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Fisker presenta istanza di fallimento e fa ricorso al Chapter 11

Si proverà a risollevare le sorti dell'azienda attraverso un piano di ristrutturazione

Fisker presenta istanza di fallimento e fa ricorso al Chapter 11
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 18 giu 2024

Oramai era solo questione di tempo. Sapevamo, infatti, che la situazione in cui versava Fisker era particolarmente critica da tempo. Adesso, arriva la notizia che la casa automobilistica ha presentato istanza di fallimento secondo il Chapter 11 e stando a quanto riferisce Reuters, l'azienda americana ha dichiarato attività stimate tra 500 e 1 miliardo di dollari e passività tra 100 e 500 milioni di dollari.

Secondo la documentazione del Tribunale, il numero stimato di creditori di Fisker è compreso tra 200 e 999.

CHE SUCCEDE ADESSO?

Secondo quanto prevede il Chapter 11 si tenterà, adesso, di risollevare le sorti dell'azienda attraverso un piano di ristrutturazione presentato direttamente dalla stessa Fisker. Se questa strada dovesse fallire, allora si procederà con la liquidazione vera e propria.

In una nota, la casa automobilistica fa sapere che "dopo aver valutato tutte le opzioni per la nostra attività, abbiamo stabilito che procedere con la vendita delle nostre attività ai sensi del Chapter 11 è la strada più praticabile per la società".

Fisker intende presentare alcune mozioni al Tribunale fallimentare per garantire che le sue operazioni possano continuare anche se a regime ridotto, incluso il pagamento di salari ai dipendenti, il mantenimento di alcuni programmi per i clienti e il pagamento dei fornitori.

Non rimane che attendere per capire se questo tentativo estremo di salvataggio darà i suoi frutti. Ricordiamo che i "guai" dell'azienda erano emersi oramai da diversi mesi. La casa automobilistica, presentando i dati finanziari del 2023, aveva infatti evidenziato non poche problematiche tra perdite e debito in forte aumento, tanto che aveva espresso dubbi sostanziali sulla possibilità di poter continuare ad operare.

Erano arrivati poi lo stop alla produzione del SUV Ocean, il licenziamento del 15% della forza lavoro, il netto taglio ai listini del SUV elettrico nel tentativo di aumentare le vendite e la chiusura del quartier generale in California. Fisker ha tentato di trovare una casa automobilistica interessata ad una partnership ma le trattative si sono poi arenate. All'epoca si parlava di Nissan.

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