
08 Settembre 2023
All'inaugurazione della nuova fabbrica per le batterie di ACC in Francia, in rappresentanza dell'Italia era presente anche il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Per il ministro, questo importante appuntamento è stata l'occasione per poter parlare direttamente con i vertici di Stellantis per chiedere di avviare un confronto sul tema delle produzione delle auto in Italia.
Ho parlato con Carlos Tavares e con John Elkann sulla possibilità di realizzare un accordo di transizione tra Stellantis e il governo italiano che impegni azienda ed esecutivo in una politica comune di sostegno all'industria automotive italiana. Penso che questo sia necessario per rassicurare i lavoratori degli stabilimenti italiani e i cittadini italiani sul fatto che l'industria automotive abbia un futuro significativo, a cominciare dalla gigafactory di Termoli.
Dalle parole del ministro pare che potrebbe arrivare, tra le altre cose, una rimodulazione degli incentivi visto che quelli erogati negli ultimi anni sono andati per l'80% a vetture prodotte all'estero. L'obiettivo sarebbe quello di interrompere il declino della produzione italiana.
Dobbiamo assolutamente aumentare la produzione di auto in Italia per rispondere alla domanda, magari incentivata, per sostenere la transizione verso vetture sostenibili. Il tutto deve essere fatto definendo un chiaro quadro di una politica industriale: cosa il governo italiano mette in campo per sostenere lo sviluppo dell'industria automobilistica, soprattutto dei nuovi modelli e della tecnologia più avanzata, perchè dobbiamo interrompere il declino della produzione italiana, dobbiamo riprendere a produrre di più e di meglio in Italia.
Non rimane che attendere per capire quali saranno le iniziative concrete del Governo per sostenere la produzione automobilistica italiana.
Una giornata importante che apre la strada del futuro per l’impresa europea.
— Adolfo Urso (@adolfo_urso) May 30, 2023
Italia, Francia e Germania, le 3 grandi nazioni industriali europee, stanno cooperando nei progetti comuni e devono coinvolgere sempre più anche gli altri Stati membri per una politica industriale… https://t.co/Zb2GamLrBh
L'inaugurazione della fabbrica, per il ministro, è stata pure l'occasione per parlare di alcuni temi importanti tra cui Euro 7 e la collaborazione tra l’Europa e gli Usa, in particolare per quanto riguarda le problematiche legate all'IRA (Inflation reduction act).
Il ministro ha ribadito l'assoluta necessità di una politica industriale pragmatica che si basi sul principio della neutralità tecnologica.
Su Euro 7 Italia e Francia hanno dato insieme un forte altolà alla Commissione.
Ricordiamo, infatti, che l'Italia, la Francia ed altri Paesi UE hanno inviato un documento alla Commissione in cui esprimevano tutti i loro dubbi e preoccupazioni sulla nuova normativa delle emissioni. Urso ha poi ribadito che l’Europa deve lavorare con gli USA, sottolineando che nella sua missione a Washington di giovedì solleciterà l’amministrazione americana a garantire pari condizioni di accesso all'IRA alle imprese europee che vogliono accedere al mercato americano dell’automotive.
Non possiamo riproporre lo scontro che si verificò 25 anni fa durante la guerra commerciale su Boeing e Airbus. Non possiamo dividere l'Occidente a fronte della guerra della Russia in Ucraina. Dobbiamo dare insieme la risposta alla sfida sistemica della Cina.
Infine, il ministro ha evidenziato l'assoluta necessità che la Commissione europea proponga un quadro chiaro di semplificazioni procedurali e significative risorse comuni per raggiungere davvero un'autonomia strategica nel campo delle materie prime critiche che servono alla realizzazione delle batterie elettriche per non passare dalla dipendenza dalla Russia nel carbon fossile alla dipendenza dalla Cina sulle materie prime critiche necessarie alla tecnologia green.
Commenti
Che vogliano la pappa gratis non c'è dubbio, che la possano ottenere è molto difficile
Il settore é automotive e include tutti i veicoli. Gli elettrici sono un prodotto dell'industy, non é difficile.
Questi vogliono incentivi a tutto tondo
Termini imerese non è stato l'unico a chiudere, detto questo come ripeto dal primo commento, si potevano scegliere due strade, quella della semplice ristrutturazione e rilancio a quella della ristrutturazione e vendita, marchionne è stato scelto per la seconda, che ha portato a termine, i suoi anni in fiat e poi fca sono stati anni solo di tagli e pochi modelli giusto per dare un senso ai brand e renderlo appetibili alla vendita, mirabolanti piani industriali, tutti risolti in fuffa, le maestranze diminuite anno dopo anno e quelle dentro con cassa integrazione continua, quello che continui a non capire, forse perché on quegli anni non hai vissuto quel mondo, è che non c'era nessun obiettivo di rilanciare l'auto italiana, ma solo di monetizzare, partendo dagli spin off fino alla fusione
"Settore" = "Veicoli elettrici", non è difficile...
Ma abbi pazienza e non mi sembri nemmeno irragionevole nei commenti visto che il più delle volte lo condivido pure ma se un'azienda è in rosso cosa pretendi? Che sforna 100 modelli? Marchionne non ha ereditato un'azienda con i conti in ordine che aveva la possibilità d'investire e progettate, è arrivato proprio per risollevare le sorti di FIAT perché in caso contrario andavano tutti a casa ed è questo che gli operai e chiunque lavorasse in FIAT doveva capire inizialmente e l'hanno capito dopo.
Per quanto riguarda poi la cassa integrazione su quello potremmo discuterne per ore, è stato un abuso da parte della FIAT di Agnelli ma non dimenticate mai Pomigliano D'Arco e il famoso tunnel di ricambi a nero.
Marchionne mise un punto a tutto questo scempio facendo capire a chiunque anche all'ultimo arrivato: O si lavora sul serio per arrivare a competere in un mercato che richiede saper fare concorrenza e di conseguenza evitare che le auto perdessero vernice prima del previsto o montate male in concessionaria o ve ne andate tutti a casa. Ripeto per la terza volta: Termine Imerese è stato l'unico stabilimento chiuso perché era solo un gioco politico di come andava gestito e un manager serio non entra a giocare con la politica e così ha fatto.
Per l'ultima volta: Quando si parla di Marchionne va fatto con il massimo rispetto per quello che ha fatto.
Scusa ma sono fatti, durante il periodo marchionne gli occupati ed i modelli costruiti in Italia sono drasticamente diminuiti, quindi oggettivamente ha fatto altro
e allora torniamo al punto dell'articolo e del mio commento. Il settore non è in espansione
Non vaneggio affatto, sono ben lucido. Ad ogni modo su altre cose siamo d'accordo ma su questo decisamente no.
non c'è una sostituzione 1:1. Basti pensare al trend di inurbamento nelle grandi città, dove la macchina è sempre più superflua
Non è ironia è la realtà dei fatti
Tu veramente vaneggi, non ha risollevato nulla, ha diminuito l'occupazione e il numero di auto costruite per massimizzare i profitti e tagliare i debiti nel.modo più rapido possibile, ottimo banchiere, pessimo industriale
E ti svelo un segreto agnelli ha venduto tutto il vendibile di fiat e company, tenendosi solo i pezzo pregiati come iveco e ferrari
Chiunque è bravo a ripianare i debiti diminuendo l'occupazione e utilizzando la cassa integrazione come ha fatto lui
E questo lo hai letto sul contratto ufficiale, approvato firmato e timbrato, vero? E per quanto tempo è valido, da qui all'eternità? E per tutte le auto elettriche ed ibride, senza eccezione alcuna? E chi ti ha mai detto che le batterie prodotte da Stellantis sarebbero di "seconda scelta"? Non ne è mai uscita nemmeno una, figuriamoci provarla!
“Le future Mercedes-Benz elettriche, assemblate in Europa per il mercato del Vecchio Continente, saranno equipaggiate con batterie prodotte nel nuovo stabilimento ungherese di Debrecen, di proprietà della multinazionale Catl.”
Non vi è alcun accenno che saranno coinvolti altri “produttori” ... infatti la cosa non avrebbe alcun senso, visto l’evidente vantaggio tecnologico dell’azienda cinese.
Mica uno va ad acquistare una Mercedes pagandola a caro prezzo equipaggiata con delle batterie di seconda scelta.
La domanda in crescita per le elettriche è compensata dalla domanda in diminuzione delle auto a pistoni, mi sembra ovvio
Appunto per questo hanno fatto la fabbrica, no? In ogni caso una sola fabbrica di batterie non basterà certo per equipaggiare tutte le loro auto, ovvio che devono anche stringere accordi con altri fornitori
Scusa ma Stellantis ad oggi non ha prodotto una sola batteria esattamente come Mercedes e le vetture elettriche che hanno prodotto ad oggi non sono di certo dei capolavori ... i tedeschi hanno capito che se vogliono avere un futuro gli tocca acquistare le batterie da CATL.
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Quindi una tecnologia più vecchia e più costosa (almeno su questo taglio)
c'era la AR Giulia 2.0 turbo 200cv 41000€, ma non esiste più :(
alzo prezzo di partenza a 50000€ e sicuro c'è un modello
Non so cosa significhi che eri in orbita Fiat ma ad ogni modo i fatti parlano chiaro e la fusione con PSA sicuramente Marchionne non l'avrebbe fatta in questo modo.
Avrebbe fatto una fusione per ingrandirsi? Sicuramente, ma è altrettanto vero che aveva già dichiarato che il suo scopo era risollevare l'industria automobilistica Italiana e l'ha fatto e questo è sotto gli occhi visto che i dati finanziari parlano chiaro dal 2006 al 2018 e vedo che nemmeno tu puoi smentire questa cosa.
Stai scambiando un manager di Intel che ha avuto inefficienza e ne paga le conseguenze per anni che ha solo tagliato per aumentare i ricavi con un manager ineccepibile come Marchionne che non sono aveva un'azienda con i conti in rosso, ma ha anche fatto acquisizioni e riportato in verde i conti, senza chiudere uno stabilimento e insegnando cosa volesse dire lavorare agli operai, dove chiedevano senza dare e basta.
Fece emergere anche una cosa indegna del sindacato in Italia: Devi metterti d'accordo con 10 sindacati per fare una cosa quando in altri paesi parli con 1 e basta. Visto che poi scrivi del tabula rasa che è un banchiere e tutte ste cretinate che non hanno alcun significato: Se non ci fosse stato lui, Agnelli avrebbe dovuto vendere tutto quello che aveva di FIAT, poco ma sicuro.
Ribadisco: Quando si parla di Marchionne come manager mani e lingua ben pulite perchè dire che ha avuto una pessima gestione, si commette peccato in quanto l'Italia non ha mai goduto di manager di questo calibro e parlarne male mostra irriconoscenza e soprattutto leggerezza per chi ha compiuto un vero e proprio miracolo imprenditoriale.
Qualcuno deve fare pace con il cervello. A livello europeo l'obiettivo é di ridurre il parco circolante e questi parlano di domanda in crescita e di incentivi?
Basta regalare soldi pubblici alle società private. Minacciano licenziamenti? Che licenzino pure, poi vediamo che leva usano per tornare a piangere per fare cassa
E' inutile ironia quella che stai facendo che non merita risposte.
Segmento D da 200cv a 40k quali sarebbero? La Dacia ha fatto un modello?
È inutile, non hanno mai avuto un'elettrica, non capiscono di girare con dei trattori o poco più...
Miracolo nel senso che ha cancellato diritti e posti di lavoro?
Non è detto che si debbano per forza adoperare batterie dello stesso tipo su tutta la gamma. Le batterie LFP, per quanto ne so, hanno prestazioni migliori quindi potrebbero andare bene su auto di un certo livello, come le Alfa, le Maserati o le Peugeot più costose. E nessuno ti ha mai detto che l'accordo tra Mercedes e CATL sia una esclusiva, né se le batterie di Stellantis costeranno più di quelle di CATL
Già risposto al tuo degno compare Actarus:
Quelle "macchine vere" oggi non potrebbero più circolare perché non soddisfano i requisiti minimi di sicurezza ed inquinano troppo. Il mondo va avanti, rassegnati
Sei andato in loop...
Se con i nostri politici che mirano ad un elettorato che andrebbe a diesel?! Che esulta per la abolizione del super bollo così, da poveracci, risparmiano quattro soldi e sgasano in città con macchine di 15 anni fa?!
Questi dovrebbero guardare all'elettrico?
Scritto e diretto da Quentin Inventino.
siamo con te miticissimo leader!!!
Non vi è alcuna battaglia con i cinesi ... non è che abbiano già vinto, ma non c’è competizione ... siamo seri Stellantis non ha vetture o capacità per poter competere con i cinesi. Poi non credo che a Tavares gli importi troppo di Fiat o di quello che accade in Italia, visto che sta trasferendo la produzione all’estero.
La ”battaglia” sull’elettrico si svolge fra Tesla ed i diversi produttori cinesi, i quali ovviamente hanno piani ben precisi e fra qualche anno saranno tutti presenti qui in Europa a produrre veicoli e batterie. Il che è un bene, visto che per costruire sia vetture che batterie c’è bisogno di personale.
ps. CATL nel frattempo sta iniziando i preparativi per la gigafactory numero tre qui in Europa …
Stellantis non è americana e non lo è mai stata, è una multinazionale con maggior azionista exor
Stai facendo un pastrocchio di situazioni differenti, di stellantis la sede della holding è all'estero, è una multinazionale e non ha nessun obbligo di stare in Italia se il regime fiscale non è favorevole, stellantis Italia opera qui e qui paga le tasse, preferisci il lavoro alle tasse sui dividendi, che in ogni caso potremmo avere se si cambiassero le leggi fiscali allineandole a quelle olandesi
In realtà le uniche auto che io ricordi nel 2023 hano tagliato i listini sono proprio elettriche Tesla Model 3 e Model Y.
Mi daresti il nome di una macchina ICE che ha tagliato i listini quest'anno.
E per inciso una Model 3 la porti via a 38500€. Una macchina da 200Cv 4,75mt e 500l di bagagliaio.
Giusto per dire.
Anche tu.
La politica italiana è andata per troppi decenni dietro agli Agnelli, gli hanno regalato l'Alfa Romeo che sarebbe dovuta andare a Ford e la hanno praticamente ammazzata, vende meno di DR, adesso che Exor in Stellantis non conta niente, tra l'altro Elkann è stato cacciato pure dalla presidenza di Exor, si raccomandano al management che risponde agli azionisti francesi.
Invece di sostenere le aziende che hanno il know-how per il passaggio all'elettrico, come Marelli che fa buoni motori elettrici ma è in crisi dopo essere diventata nipponica con azionista americano, vanno dietro ad una multinazionale che ha a cuore il lavoro in Francia e Germania e i mercati nordamericani.
Sarebbe meglio incentivare la crescita di una nuova filiera della mobilità elettrica, come le moto Energica o gli scooter e le bici elettriche Fantic.
Certe auto te le regalano pure, Io tempo fa rottamai una fiat 500 perfettamente funzionante..
Lo sai che fine ha fatto quello che lo diceva, vero?
I sovranisti che vendono Alitalia, i sovranisti che adesso voglio accordarsi con Stellantis che è americana.
Bla! Bla! Bla! Sei solo chiacchere e distintivo.
La tua è una realtà distorta dalla propaganda della destra, esattamente come i diritti dei lavoratori sono propaganda della sinistra.
Non si può continuare a vivere così.
Quello che ti sfugge e che la politica nostrana vuole che continui ad essere così è che le imprese non sono solo il negozietto ed Amazon.
In Italia ci sono padroncini ovunque, questo è il nostro male peggiore.
Ti faccio un esempio lampante: il minimarket familiare evade al massimo e non tiene figli/parenti con contratti regolari. Il supermercato fa sempre scontrini e segue determinati standard.
E' un fatto intrinseco nella micro impresa l'evasione fiscale in ogni sua forma.
Prova a chiedere ad una partita IVA con pochi dipendenti dove sta il tuo tfr e ti ridono in faccia. Se ne parla se e quando andrai via o in pensione.
E' in questa terribili inefficienza la nostra debolezza, purtroppo però invece di mettere le carte in tavola si pensa al ministero del "made in Italy".
Prendiamo per esempio il caso di Stellantis. L’azienda automobilistica ha infatti la propria sede legale nei Paesi Bassi e quella fiscale a Londra, facendo così perdere all’erario italiano le imposte sui redditi distribuiti agli investitori non italiani e le imposte relative ai futuri apprezzamenti degli asset non riferibili fiscalmente all’Italia. Il fatturato di Stellantis, per dire, si aggira intorno ai 179 miliardi di euro annui. Non finisce qui.
C’è poi il caso di Amazon. La multinazionale della logistica ha la sua sede europea nel paradiso fiscale del Lussemburgo. Questo le ha permesso di non pagare tasse su oltre 50 miliardi di euro di vendite effettuate nel solo 2021. Abbiamo poi anche casi di evasione vera e propria. Come quello di Meta, l’azienda che controlla Facebook, che è finita al centro di un’inchiesta della Procura di Milano che le ha recentemente contestato l’evasione di 870 milioni di euro di IVA. Se l’accusa si rilevasse vera, la sola evasione di Meta conterebbe per oltre il 2% sul totale dell’evasione stimata in Italia.
Tutti questi soldi,farebbero schifo allo Stato?
Ragazzo mio, io all'epoca ero in orbita fiat, e so benissimo come andarono le cose, marchionne aveva come ultimo e solo obiettivo vendere il gruppo dopo averne risanato i conti, ed è ciò che è stato fatto, ha fatto il minimo indispensabile non rischiando nulla, ed infatti era un banchiere, non un ingegnere o uomo prodotto, non ha risollevato un bel nulla, ha solo allungato la minestra aspettando qualcuno per fondersi come tra l'altro ha sempre dichiarato, prima gm e ford e alla fine psa, nessuno vuole toglierli i meriti finanziari, ma la gestione dell'occupazione e del prodotto è stata pessima per i motivi sopra elencati
LOL
avete venduto l'alfa alla fiat,quando c'era chi pagava di piu',avete buttato soldi in fiat senza alcuna garanzia, di un concreto rilancio dell'auto italiana.Pagano le tasse in olanda ..tra fiat e lo stato c'è stato un disimpegno su tutto,dal mondo dell'auto,dei treni ec...ah dimenticavo , ovviamente in piena era di cambiamenti(auto elettrica )hanno venduto la magneti marelli..ottimo
E tu cosa ne sai? Mi sorvegli, forse? Comunque ho l'auto da molto prima di te, ho avuto diverse moto e persino biciclette, a piedi ci vado solo quando mi va di farlo
Forse non siano lo stesso significato al termine "burocratici"
No, ma restano le più economiche, quindi le più vendute