Consumi elettrici in Italia, Terna: ad aprile 2023 calo del 4,3%. Cresce il fotovoltaico

19 Maggio 2023 188

Nel mese di aprile 2023, in Italia la domanda di elettricità è stata pari a 23,4 miliardi di kWh, pari ad un calo del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2022. Questo è quanto emerge dal nuovo rapporto mensile di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale.

Nel periodo gennaio-aprile 2023, la richiesta di energia elettrica in Italia risulta in flessione del 4,1% rispetto ai primi 4 mesi del 2022.

Aprile ha avuto un giorno lavorativo in meno e la stessa temperatura media mensile rispetto ad aprile 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario, è in diminuzione del 3,8%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di aprile 2023 è stata ovunque negativa ma differenziata: -6,1% al Nord, -3,8% al Centro e -0,8% al Sud e Isole.

Andando a confrontare il mese di aprile con quello di marzo, in termini congiunturali, il valore della richiesta di energia elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario, è sostanzialmente stazionario con una flessione di appena lo 0,4%. Invece, nel quadrimestre, il dato del fabbisogno, sempre in termini congiunturali, mostra una crescita dello 0,6% rispetto all’ultimo quadrimestre del 2022.

CRESCONO LEGGERMENTE LE RINNOVABILI

Entrando più nel dettaglio del rapporto di Terna, si scopre che ad aprile 2023 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 79,3% con la produzione nazionale. La restante quota (20,7%) è stata coperta, invece, dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione netta è stata di 18,8 miliardi di kWh, pari ad un calo dell'11,8%. Per quanto riguarda le fonti rinnovabili su cui c'è molta attenzione, ad aprile 2023 il loro contributo è leggermente cresciuto.


Le rinnovabili hanno coperto il 36,5% della domanda di energia elettrica contro il 36% dell'aprile 2022. La produzione delle fonti rinnovabili nel mese di aprile è stata così suddivisa: 36,4% fotovoltaico, 25,3% eolico, 18,5% idrico, 14,6% biomasse, 5,2% geotermico. Cresce solo la produzione da fotovoltaico con un +9,3% grazie prevalentemente all'aumento di 3,2 GW di capacità installata rispetto ad aprile 2022.

In calo, invece, tutte le altre fonti rinnovabili: idrica (-6,9%), eolica (-9,5%), e geotermica (-3,3%). Quanto crescono le rinnovabili in Italia? Terna aggiunge che nei primi quattro mesi dell’anno l'incremento di capacità in Italia è pari a 1.501 MW. Il valore è superiore di 820 MW (+120%) rispetto allo stesso periodo del 2022.

La società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, anche ad aprile ha elaborato l’indice IMCEI che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette "energivore". I consumi industriali sono in calo del 9,1% rispetto ad aprile 2021. Tuttavia, in termini congiunturali, è stata rilevata una crescita del 2,1% rispetto all'ultimo quadrimestre del 2022.


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Commenti

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BATTLEFIELD

Quale sarebbe il limite fisico? La densitá dell'acqua? Il volume necessario? Praticamente il 70% degli impianti che producono da fotovoltaico in Italia sono fatti con pannelli da 150Wp, cosa. Che non ha impedito di raggiungere il 30% pur consumando una superficie dalle 4 alle 6 volte maggiore di quella necessaria con pannelli moderni

Rick Deckard®

Se anche fosse, preferirei vivere nell'ignoranza con i pannelli solari sul tetto che con una centrale nucleare a 50 km.
Comunque se sei emigrato puoi anche rimanere dove sei a fare propaganda nuclearista... É giusto che ognuno decida a casa propria

The macrocosm

Nella comunitá scientifica, per portare una tesi, bisogna anche correlare le proprie idee a fonti. Ebbene, io te le hop portate, con anche fonti non direttamente consultabili, peer reviewed e facente parte della letteratura scientifica. Tu, invece, continui a romanzare. La differenza é che il tuo voler negare a tutti i costi (e qui sei tu il negazionista) gli effetti positivi dell'utilizzo del nucleare sia un volo pindarico destinato, come appunto la leggenda, a sfracellarsi al suolo. Con questo, davvero, in tre giorni mi hai sfinito, non ho piú un briciolo di tempo da dedicarti. Mi dispiace solo che tu sia lo specchio dell'italiano medio: rozzo, saccente ed estremamente ignorante. Anche per questo ho dovuto emigrare per avere maggiori speranze di vivere una vita dignitosa con uno stipendio da ricercatore universitario. Ti auguro belle cose, non te la prendere, l'ignoranza é una brutta bestia, non sei l'unico a soffrirne.

Rick Deckard®

A quanto pare le uniche fonti che ami sono di chi ha interessi nel nucleare...
Io capisco che il negazionismo va di moda e che non tutti siano geni del marketing e che ciò che si legge online sembra sempre una rivelazione...

Però ti rivelò che certi tipi di divulgatori scientifici sono sempre esistiti, hanno negato che il fumo facesse male, non hanno segnalato problemi nell'amianto, negato il buco dell'ozono ecc... E c'è anche chi sostiene il nucleare...

La verità te la dico io:
1)il nucleare da un vantaggio strategico: gli elementi necessari provengono da nazioni stabili e "amici", stabili politicamente
2) militare: una volta che possiedi le centrali puoi creare armi di distruzione di massa in poco tempo
3) piace alle banche, le quali otterranno enormi guadagni garantiti dallo stato a tassi esorbitanti e sicuri
4) alimentata l'industria pesante per decenni
5) produzione costante di energia
6) nessuna emissione di CO2 diretta rilevabile
7) collegamenti con le malattie della popolazione difficili da dimostrare

Il problema è che:
A) tecnologie vecchie i cui progetti rinnovati (III generazione) hanno difetti di design noti
B) costi per kWh fuori misura, più di qualsiasi aumento di metano mai verificato
C) industria delle radiazioni nociva per l'uomo e per l'ambiente
D) pochi decenni di produzione creano decine di migliaia di anni di gestione dei rifiuti, con costi in costante aumento e nessuna garanzia sulla gestione in continuità nella storia dei depositi di sicurezza
E) ad oggi nessun deposito si è rivelato realmente sicuro e è stata proibita l'esportazione delle scorie
F) calcolo economico incalcolabile a causa dell'imprevidibilità sul lungo periodo
G) costo delle materie prime in costante aumento
H) disponibilità delle materie prime estraibili molto limitata
I) la necessità di vicinanza all'acqua rende le strutture vulnerabili
L) la centrale nucleare diventa un obiettivo militare difficile da difendere
M) le misure di sicurezza su eventi naturali sono sempre basati sulle statistiche ma non esiste nulla che sia invulnerabile a eventi naturali estremi. A questo vanno aggiunti gli errori umani
N) in caso di incidente grave non ci sono garanzie sulla possibilità di interrompere il processo
O) in caso di incidente medio o grave l'area inabitabile si estende per centinaia di chilometri quadrati e rimane tale per migliaia di anni
P) in nazioni democratiche con standard di sicurezza alti i tempi di realizzazione sono di quasi 20 anni
Q) i tempi di rientro degli investimenti, nonostante gli interventi statali, sono più lunghi della vita lavorativa umana
R) investire nel nucleare è un investimento ad alto rischio perché la tendenza dotta tende a eliminarla come fonte, infatti è passata come fonte temporanea per la transizione ma non rientra tra la definizione di ecologico
S) gli investimenti nel nucleare distolgono dagli investimenti in fonti rinnovabili

Potrei andare avanti ma è inutile con chi non vuol sentire o con i negazionisti...

Rick Deckard®

Si, a parte che nell'articolo parla di 10 anni e la media comprende i paesi dittatoriali e militaristi, dove, per ovvi motivi il nucleare va molto forte... Tra l'altro documento con ssh scaduto che già dice tanto...

E lo studio del brasiliano con i dati del 1970...

Parliamo di scenari applicabili... Parliamo del 2023

The macrocosm

E qui, invece, dimostri davvero non sapere quello di cui stai parlando. "selezionare le molecole" o "smantellare la crosta terrestre", per favore, iscriviti ad un corso di cabaret. Ti ho citato la fonte che con l'Uranio finora estratto e disponibile in stock ci puoi fare energia per 230 anni. Inoltre, il tempo medio di costruzione di una centrale è di 7 anni, e c'è chi ci mette anche la metà del tempo: http://large.stanford.edu/courses/2017/ph241/park-k2/#:~:text=According%20to%20the%20Nuclear%20Energy%20Agency%20%28NEA%29%2C%20it,that%20test%2C%20it%20is%20ready%20to%20be%20used.
https://inis.iaea.org/collection/NCLCollectionStore/_Public/42/105/42105221.pdf

The macrocosm

Non so nulla di economia, potrebbe anche essere, ma tu dimostri di non sapere nemmeno comprendere se una fonte è attendibile o meno. E dimostri, altresì di avere una fervida immaginazione

Simone

É falso quello che dici. Il nucleare permette di produrre grandi quantitá di energia, nel mondo in determinati periodi storici ha rappresentato piú del 20% della quota disponibile di energia prodotta. Purtroppo é stato molto frenato da scelte ideologiche dalla politica europea, che ha comandato la ricerca per tutto il secolo. Ora le cose stanno cambiando e molti paesi stanno tornando ad investire nel nucleare. In italia abbiano una startup super promettente.

La pericolositá non vá vista in termini assoluti, ma in termini relativi, ossia a seconda dell'energia prodotta.

Spoiler l'idroelettrico é molto ma molto piú pericoloso e letale del nucleare, se consideriamo l'energia prodotta finora. Il nucleare é stato causa diretta e indiretta(tumori) di al piú 10 mila persone nella storia dell'uomo. L'idroelettrico in Italia é stato causa della morte di piú di sei mila persone. Investire in idroelettrico é sbagliato? No. Nel nucleare? No. Ogni fonte energetica copre una richiesta, ed il nucleare é tra le piú sicure a disposizione.

P.S. possiamo anche rimuovere dai conteggi il disastro di Banqiao, che ha fatto piú di 130 mila vittime. l'idroelettrico rimane comunque tra le fonti piú pericolose. E si noti che io sono super favorevole all'idroelettrico.

TheRealTommy

ahahaha va be dai non sai di cosa stai parlando, non c'é problema, almeno mi hai fatto fare qualche risata.

Rick Deckard®

Si, basta guardare tutte le altri fonti

Rick Deckard®

Si vede che non sai nulla di economia...
I costi dei prossimi 10.000 anni sono imprevedibili e va detto che fino ad oggi si è basato lo studio dei costi sullo "smaltimento in Africa", ora vietato dall'UE...
Esiste l'inflazione, i tassi di interesse e i movimenti socio politici.
Quindi la parte di accantonamento per la gestione dei rifiuti paga i rifiuti attuali al massimo

Rick Deckard®

Però il nucleare non produce, nel mondo, grandi quantità e comunque ogni 20 anni c'è un incidente grave, da aggiungere a centinaia ogni anno minori. Questo con il 3-4% di produzione mondiale.
Ovviamente anche il petrolio è altrettanto dannoso visto il suo larghissimo uso

Rick Deckard®

Ah no.. solo del 224%...
L'uranio estraibile dura 50 anni con le riserve accertate...
Gli atomi di uranio presenti non contano perché non hanno una concentrazione tale da renderli estraibili e non puoi creare miniere di centinaia di chilometri quadrati...
C'è molta disinformazione e forse dovresti guardarti bene da certe affermazioni e andare più a fondo

Rick Deckard®

Ottimo, peccato che bisogna smantellare la crosta terrestre e selezionare le molecole per far funzionare le centrali...
Le scorte accertate sono sufficienti per 50 anni con il consumo attuale, se non aumenta... E per costruire una centrale con le misure di sicurezza attuali ne servono quasi 20...

Rick Deckard®

In realtà sono progettate per durare 30-40 anni e gli standard di sicurezza nel frattempo sono cambiati e non poco...
Solo che per smantellarle occorrono un sacco di soldi, più che tenerle in vita e se per il 70% della produzione dipendi da una fonte energetica obsoleta, prima di smantellare il tutto, devi creare un'alternativa...
Purtroppo anche la guerra con la Russia ci ha messo lo zampino e quindi si è dovuto tenere conto dei problemi politici

Rick Deckard®

Si, sono favorevoli perché con pressioni politiche il nucleare è stata catalogata come fonte green e che quindi ha fatto si che questa estensione di vita delle centrali fosse tutta a carico dell'Europa...

TheRealTommy

Confondi un limite tecnologico con un limite fisico.
Il limite tecnologico puoi risolverlo con investimenti e ricerca, il limite fisico te lo tieni.

TheRealTommy

Eh si, la famosa alleanza nucleare francese di settimana scorsa a cui hanno aderito sostanzialmente tutti i paesi UE, e che tutti si sono detti favorevoli ad espandere se già ce l'hanno o avviare se non ce l'hanno ancora, il proprio programma nucleare.
Gli stati uniti hanno alcune centrali in costruzione e parecchie in progettazione, specialmente quelle modulari di GE
Il canada è in fase di progettazione con quelle modulari.
E tantissimi altri paesi.
Tu invece sei dalla parte sbagliata della storia.

TheRealTommy

Ovviamente non esistono studi che dicono che siano poco sicure, hanno allungato la licenza perché sono centrali studiate per durare 80 anni, perché smantellarle prima?
Smantellarle non costa, perché i costi di smantellamento sono calcolati all'inizio, in fase di costruzione, accantonati e investiti in modo che, 80 anni dopo smantellarle é gratuito.
Come sempre stai parlando di cose che non sai.

The macrocosm

Sbagliato di nuovo, con le attuali quantitá di uranio estratto siamo ad una copertura che sfiora i 230 anni: https://www.scientificamerican.com/article/how-long-will-global-uranium-deposits-last/#:~:text=According%20to%20the%20NEA%2C%20identified,today's%20consumption%20rate%20in%20total.

Calcolando, invece, tutto l'uranio presente nella crosta terrestre, invece, siamo a 4 miliardi di anni: https://whatisnuclear.com/nuclear-sustainability.html

TheRealTommy

Aaah ok, ma stai trollando ahaha non avevo capito.
Il nucleare é la fonte energetica a impatto minore in assoluto, ourworldindata. org/safest-sources-of-energy
L'uranio non sta salendo di prezzo, e anche se salisse non impatterebbe sul costo della produzione di energia, perché il costo dell'energia nucleare dipende meno del 2% dal costo dell'Uranio.
L'uranio disponibile ed estraibile al momento è per circa un migliaio di anni, anche se ovviamente esplorando nuovi giacimenti i 1000 anni aumentano.
Ma in ogni caso, se la richiesta dovesse salire, diventerebbe economicamente sostenibile estrarlo dall'acqua marina, avendo a disposizione uranio sostanzialmente illimitato. Come ho già spiegato prima e in altri commenti, anche se dovesse salire il prezzo, non impatterebbe nei costi dell'elettricità.

Simone

Proprio perché serve energia in grande quantità di rende necessario il nucleare. Che fa ora a 20 può permettere di fornire un carico costante di decine di GW senza problemi. L'alternativa è il fossile e se non facciamo nulla rimarrà lì per molto.
Anche gli incidenti legati al settore oli & gas possono essere devastanti per il territorio ed il suo pil. Ma senza scomodare l'energia, in certe zone esistono centinaia di aziende potenzialmente pericolose. Una Seveso 2.0 è decisamente più probabile di una fuga, seppur minima, di radiazioni. Eventi minori tra l'altro vengono dimenticati un fretta (Flamville e treemislsnd)

The macrocosm

Peccato che tutte le frignacce che dici siano state partorite solo dalla tua mente, quindi, per favore, se non hai le competenze, fai silenzio ed ascolta chi ne sa piú di te, fa ricerca sull'argomento (nei centri di ricerca sulla fisica nucleare e non su GUGOL) e divulgazione. Ad oggi, ripeto, non esiste impianto nucleare di cui non si siano previsti tutti i costi di progettazione, costruzione, allacciamento, messa in opera, manutenzione, gestione scorie, approvvigionamento combustibile fissile e smantellamento a fine vita.

The macrocosm

Peccato che io ti porti fonti, tu invece ti inventi di sana pianta, quindi, per favore, metti qualcosa a sostenere le tue tesi complottiste

Rick Deckard®

Il nucleare è tutto tranne che impatto 0.
Inoltre ad oggi si basa sull'uranio, sempre più costoso e con una filiera ad alto rischio e le miniere sfruttabili, con l'attuale consumo, si esauriranno in 60-70 anni

Rick Deckard®

Ma tu ti informi e poi sostieni il contrario di ciò che leggi o semplicemente sono discorsi da bar?

Non esiste nessuno che dice che l'energia nucleare sia economica, senza contare che è sempre stata in piedi solo con sussidi statali e che nessun (non immortale) farebbe investimenti a 50-60 anni

Rick Deckard®

In realtà i tubi di diverse centrali sono marciti con anche perdite vagamente dichiarate.
Nel 2022 si sono bloccate circa il 50% delle centrali nucleari francesi, che ha soppiantato con il gas e la Francia è per tutto il 2023 a rischio black out.
Senza i soldi dell'Unione Europea la Francia non può permettersi di andare avanti con il nucleare

Rick Deckard®

Non sono previsti e te lo spiego facilmente
1- con l'inflazione al 10% per 10/20.000 anni non puoi definirne il costo
2- già oggi le scorie degli anni '70, con energia pagata pochi decimi di lire e 2,3 mld di euro da spendere nei prossimi 10 anni per la gestione scorie ci abbiamo rimesso
3 le bollette francesi sono state bloccate dallo stato, il quale ha dovuto nazionalizzare le aziende dell'energia che in alternativa sarebbero fallite.
Il solo fatto che tu parli di bollette francesi prova che non conosci assolutamente l'argomento

Rick Deckard®

Tanto sempre il 2% di energia fornisce... Almeno in Basilicata possono usare quell'energia per riviste i telefoni o cose simili, nei centri produttivi l'energia serve ora, non tra 20 anni, ed in quantità, non in misere percentuali .

Inoltre la pianura padana è una zona troppo popolata per una centrale nucleare, basterebbe un singolo incidente, anche medio grave, a distruggere il PIL per sempre.

In Basilicata o in Calabria inquinerebbe "e basta"

Simone

Le infrastrutture nucleare prevedono giá un certo grado di isolamento e contenimento.
Ripeto brindisi é una cittá assolutamente adeguata. Il nucleare va messo in zone produttive, perché é lí che serve l'energia, soprattutto il carico di base. Mettere una centrale nucleare in basilicata per dare anergia alla lombardia é un danno energetico enorme

The macrocosm

Esattamente quello, grazie

Juza

Forse ti riferisci alla guerra del Kippur. Se, e sottolineo SE, in quegli anni c’è un evento che ha qualche relazione con le scelte energetiche francesi di lungo termine è il contingentamento della produzione di greggio da parte dell’OPEC a mio parere.

The macrocosm

Mi dispiace, ma i costi di costruzione, messa in opera, manutenzione e pure smantellamento a fine vita, nonché dello stoccaggio delle scorie, sono giá ampiamente previsti e pagati in bolletta. Se avessi una bolletta francese in mano, come me, noteresti che il 98% del prezzo finale dell'energia, sempre e comunque meno di metá di quello italiano, deriva da queste voci, il costo netto dell'energia, é effettivamente esiguo.

The macrocosm

L'unico intervento d'urgenza che hanno avuto é stato per un bullone male fissato in un impiando di refrigerazione di back-up non necessario per l'utilizzo quotidiano dell'impianto. In quel caso, hanno rallentato la produzione intorno al 20%, sono intervenuti ed intanto hanno programmato contestualmente anche una manutenzione straordinaria. Infatti, sono talmente vecchie, poco funzionali ed in perdita, che il governo Francese, proprio il 16 maggio ha adottato definitivamente delle leggi per semplificare la costruzione e la messa in opera di nuove centrali nucleari, per diventare l'unico net exporter al mondo con autosufficienza energetica. https://www.rfi.fr/fr/france/20230516-le-parlement-fran%C3%A7ais-valide-la-relance-du-nucl%C3%A9aire

The macrocosm

Ricordo che la spinta definitiva alla costruzione delle centrali Francesi é avvenuta dopo una guerra per il controllo del petrolio in medio-oriente negli anni 70 od 80, invece del Golfo, sará Iraq o qualcosa con l'Arabia Saudita

Juza
Juza

Se ne sei convinto ok. Vorrei vedere dove sarebbe la Germania senza la stampella dell'Europa. D'altronde chapeaux: non sono riusciti a conquistare il continente con due guerre mondiali e l'hanno comprato in saldo con quattro spiccioli con i suoi stessi soldi. Manovra alla Tronchetti Provera

Rick Deckard®

Mettiamolo nelle zone meno produttive, così anche in caso di incidente perdiamo poco...
Nel sud Italia ci sono tante zone e isole da sfruttare...

Rick Deckard®

Tutti gli studi dicono che sono vecchie e poco sicure. Gli hanno allungato la licenza perché non hanno degni sostituti e anche smantellarle costa.. il loro investimento invece è già pagato e allungandone la vita rinviano il problema

Rick Deckard®

È così: tutte le nazioni più civili le stanno man mano dispettendo

Rick Deckard®

Non è la stessa cosa.. una propone un modello basato sul sostegno economico di terzi.. quindi non è un modello economico adottabile da tutti

Rick Deckard®

Dai non è così.. hanno 50 anni e sono basate su vecchie tecnologie... Spesso vengono fermate (o rallentate se preferisci) per interventi d'urgenza.
Poi che emettano poca o 0 CO2 si sa

Rick Deckard®

O con l'idroelettrico e il geotermico, come già facciamo con successo... Non penso che un 2% di nucleare faccia la differenza

ilariovs

Be ci sei tu che conosci. Però NON SAI che senza una legge le centrali nucleari NON si fanno.

NON sai che le terre rare NON sono rare.
E NON sai che i pannelli FV si possono produrre ovunque. Come le pale eoliche.

A DIFFERENZA degli idrocarburi e dell'uranio.

Mancandoti queste nozioni basilari e se il fronte nuclearista é questo per vedere una centrale nucleare in Italia dovranno invaderci.

My opinion

TheRealTommy

stai parlando di cose che non conosci.
non conosci il problema del diminishing returns, non conosci la differenza tra potenza installata e produzione, non conosci cos’è il capacity factor.
queste tre questioni ti impediscono di capire dove stai sbagliando.

Riguardo all’ultima frase, sottolineo come nuovamente tu non abbia le competenze di comprensione del testo per affrontare il problema.
Io non ho mai detto, in nessun posto, ne tantomeno in questi commenti che il nucleare sia l’unica soluzione, ma che deve essere inserita nel mix energetico assieme alle rinnovabili per una quota che va dal 35 al 50% circa.
tutto il resto sono favole che fanno parte del castello di carte che ti sei creato

BATTLEFIELD

fammi capire...costruire mega-dighe è stato fattibile e immagazzinare energia potenziale in loco no? Oggi produciamo un terzo di ciò che consumiamo con migliaia di impianti di piccole dimensioni, fatto impensabile qualche decennio fa, perchè non dovrebbe accadere lo stesso con l'accumulo?

BATTLEFIELD

non ho mai capito se il consumo da auto-produzione è trasparente alle reti ( e quindi non computato)

BATTLEFIELD

sono ottimista, le centinaia di miliardi spesi in giro per il mondo per sostenere la fusione, mi fanno ben sperare

ilariovs

Tu che SEI STUDIATO. Nel 2022 in EU il nucleare ha coperti coirca il 25% del fabbisogno Eolico e FV sono al 23%. Senza contare l'idroelettrico.

Quindi questa grande potenza insostibuile fa circa quello che fa sole e vento con una piccola differenza che il FV è salito del 24% nel 2022. Il nuclere... continua a scendere

Nell'anno 2000 il nucleare in EU produceva circa il 45% di elettricità, sole e vento erano al 2%. Ma come saremo sopravvissuti a questo TAGLIO del 25% di produzione da nucleare? Incredibile che la nostra società esista visto che ci stiamo affidando sempre più alle rinnovabili e sempre meno al nucleare.

E TU pensi di andare così alla gente e a fargli discorsi sul nucleare che come l'ho letto io il rapporto EMBER gli altri NON lo possono leggere?

La Cina usa il carbone perchè è più economico del nucleare e investe in rinnovabili per lo stesso motivo. Se devi amministrare 1,4 MLD di persone che crescono al 5% l'anno allora NON solo devi avere tanta energia ma deve costare poco, oppure devi essere pronto a pagare quasi tutto quello che ti circonda in più.
Secondo l'energia serve OGGI, fra 6 mesi, deve crescere ma a pari delle richieste NON fra 10/15/20 anni. A fare chiacchiere sul webbe siamo tutti bravi, vorrei vedere quando le aziende ti chiedono più energia per espandere la produzione e tu gli dici, stiamo apettando i comodi dei reattori nuclerai ripassate fra 10 anni che ne riparliamo.

Installare 85GWp equivale in produzione italiana a 96TWh/anno di corrente è il 30% di tutto il consumo italiano. Installato in un anno. La Francia nel 2022 con TUTTE le sue centrali ha prodotto 278TWh.

Se la Cina riesce quest'anno a installare 120/130 GWp di FV vuoldire che produrrà ai conti italiani (in Cina non so quanto è la produzione media) 135TWh il 42% del consumo italiano IN UN ANNO.

Quale centrale nucleare può fare questo NESSUNA, ma manco per idea in un anno non trovi nemmeno i siti adatti e questi in un anno installano un fiume di corrente a basso costo con l'obiettivo di arrivare a 500GWp installati nel 2025.
non 2035 duemilaventicinque ossia fra due anni. 500 GWp sono alla produzione italiana 565TWh, ossia il 178% del nostro fabbisogno.

In 4 anni. Il tempo che tu fai una legge e cominci a trovare i siti in Cina hanno gia coperto il 180% del fabbisogno italiano.

E' chiaro ora perchè il NUCLEARE NON E' la risposta? Ma una parte complementare della risposta?

ilariovs

Pure la la Russia era nostra partenr commerciale fino a 18 mesi fa. Oggi i NST 1 e 2 sono fuoriuso. Non esistono alleati eterni dicono i cinesi, ne nemici perpetui ma solo gli interessi della Cina. Io me la ricordo così la massima ma comunque sia il senso è chiaro. Silicio è sabbia, non so se sai questa cosa, ma il Silicio è sabbia.

La cantilena della CIna anca NO per cortesia che è gia abusata. Tanto che in Sicilia o è partita o sta per partire una fabbrica di pannelli FV, un secondo proggetto è in studio per il Veneto ed un terzo per la toscana.
Siemens è uno dei leader mondiali dell'eolico.

Ma fagli da consulente, fatti pagare a peso d'oro è convinvili a fabbricare Uranio, petrolio, gas. Ma quali pannelli FV e pale eoliche il Fit for 55 lo facciamo con le fabbriche di Uranio.

Le terre "rare" ormai è anche risaputo che NONOSTANTE il nome NON sono rare ma diffcili da estrarre. Non entriamo in discorsi tipo Perovskite ma stando sul presente come li fabbricheranno i pannelli IN SILIA? Senza terre rare?

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