Cerca

Mazda, l'auto diventa una sala d'ascolto | Video

L'attenzione ai dettagli come l'insonorizzazione e il comfort dei sedili rendono l'esperienza unica

Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 3 giu 2025

Quando Mazda progetta un’auto si pone diversi obiettivi tra cui quello di creare una vettura che “trasmetta la gioia di vivere attraverso il piacere di guidare“. Progettando la piattaforma Large, che sta alla base di modelli come Mazda CX-60 e Mazda CX-80, un’attenzione particolare è stata data alla sonorità a bordo e alla progettazione dell’impianto audio. L’ascolto della musica durante un viaggio è parte integrante del Jinba lttai e concorre alle sensazioni positive e di benessere che fanno parte delle specifiche del progetto dei nuovi SUV della casa automobilistica giapponese.

Come si traduce questa attenzione nella pratica? In un’accurata progettazione dei componenti audio e dell’impianto di amplificazione, con l’obiettivo di ricreare un’esperienza sonora coinvolgente ed emotiva, simile a quella degli impianti Hi-Fi di alta gamma, tipici degli ambienti domestici più sofisticati. Progettare un impianto audio per un’auto è un lavoro estremamente complesso per via delle diverse sonorità che entrano nell’abitacolo durante la marcia che possono cancellare o amplificare determinati suoni.

CURA NEL DETTAGLIO PER LA MIGLIORE ESPERIENZA SONORA

Il frutto dell’attento lavoro di Mazda è l’Harmonic Acoustic, un impianto audio progettato per restituire una riproduzione precisa di tutte le frequenze, creando una sensazione descritta come una “olografia sonora”, dove ogni suono e ogni strumentista sono posizionati con la stessa precisione con cui sono stati registrati.

Avendo la possibilità di progettare la piattaforma Large da zero, i tecnici giapponesi hanno potuto modificare il design e la struttura della carrozzeria per renderla compatibile con un impianto audio, raggiungendo risultati simili a quelli ottenuti nella progettazione degli impianti Hi-Fi di altissima qualità. Un esempio di questa attenzione al dettaglio si trova anche nella disposizione degli altoparlanti dei bassi, che non sono stati collocati nelle portiere come solitamente avviene, ma in un alloggiamento tra il parafango e l’intercapedine, previsto appositamente durante la fase iniziale del progetto del telaio.
La precisione nella riproduzione del suono è quindi garantita dalla progettazione integrata dell’impianto audio, pensata in modo contestuale al progetto complessivo dell’auto. La qualità audio viene poi ulteriormente migliorata dall’introduzione della tecnologia MSR NR (Master Sound Revive Noise Reduction), un sistema innovativo che riduce il rumore impulsivo presente nelle sorgenti audio digitali.
 
Mazda è poi andata ancora oltre e nella sede giapponese, Koji Wakamatsu, ingegnere in capo a Hiroshima e appassionato di musica, ha realizzato una vera e propria sala d’ascolto chiamata Hiro Acoustic Room che ha permesso di definire lo standard del suono che si ritrova dell’impianto a bordo delle Mazda. A riprova di quanta cura metta Mazda metta nella progettazione degli impianti audio, la casa automobilistica ci ha voluto dare una dimostrazione di come si parta da una sala d’ascolto per poi arrivare a definire l’impianto sonoro per offrire la massima qualità.

LA PROVA DI GIAN LUCA


Per raccontare al meglio l’esperienza audio a bordo delle proprie autovetture, Mazda ha deciso di proporci un percorso, sulla carta, alquanto audace: mettere a confronto un vero sistema Hi-Fi di altissimo livello installato nella raffinatissima sala d’ascolto di VDM Sound Group di Roma, con il sistema audio Bose sviluppato dagli ingegneri giapponesi per i modelli Mazda 3, CX30, CX60 e CX80.
La prima fase ha quindi previsto sessioni d’ascolto nella sala Hi-Fi con una playlist di brani “master” selezionati (tutti in PCM campionati in DXD 352,8 kHz / 32 bit) per poter apprezzare al meglio concetti come “separazione dei canali”, “localizzazione dei suoni”, “scena sonora”, “dinamica”, “velocità sui transienti”, ma anche “profondità di campo” e “decadimento” (quest’ultimo rappresenta la diminuzione nel tempo della pressione sonora della nota suonata o riprodotta ed è fortemente influenzato anche dall’ambiente stesso). Tutti aspetti che i grandi appassionati di Hi-Fi e di “cultura dell’ascolto” conoscono molto bene.

Subito dopo siamo saliti a bordo delle Mazda CX60 e CX80 a nostra disposizione e abbiamo riprodotto gli stessi identici brani. Ovviamente la resa in macchina è risultata inferiore rispetto all’ascolto precedente con un impianto Hi-Fi a componenti separati da centinaia di migliaia di Euro, ma ha superato di gran lunga le mie aspettative. Ciò che colpisce maggiormente è l’efficacia dei DSP nel ricreare un ideale punto d’ascolto lato guidatore, come fossimo comodamente seduti nella poltrona della nostra sala d’ascolto, e l’incredibile elasticità di erogazione dell’amplificazione.
La scena sonora è assolutamente credibile e i vari strumenti ben posizionati in ambiente (sarebbe meglio dire in abitacolo), il tutto con un’ottima risposta in frequenza e una totale assenza di “scricchiolii” e vibrazioni varie anche a volumi sostenuti. Specie selezionando il preset “lineare” – che va ad eliminare qualsiasi tipo di elaborazione di enfatizzazione ed equalizzazione -, ho apprezzato una resa “piena”, molto rigorosa e assolutamente priva di fastidiosi eccessi sui bassi. In poche parole: piacere d’ascolto.
Come detto, la playlist era preimpostata, ma ho voluto anche mettere alla prova il sistema anche con alcuni “miei” brani archiviati su chiavetta USB: da “Babylon Sisters” di Steely Dan, passando per “Money” dei Pink Floyd, “Another One Bites the Dust” dei Queen o “Get Lucky” dei Daft Punk, fino ad arrivare alla poderosa Marcia Imperiale di Star Wars “made in Telarc” (una registrazione capace di mettere in difficoltà anche impianti Hi-Fi decisamente importanti). Devo dire che me li sono proprio goduti, nonostante l’esorbitante escursione dinamica di “Babylon Sisters” e dell’orchestra di “Star Wars” abbia inevitabilmente messo in difficoltà l’erogazione, ma comunque senza mai arrivare a distorcere (e non è poco!). Un impianto audio “di serie” veramente ben progettato e che contribuisce senza alcun dubbio ad aumentare il piacere di guida.
 

Ti potrebbe interessare:
Commenti Regolamento