Lotus prepara la coupé elettrica Type 135. E promette altre sportive agili e leggere
Il futuro elettrico è segnato. Dopo la Type 135, attesa nel 2026, toccherà ad altre sportive
La rivoluzione elettrica di Lotus, in un certo senso, è già ufficialmente iniziata con l’arrivo della Evija e della Eletre, hypercar la prima, Suv la seconda, già mostrate nelle loro versioni definitive. Guardando la strategia della Casa di Hethel, però, si potrebbe anche dire che il nuovo corso a zero emissioni, in realtà, partirà solo nel 2026.
Quello sarà l’anno della presentazione della prima Lotus elettrica sportiva per tutti (la Evija sarà prodotta in soli 130 esemplari venduti a oltre 2 milioni di euro) e sarà il momento in cui il pubblico prenderà il polso del brand britannico e giudicherà davvero se la transizione verso le zero emissioni sarà riuscita o meno.
I presupposti per il successo, diciamolo subito, ci sono tutti. La sportiva elettrica in arrivo, per ora chiamata Type 135, sarà simile alla Lotus Emira e alle precedenti Elise, Exige ed Evora. Avrà baricentro rasoterra, dimensioni compatte e una forma che ricorderà le sportive a motore centrale. Questo per due motivi: una migliore distribuzione dei pesi e la possibilità di ospitare la famosa batteria che Lotus adotta sulle auto realizzate sulla piattaforma LEVA e che si sviluppa anche in altezza, dietro ai sedili.
L’auto sarà sviluppata in collaborazione con Alpine, che dalla stessa base tirerà fuori l’erede della A110 (anch’essa a zero emissioni, come ha più volte specificato il CEO di Renault Luca De Meo) e sarà costruita a Hethel, probabilmente sulle stesse linee della Evija, che sono altamente flessibili.
Ma perché ha un significato così importante? Lo spiega Matt Windle, managing director della Casa, che in un’intervista alla rivista inglese Autocar ha detto: “Con l’arrivo della Type 135 Lotus alzerà i volumi produttivi arrivando nel 2027 a vendere 100.000 vetture all’anno".
Per noi questo traguardo rappresenta una grande sfida ma, una volta raggiunto, ci permetterà di ampliare la gamma con altri modelli in pieno stile Lotus: non vogliamo allontanarci dal concetto di sportive leggere e agili che da sempre ci contraddistingue, non vogliamo lanciarci nel mercato delle vetture di massa.
La strategia nelle sue linee guida è stata definita – conclude Windle – ma con la Type 135 dovremmo sederci a un tavolo e decidere nel dettaglio cosa fare nei 10 anni a venire. Faremo auto sportive in diversi segmenti, nel rispetto della nostra filosofia, ma dobbiamo stabilire tempi e modi.