
26 Luglio 2022
Diverse realtà stanno lavorando allo sviluppo delle loro soluzioni di guida autonoma. Questo lavoro, però, non si concentra solamente sulle auto ma pure sull'infrastruttura stradale che quando potrà dialogare costantemente con le vetture potrà fornire preziose informazioni per rendere più sicuri gli spostamenti effettuati con i veicoli a guida autonoma. In tal senso arriva la notizia che sono stati presentati i primi risultati raggiunti dal progetto C-Roads Italy, co-finanziato dall'Unione Europea che è stato portato avanti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Italiano congiuntamente con alcuni partner tra cui il centro ricerche del Gruppo Stellantis e Autostrada del Brennero.
L'iniziativa che fa parte di un progetto più ampio europeo, ha come obiettivo quello di portare avanti lo sviluppo e la sperimentazione delle "smart road" con l’implementazione dei Cooperative Intelligent Transport Systems (C-ITS) armonizzati ed interoperabili che permettono la comunicazione tra i veicoli e con l’infrastruttura stradale in tutta Europa. Si tratta di un sistema di comunicazione noto anche come Vehicle-to-Everything (V2X).
L’iniziativa C-Roads Italy garantisce la continuità dei servizi cooperativi tra gli stati membri e gli operatori stradali, contribuendo a un sistema di trasporto sostenibile in termini di impatto economico, ambientale e sociale e, allo stesso tempo, migliorare la sicurezza stradale, aumentare l’efficienza dell’uso delle infrastrutture stradali e la gestione del traffico, migliorare l’interoperabilità dei servizi di trasporto sia per i passeggeri che per le merci.
I test non sono ancora terminati e si stanno conducendo presso il centro ricerche di Stellantis a Trento, sulle tratte autostradali della A22 presso Trento, sulla tangenziale di Venezia, su tratte della A4 e A28, oltre che presso il Brennero per scenari transfrontalieri Italia-Austria. Per l'occasione sono stati allestiti dei prototipi di Maserati Ghibli e Fiat 500X equipaggiati con un sistema avanzato per la gestione dei veicoli connessi e autonomi denominato "Highway Chauffeur". Si tratta di soluzioni che permettono di abilitare la guida autonoma di Livello 3. (Qui spieghiamo i diversi Livelli di guida autonoma).
L'obiettivo principale del centro ricerche di Stellantis è quello di testare, verificare e dimostrare come i sistemi cooperativi Vehicle to Vehicle (V2V) e Vehicle to Infrastructure (V2I) possano avere un impatto positivo sulla sicurezza, sulla fluidità del traffico e sull'ambiente. Il focus è la comunicazione V2I, ossia tra i veicoli e la rete stradale intelligente in modo che l’Highway Chauffeur possa sfruttare le informazioni provenienti dall’esterno per migliorare la conoscenza dello scenario in cui si muove, per una guida autonoma sicura e confortevole (traffico, incidenti, cantieri e altro).
Informazioni che saranno rese disponibili anche al conducente durante la guida manuale attraverso allert e suggerimenti. I messaggi V2X sono geo-referenziati, in modo tale che il veicolo possa filtrarne il contenuto in base alla propria posizione e traiettoria.
I prototipi che si stanno sperimentando su strada ricevono informazioni sulla viabilità non solo dall'infrastruttura stradale ma pure dagli altri veicoli equipaggiati con la medesima tecnologia che segnaleranno la loro presenza ed eventuali problemi. Le vetture utilizzate per i test sono state sperimentate in una serie di casi d’uso, che vanno "dalla segnalazione di eventi stradali imprevisti, agli scenari cooperativi tra auto passeggeri, agli scenari più complessi di manovre cooperative tra auto passeggeri e mezzi pesanti in condizioni eccezionali, quali il restringimento corsia per lavori in corso".
Commenti
C'è ancora la Asti-Cuneo.
Tutte cose inutili..Fra un po in italia le strade saranno tutte sterrate.
Quasi sicuramente infrastruttura montata ad hoc. E finchè non abilitano i messaggi via 5G è troppo costoso mappare l'intera rete autostradale.
Per abituarla a evitare i cantieri c'era la Salerno Reggio Calabria, che occasione sprecata! :D
Beh si forse l'unica strada possibile per la guida autonoma è quella di avere mezzi intercomunicanti fra di loro e con le infrastrutture autostradali.
Mi viene da pensare a un semaforo smart e connesso che rileva mezzi in arrivo da nord/sud e non da est/ovest che quindi fa diventare il semaforo verde per i primi in arrivo.
"possano avere un impatto positivo sulla sicurezza, sulla fluidità del traffico e sull'ambiente."
No, ma dai? Come giustificare l'ennesimo regalo di soldi pubblici ad un'azienda straniera
Nell' immagine ci sono le righe centrali tracciate che poi vengono usate come storico dove dopo mancano.
Ma io ho visto iniziare strade senza righe o strada grande tratteggiata che finisce in strada piccola non tratteggiata ecc...
Quì si parla di V2X quindi la parte radio, telecamere ed altro non c'entrano nulla.
Diventerà parte integrante per la guida autonoma, ma per il momento serve principalmente per questioni di sicurezza
mi riferivo a questo sistema che legge la riga centrale
Per esempio in tesla FSD Beta 10 (privata) riesce tranquillamente a capire dove incomincia e dove finisce la strada anche se non ci sono righe (ci sono centinaia di video su youtube)
Ci sono diverse tecniche per ricostruire la geometria della strada.
Nessuna di esse è ottimale ma messe assieme producono un buon risultato.
Una volta l' ho visto seguire il furgone di quelli che fanno le righe
vuol dire c'è gia passato il pioniere Lapo ;)
ma nelle strade senza righe?