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Partono i test sulle batterie al litio-zolfo di Lyten. Partecipa anche Stellantis

Tra i partner dell'azienda c'è anche Stellantis che testerà queste nuove batterie

Partono i test sulle batterie al litio-zolfo di Lyten. Partecipa anche Stellantis
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 13 mag 2024

Sulle sviluppo delle batterie per le auto elettriche si sta investendo moltissimo. Alcune aziende stanno valutando anche tecnologie alternative a quelle in uso oggi per rendere gli accumulatori più convenienti e quindi permettere di realizzare auto elettriche maggiormente accessibili. In particolare, si sta valutando anche la tecnologia degli accumulatori al litio-zolfo che offrono buone prestazioni e non utilizzano materie prime come nichel, cobalto e manganese. Tuttavia, queste batterie presentano ancora diversi limiti come la durata.

Tra le case automobilistiche che guardano con interesse a questa tecnologia c'è Stellantis che circa un anno fa aveva annunciato di voler investire in Lyten per accelerare la commercializzazione delle applicazioni del Lyten 3D Graphene per il settore della mobilità, tra cui la batteria al litio-zolfo per auto elettriche LytCell, materiali compositi leggeri e nuovi sistemi di rilevamento a bordo.

AL VIA I TEST

Nel frattempo, lo sviluppo di queste batterie è andato avanti tanto che Lyten ha fatto sapere di aver iniziato ad inviare ai suoi partner, tra cui Stellantis, i primi campioni di celle al litio-zolfo (celle a sacchetto da 6,5 ​​Ah) per le valutazioni. Entro la fine dell'anno, l'azienda è fiduciosa di poter inviare i primi campioni di celle cilindriche ai partner per le valutazioni (formato 2170 e 18650).

Queste celle sono prodotte attualmente all'interno dell'impianto pilota di Lyten che si trova a San Jose, California. L'azienda evidenzia che per la produzione sono utilizzate apparecchiature standard per la costruzione di celle agli ioni di litio. Il primo impianto per la produzione di massa di Lyten è attualmente in fase di progettazione.

L'azienda americana è convinta della bontà della sua tecnologia (i catodi di zolfo adottano un reticolato in grafene) e di aver risolto le problematiche che affliggono le batterie al litio-zolfo tanto che non guarda solamente al solo settore automotive. Infatti, secondo Lyten, tali accumulatori possono essere utilizzati in molteplici ambiti.

Lyten ha già spedito campioni ad un'importante azienda statunitense di elettronica di consumo e prevede di consegnare le celle al Dipartimento della Difesa a maggio e a più di 20 potenziali clienti per una valutazione commerciale. Ovviamente, il lavoro da fare è ancora molto. Tuttavia, il fatto che l'azienda abbia iniziato a spedire i primi campioni significa che è sicura di aver intrapreso la strada giusta.

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