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Honda rivede i propri piani: meno elettriche e più ibride nei prossimi anni

Honda rivede i propri piani decidendo di frenare gli investimenti sulle elettriche per puntare con più decisione verso le auto ibride.

Honda rivede i propri piani: meno elettriche e più ibride nei prossimi anni
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Giuseppe Cutrone
Giuseppe Cutrone
Pubblicato il 20 mag 2025

Honda ha annunciato la revisione dei propri piani di elettrificazione che nel prossimo futuro vedranno sempre più al centro le auto ibride a dispetto di quelle elettriche. La casa giapponese ha scelto infatti di ridurre gli investimenti nei veicoli totalmente privi di motore termico per via del rallentamento della domanda registrata per questi modelli, dirottando invece le risorse verso i modelli ibridi che, al contrario, beneficiano di una domanda in crescita un po’ su tutti i mercati.

L’amministratore delegato di Honda, Toshihiro Mibe, ha dichiarato in conferenza stampa che la casa automobilistica ha ridotto gli investimenti previsti nell’elettrificazione e nel software fino all’anno finanziario 2030 portandoli a 7 trilioni di yen (in precedenza erano previsti investimenti per 10 trilioni di yen), cioè 48,4 miliardi di dollari.

LE AUTO ELETTRICHE CRESCERANNO MENO DEL PREVISTO

Secondo Mibe, il rallentamento del mercato ha portato a prevedere che le vendite di auto elettriche nel 2030 scenderanno al di sotto del 30% rispetto a quanto precedentemente previsto da Honda, le cui stime indicano che entro cinque anni i modelli di questo tipo potrebbero costituire appena il 20% delle vendite complessive.

Di contro, l’azienda prevede di vendere da 2,2 a 2,3 milioni di auto ibride sempre entro il 2030, al punto che nei piani del gruppo c’è il lancio di 13 modelli ibridi di nuova generazione a partire dal 2027 e per i quattro anni successivi. Per capire quanto in Giappone intendano fare sul serio con questo tipo di tecnologia, basta ricordare che in progetto c’è la realizzazione di uno schema propulsivo ibrido per modelli di grandi dimensioni che dovrebbe essere lanciato entro la seconda metà del decennio.
A quanto annunciato in conferenza si aggiunge infine la recente sospensione di un investimento da 10,7 miliardi di dollari inizialmente previsto per la costruzione di un impianto produttivo per veicoli elettrici in Ontario, in Canada.

LA RETROMARCIA DI HONDA CHE SI ADEGUA AL MERCATO

La retromarcia di Honda è l’ennesimo segnale di un mercato forse non ancora pronto per una completa transizione verso l’elettrico. Se continuare con i soli motori termici può apparire anacronistico e poco lungimirante dal punto di vista ambientale, la tecnologia ibrida che unisce i due mondi (termico ed elettrico) appare ad oggi come un indispensabile passaggio intermedio verso un futuro a zero emissioni che sarà un po’ più lontano di quanto pensavamo fino a poco tempo fa.
Questa, almeno, sembra la direzione verso cui si stanno orientando i consumatori e verso cui, di conseguenza, sono destinati ad orientarsi anche i costruttori. Non sorprenderebbe pertanto se nei prossimi mesi anche altri marchi dovessero tornare sui propri passi frenando la “rivoluzione elettrica” per abbracciare con più decisione la “transizione ibrida“.

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