FIM-CISL, produzione di Stellantis in calo quasi del 10% nel primo trimestre
I sindacati sono molto preoccupati dalla tendenza negativa in 4 stabilimenti

Il Governo sta lavorando al rilancio del settore automotive italiano che prevede un aumento della produzione all'interno delle fabbriche di Stellantis. Ne abbiamo parlato diverse volte ed abbiamo visto che c'è grande preoccupazione per le attività di alcuni stabilimenti, come quello di Mirafiori. Adesso, FIM-CISL rilancia questo allarme e lo fa condividendo un po' di numeri che mostrano come la produzione italiana di Stellantis nel nostro Paese sia calata nel corso del primo trimestre del 2024.
ANDAMENTO NEL PRIMO TRIMESTRE 2024
Nel rapporto dei sindacati si può leggere che dopo due anni di crescita, nei primi 3 mesi del 2024, c'è stata un’inversione di tendenza rispetto al trimestre dell’anno precedente. Parliamo di una flessione del 9,8%. Più nel dettaglio sono state prodotte, tra autovetture e furgoni commerciali, 170.415 unità contro le 188.910 del 2023.
Male, in particolare, la produzione di autovetture che ha fatto segnare un calo del 23,8% (105.255 unità prodotte). Flessione che ha annullato totalmente la crescita del 28,5%, in termini di volumi, dei veicoli commerciali (14.460).
FIM-CISL evidenzia, in particolare, una situazione particolarmente negativa in 4 stabilimenti di produzione delle auto, dove la produzione si è dimezzata.
Negli stabilimenti di produzione delle auto abbiamo riscontrato una situazione particolarmente negativa. Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco che rappresenta più della metà della produzione totale e dove riscontriamo una crescita del +26% rispetto al 1° trimestre 2023, gli altri quattro stabilimenti dimezzano la produzione auto con flessioni molto significative.
BENE POMIGLIANO GRAZIE ALLA PANDA
Andando a vedere più da vicino i dati dei singoli stabilimenti, a Mirafiori è stato registrato un calo del 51% (12.680 unità rispetto alle 25.900 del 2023). Il 90% dei volumi dello stabilimento torinese (11.360) è rappresentato dalla 500 elettrica. 1.320, invece, le Maserati prodotte. Una situazione che i sindacati hanno definito in peggioramento. Una flessione di mercato ha impattato negativamente sulla produzione della 500 elettrica che ha portato ad un dimezzamento delle produzioni rispetto alle 23.700 unità del primo trimestre del 2023. Per questo, la produzione è stata riorganizzata su di un unico turno ed è stata chiesta la cassa integrazione. Sulla linea di produzione della Maserati siamo ad un -40% rispetto allo stesso periodo del 2023, lontanissimi dalle 15.000 unità prodotte nel primo trimestre del 2017.
Nello stabilimento di Cassino sono state prodotte 8.540 unità, che rappresentano una flessione del -40,7% rispetto al 2023. Da gennaio lo stabilimento è organizzato su un solo turno. L'attuale produzione, spiegano i sindacati, è rappresentata per il 21% da Alfa Romeo Giulia, il 52% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 28% dalla nuova Maserati Grecale (anche in versione elettrica). L'andamento è ben lontano da quello del primo trimestre del 2017 con 153.263 auto prodotte. Viene giudicata positiva l'assegnazione della piattaforma STLA Large anche se viene chiesto di anticipare i lanci dei nuovi modelli basati su questa piattaforma oltre ad assegnare allo stabilimento ulteriori modelli.
A Modena dove si costruiscono alcuni modelli Maserati, sono state prodotte 105 auto contro le 330 del 2023. All'inizio del 2025 è previsto l'arrivo della MC20 e MC20 Cielo Folgore. A Melfi sono state prodotte 25.100 auto, pari ad un calo del 50,7% (25.770 unità in meno rispetto al 2023). Dei modelli prodotti, il 51% è rappresentato da Fiat 500x, il 26% da Jeep Renegade e il 23% da Jeep Compass. Bene l'arrivo della piattaforma STLA Medium che introdurrà nuovi modelli.
In controtendenza Pomigliano grazie alle vendite della Panda. Nei primi tre mesi del 2024 è stata riscontrata una crescita del +26% rispetto al primo trimestre 2023. La city car di casa Fiat è stata prodotta nel primo trimestre del 2024 in 44.000 unità rispetto alle 30.300 del 2023 (+45%), compensando anche la flessione sulle produzioni di Alfa Romeo Tonale e della Dodge Hornet, passate dalle 16.400 del 2023 alle 14.830 unità (-9,5%).
Per quanto riguarda, infine, la fabbrica di Atessa dove si costruiscono i veicoli commerciali, la produzione nel primo trimestre del 2024 raggiunge la quota di 65.160 unità, con un risultato positivo rispetto al 2023 del + 28,5%. Attualmente si realizzano i veicoli commerciali di Fiat e Psa, anche di Opel e Vauxall e dal 2024 quelli di Toyota. Nello stabilimento sono in produzione anche le versioni full-electric e le previsioni sono di produrne circa 5.000/7.000.
Se l’andamento riscontrato nel 1° trimestre 2024 viene confermato nei prossimi mesi e gli incentivi non invertono la tendenza, la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630 mila unità al di sotto delle 751 mila del 2023.