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Nasce il primo aeroporto per velivoli elettrici a decollo verticale

In Inghilterra nasce Air One di Urban Air Port, cioè il primo aeroporto per velivoli elettrici a decollo verticale.

Nasce il primo aeroporto per velivoli elettrici a decollo verticale
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 29 gen 2021

Se il futuro della mobilità passa anche attraverso i velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) che molti chiamano "auto volanti", è necessario realizzare strutture adeguate per il loro utilizzo. A Coventry è nato Air One di Urban Air Port, cioè un innovativo hub pensato non solo per questi speciali velivoli ma anche per i futuri droni che saranno utilizzati per le consegne. Questo progetto è stato selezionato come vincitore del programma Future Flight Challenge del Governo Britannico. Per questo, la società si è aggiudicata una sovvenzione da 1,2 milioni di sterline per portare avanti questa sua iniziativa.

Questo programma era stato ideato dal Governo per spingere lo sviluppo di infrastrutture e sistemi per l’aviazione che favoriscano la prossima generazione di velivoli elettrici e autonomi. Tra le aziende coinvolte nel progetto di Urban Air Port anche Hyundai attraverso la sua divisione Urban Air Mobility. Non è un mistero, infatti, che il costruttore coreano creda molto nello sviluppo del settore degli eVTOL tanto che attualmente è al lavoro su di un proprio modello che punta a lanciare nel 2028.

Mentre portiamo avanti il nostro programma dedicato agli aeromobili eVTOL, lo sviluppo di infrastrutture rappresenta un imperativo. Air One è un progetto singolare che ha l’obiettivo di aprire la strada allo sviluppo di un network robusto, accessibile e intermodale di infrastrutture per la mobilità del futuro. Siamo entusiasti di partecipare a questa collaborazione col Regno Unito e non vediamo l’ora di lavorare insieme per avere un impatto sulla comunità e creare opportunità attraverso soluzioni di mobilità sicure, accessibili e incentrate sull’uomo.

A quanto si apprende, questa struttura è stata creata per avere ingombri molto ridotti, circa il 60% in meno di un eliporto. Inoltre, grazie ad una innovativa tecnica di costruzione, questi siti possono essere installati e messi in funzione in pochi giorni. Si tratta di dettagli molto importanti visto che se si vuole far "decollare" questo settore è necessario lavorare molto sullo sviluppo delle infrastrutture. Se alle auto servono le strade, per gli eVTOL servono strutture specifiche, come spiega bene Ricky Sandhu, fondatore e presidente di Urban Air Port.

L’azienda ha in programma di sviluppare oltre 200 siti nel corso dei prossimi cinque anni, per soddisfare la domanda globale di questo nuovo settore. Urban Air Port ha scelto Coventry come suo primo sito per via della sua importante posizione nel cuore del Regno Unito, e perché rappresenta un hub storico per i settori dell’automotive e dell’aeronautica. Ci sono ancora molti dubbi sugli eVTOL visto che sino ad ora ci sono solo prototipi con funzionalità limitate. Tuttavia, la NASA prevede che soltanto negli Stati Uniti la mobilità aerea urbana potrebbe arrivare a valere fino a 500 miliardi di dollari nel breve periodo.

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