerlo fino in fondo?

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