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Stellantis, accordo con il Politecnico di Torino su formazione e Ricerca e Sviluppo

Il Gruppo investirà 7,4 milioni di euro fino al 2026

Stellantis, accordo con il Politecnico di Torino su formazione e Ricerca e Sviluppo
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Filippo Vendrame
Filippo Vendrame
Pubblicato il 26 nov 2022

Stellantis e il Politecnico di Torino hanno rinnovato un accordo di collaborazione su formazione e attività di Ricerca e Sviluppo che va avanti da lungo tempo. Nello specifico, queste due realtà hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che si prefigge l'obiettivo di rafforzare i progetti di ricerca e sviluppo sui temi della mobilità, sostenibilità e dell’economia circolare, coinvolgendo professori, ricercatori e studenti.

NUVO PROGETTI PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

L’accordo supporta il Corso di Laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo per il quadriennio 2022-2026 e le relative attività di ricerca per accelerare lo sviluppo di prodotti per la mobilità sostenibile. Stellantis investirà 7,4 milioni di euro, pari ad una media annuale di 1,85 milioni di euro in progetti per lo più focalizzati sulle sfide tecnologiche proposte dal settore automotive e della mobilità sostenibile: elettrificazione, guida autonoma e interconnessa, digitalizzazione dei processi di manifattura e sviluppo di processi di fabbrica a supporto dell’economia circolare.

Il Gruppo racconta che i risultati conseguiti nel corso del periodo 2018-2022 sono stati rilevanti. Per quanto riguarda l’attività didattica legata all’Ingegneria dell’Autoveicolo, sono aumentati nell’ultimo quadriennio gli studenti immatricolati sui due livelli (Laurea di I livello e Laurea magistrale).

Confermata la vocazione internazionale del corso: la percentuale di studenti stranieri si è attestata a circa il 15% degli immatricolati. È continuata inoltre un’importante attività didattica in diversi corsi annuali da parte di manager e professionisti di Stellantis. Offerto dal Gruppo anche un nutrito programma di moduli formativi volontari per gli studenti su tematiche specialistiche di progettazione e processi di fabbricazione del veicolo. Positivo il bilancio sulla ricaduta occupazionale di questo percorso formativo: il 93,3% dei laureati magistrali ha trovato lavoro ad un anno dal conseguimento del titolo.

I progetti di ricerca congiunti finanziati dall’accordo nel quadriennio 2018-22 sono stati 48 ed hanno affrontato, anche con la partecipazione di studenti, la soluzione di problemi industriali nell’ambito della propulsione elettrica, della guida autonoma, dei nuovi materiali, della manifattura additiva e dello sviluppo e applicazione delle tecnologie di industria 4.0.

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