Bici elettriche a pedalata assistita: come funzionano, regole e autonomia | Guida
Le bici elettriche a pedalata assistita o eBike, dispongono di un motore elettrico che assiste la pedalata dei ciclisti rendendo più agevoli i loro spostamenti.

Bici elettriche, bici a pedalata assistita, Pedelec ed eBike. Sono tutti termini che sempre di più si stanno accostando al mondo delle 2 ruote a pedali e che, oggi, comunemente identificano praticamente sempre il medesimo mezzo. Quello che comunque è certo è che da alcuni anni il concetto di una bici a batteria è stato sdoganato. Se prima si pensava a questi mezzi di trasporto con ironia additandoli a modelli esclusivi delle persone anziane o di chi soffre di problemi di mobilità, adesso, invece, le cose sono cambiate radicalmente.
Anzi, oggi le bici elettriche sono viste come una soluzione perfetta per la mobilità urbana e prova ne è che molti servizi di sharing le propongono nelle città. Inoltre, grazie all'evoluzione tecnica che ha permesso di realizzare motori elettrici sempre più piccoli e batterie dalle capienze sempre maggiori, queste due ruote sono diventate mezzi molto divertenti per le gite, anche in montagna dove è possibile percorrere tragitti impegnativi senza rischiare un collasso.
Le bici elettriche moderne hanno quindi reinventato il modo di andare sulle due ruote, facendo riscoprire questo modo di muoversi a tante persone. Questo si traduce in molto più movimento a tutto vantaggio della propria salute. Per una corretta scelta, tuttavia, è importante possedere un'infarinatura di base sul loro funzionamento e sulle normative.
- Pedalata assistita: cosa significa?
- Cosa dice il Codice della Strada
- Motore e batteria
- Come funziona l'assistenza
- Autonomia: quanta strada faccio?
- Bici connesse e tecnologiche
- Quanto costano?
- Che manutenzione devo fare?
- Cosa sono le Speed Pedelec?
- Kit di trasformazione e usato
- Domande e risposte
PEDALATA ASSISTITA
Pedalata assistita è un termine che è sempre più utilizzato quando si parla di bici elettriche. Molti pensano erroneamente che questi mezzi a due ruote funzionino come un motorino e che una volta accesi portino in giro le persone senza alcuno sforzo da parte loro. Nulla di più falso, o meglio, esistono anche modelli similari ma il loro utilizzo in Europa non è perfettamente regolamentato.
Le bici a pedalata assistita o Pedelec funzionano esattamente come le descrive il nome. Il motore elettrico "assiste" le persone durante le loro pedalate alleggerendo lo sforzo. Questo può risultare utile in moltissimi contesti. Per esempio sarà possibile percorrere più strada con meno fatica o affrontare salite di una certa importanza con maggiore facilità. Il punto importante, comunque, è che si continua a pedalare con più o meno sforzo (a seconda della modalità selezionata) ma il movimento deve essere costante.
La pedalata assistita può quindi aprire le porte anche ad una nuova forma di turismo, di chi vorrebbe muoversi con le 2 ruote in particolari contesti come la montagna ma non ha la "forma fisica" per farlo. Inoltre, queste biciclette sono dei formidabili allenatori. Utilizzandole con costanza, le persone si alleneranno senza accorgersene in virtù del fatto che comunque bisogna sempre pedalare.
CODICE DELLA STRADA
Prima di capire come funzionano le bici elettriche a pedalata assistita che molti comunemente chiamano anche eBike, è importante conoscere la normativa che regola il loro funzionamento. Il regolamento UE n. 168/2013 offre una precisa definizione di bici a pedalata assistita (aggiornando quanto previsto dalla direttiva europea 2002/24).
Cicli a pedali a pedalata assistita, dotati di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua pari o inferiore a 250 W la cui alimentazione è interrotta se il ciclista smette di pedalare o è progressivamente ridotta e infine interrotta prima che la velocità del veicolo raggiunga i 25 km/h.
La definizione è quindi molto chiara. I motori elettrici per questa categoria di bici devono disporre di una potenza che non superi i 250 W. Inoltre, l'assistenza potrà funzionare solamente durante la pedalata e sino ad una velocità massima di 25 Km/h. E qui spesso entra in gioco un fraintendimento. Le bici a pedalata assistita possono comunque superare i 25 Km/h ma per farlo bisognerà solamente "usare i muscoli" in quanto a quel limite il motore elettrico smetterà di funzionare.
In commercio esistono alcune soluzioni che permettono di superare questa limitazione, tuttavia trattasi di una procedura assolutamente illegale da non fare in alcun caso. Per quanto concerne l'uso su strada, le eBike sono equiparate alle normali biciclette muscolari e quindi seguono le medesime regole di utilizzo.
MOTORE E BATTERIA
Gli elementi principali di una bici elettrica sono due: il motore elettrico e la batteria. Il primo è collocato solitamente centralmente, tra i due pedali. Una scelta che permette di tenere il baricentro della bici molto basso a tutto vantaggio della guida, soprattutto in discesa. In alternativa, il motore elettrico si può trovare direttamente sul mozzo della ruota posteriore. La batteria, invece, può essere collocata all'interno del telaio o su di esso in vari punti. Nelle bici da città può essere posizionata pure al posto del portapacchi.
Nella maggior parte dei casi, comunque, è rimovibile per poter essere comodamente ricaricata a casa attraverso un caricabatterie dato in dotazione con la bici. I motori non sono tutti uguali e sebbene la potenza per legge non può superare un certo limite, erogazione e coppia possono differire molto tra un modello all'altro. Solitamente i costruttori di bici elettriche adottano vari modelli di motore in base al tipo di prodotto che offrono. Per esempio, una MTB a pedala assistita utilizzerà motori con più coppia per offrire ai ciclisti una migliore e più corposa spinta da sfruttare sulle salite e sui terreni più insidiosi
Le batterie oggi sono tutte al litio, tranne qualche vecchio modello. Anche in questo caso ci possono essere delle differenze relative alla capacità. Normalmente, le bici da città dispongono di batterie con capacità più bassa in quanto la richiesta di energia sulle strade pianeggianti è minore rispetto a quella sulle strade di montagna. Le batterie possono poi avere forme differenti a seconda del modello di bici.
COME FUNZIONA L’ASSISTENZA
Il funzionamento è sicuramente molto tecnico ma a grandi linee funzione in questo modo. Sui pedali è presente un sensore che rileva non solo la pedalata ma pure la forza impressa. La lettura di questi dati permetterà una migliore interazione tra motore e pedalata umana. In questo modo il motore potrà esprimere le migliore prestazioni in base alle "richieste fisiche" del ciclista. Poi c'è un selettore solitamente posto sul manubrio che permette di regolare il livello di assistenza del motore elettrico, cioè quanto aiuto potrà effettivamente fornire.
In pianura questo aiuto può essere minimo o addirittura zero. In salita, invece, può arrivare al massimo per consentire di poter superare agevolmente ripidi dislivelli. Sulle bici che non dispongono di un motore centrale, è presente, invece, un sensore che rileva solamente la pedalata. In tal senso si potrà richiedere il lavoro del motore elettrico semplicemente con pochi giri del pedale per poter viaggiare in pianura davvero con il minimo sforzo.
AUTONOMIA: QUANTA STRADA FACCIO?
Il capitolo dell'autonomia è sempre un discorso molto delicato quando si parla di una bici elettrica. Sulla percorrenza massima con un pieno di energia intervengono molteplici fattori e poco importa se il costruttore dichiara percorrenze record che non si vedono nemmeno con il binocolo. I parametri che incidono sull'autonomia sono: temperatura esterna, tipo di bici, percorso, livello di assistenza e peso del ciclista.
Se si punta a compiere a velocità sostenuta una salita ripida del 10% bisogna mettersi in testa che la batteria potrebbe durare anche solo poco più di 10 Km, a patto che disponga di una buona capacità o che si utilizzino soluzioni a doppia batteria. Se invece si è un po' allenati e non si richiedono le prestazioni massime nei dislivelli, l'autonomia può anche quadruplicare. In pianura le percorrenze si allungano considerevolmente in virtù del fatto che il motore elettrico interviene a supporto molto poco. Il freddo è nemico dell'efficienza della batteria e il peso del ciclista è un'ostacolo anche maggiore. 10 Kg in meno, in certe situazioni, possono significare anche diversi Km in più.
Programmare un'uscita è sempre consigliabile perché se si finisce la carica della batteria possono essere problemi anche portandosi via il caricabatterie visto che per un pieno ci possono volere anche diverse ore.
BICI CONNESSE E TECNOLOGICHE
Le bici elettriche moderne, soprattutto quelle di una certa fascia, oggi presentano soluzioni tecnologiche davvero innovative tanto da essere letteralmente connesse. I computer di bordo sono sempre più sofisticati e permettono di mostrare davvero tanti parametri di utilizzo oltre ad offrire persino dei piccoli sistemi di navigazione per poter viaggiare in maniera più sicura sulle strade sconosciute.
Addirittura ci sono modelli che possono essere gestiti tramite app. Oltre a poter sincronizzare i tragitti e i dati di movimento, è possibile persino modificare i valori di intervento del motore per creare un'assistenza davvero su misura per le proprie necessità. Le bici elettriche stanno quindi entrando prepotentemente nell'era moderna anche attraverso soluzioni tecnologiche estremamente sofisticate, incluso l'ABS per eBike sviluppato nel 2018 da Bosch e poi abbracciato anche da altri produttori.
Come i moderni smartphone, anche molte bici elettriche possono essere aggiornate. I computer di bordo più avanzati possono ricevere aggiornamenti periodici da scaricare per migliorare le funzioni a disposizione. Inoltre, i costruttori dei motori ciclicamente rilasciano update dei firmware per le loro unità. In questo caso, però, l'aggiornamento va fatto presso un punto di assistenza ufficiale. Non si può, quindi, effettuare a casa.
PREZZO
Il capitolo più delicato è sicuramente il prezzo. Il costo di una bici elettrica a pedalata assistita può variare moltissimo. Si può partire da poco meno di 1.000 euro per un modello molto basilare da città sino ad arrivare a cifre da vera moto. I modelli più sofisticati possono raggiungere e superare i 10.000 euro. La scelta di una bici elettrica dipende molto sia dalle proprie esigenze che dal proprio portafoglio.
Se l'obiettivo è una buona bici per la montagna l'investimento non sarà certamente basso ma va detto che sono modelli molto sofisticati anche a livello di telaio, sospensioni, freni e cambio. I modelli da città sono ovviamente più economici.
MANUTENZIONE
La manutenzione di una bici elettrica non differisce molto da quella di una bici tradizionale. I motori, infatti, non hanno bisogno di controlli, come del resto tutte le unità elettriche. Va solo prestata attenzione a controllare il serraggio dei bulloni del telaio visto che su queste bici è maggiormente sotto stress a causa del peso superiore dipeso dalla presenza del motore e della batteria. Per il resto basta la solita pulizia dopo ogni uscita e una corretta lubrificazione della catena e del cambio. Da tenere sempre sotto controllo l'usura delle pastiglie dei freni se si usa molto la bici in discesa. Il peso maggiore tende a metterle fortemente sotto stress.
Parlando della batteria, i produttori dichiarano un rendimento per un certo numeri di cicli. Nel caso l'accumulatore dovesse usurarsi si può tranquillamente cambiare a patto che sia lo stesso modello. In tal senso, però, i costi non sono contenuti. Una batteria può costare diverse centinaia di euro. Una seconda batteria può essere acquista per poter disporre durante le escursioni di una maggiore autonomia.
SPEED PEDELEC
Un capitolo a parte meritano le Speed Pedelec (S-Pedelec). Trattasi di bici elettriche il cui motore ( 500 Watt) è in grado di offrire assistenza sino ad una velocità di 45 Km/h. Non sono illegali ma sono inquadrate in un diverso contesto normativo. Per la legge queste bici sono paragonate a dei veri e propri ciclomotori. Per questo è necessario dotarsi di casco, assicurazione e targa. Devono avere persino lo specchietto retrovisore e il ciclista deve avere un'età minima di 16 anni.
In italia si contano sulle dita di una mano ma comunque esistono ed offrono un modo di viaggiare diverso.
KIT DI TRASFORMAZIONE E USATO
Una nuova bici a pedalata assistita costa parecchio. Per chi avesse già in casa una bici di qualità, la buona notizia è che in commercio esistono dei kit di trasformazione che permettono di rendere la propria vecchia 2 ruote un modello elettrificato. Il costo non è contenuto in quando la batteria costa parecchio ma il risultato in termini di funzionalità è più che valido. Il tutto si può fare in casa se si ha un minimo di dimestichezza.
Se si vuole partire senza spendere troppo, si può comunque puntare su qualche mezzo usato visto che il mercato è piuttosto dinamico. Vista la rapida evoluzione tecnica di questi mezzi, molti appassionati tendono a cambiare modello di frequente e questo permette di trovare sul mercato dell'usato delle interessanti offerte sia a livello di prezzo che di contenuti. Questo vale soprattutto per le eMTB, cioè per le mountain bike elettriche.
Ovviamente bisogna sempre prestare attenzione quando si acquista un modello usato. Le raccomandazioni sono sempre le stesse di ogni acquisto di una 2 ruote e cioè verificare quanta strada ha fatto la bici, lo stato del telaio, eventuali botte e in questo caso specifico testare il corretto funzionamento del motore elettrico. Diffidare degli acquisti a distanza. La bici deve essere sempre vista e possibilmente provata.
DOMANDE E RISPOSTE
Le bici a pedalata assistita sono dei mini motorini elettrici?
Assolutamente no, il motore elettrico assiste la pedalata del ciclista rendendola più agevole. Quindi per procedere si dovrà sempre e comunque pedalare.
Le bici elettriche possono essere utilizzate come delle normali bici?
Se rispettano le normative la risposta è si, possono essere utilizzate sulla strada come delle comunissime biciclette.
Serve una patente per guidare queste 2 ruote elettriche?
La risposta è no: le comuni bici a pedalata assistita sono equiparate a delle normali bici e quindi non è necessaria una patente. Caso diverso per le S-Pedelec che, però, sono equiparate a dei ciclomotori ma in Italia sono rarissime.
Le bici a pedalata assistita non possono superare i 25 Km/h?
Per legge, il motore deve avere non più di 250 W di potenza e non deve assistere il ciclista oltre i 25 Km/h. Questo non significa che "spingendo" con le gambe non si possa andare oltre.
I motori e le batterie sono tutti uguali?
No, anche se per legge la potenza deve essere uguale per tutti, sul mercato esistono diversi tipi di motori per eBike con comportamenti differenti. Alcuni sono più adatti per la montagna, altri per l'uso in città. Anche le batterie non sono tutte uguali e ce ne sono di differenti capacità.
Che autonomia offrono le bici elettriche?
Domanda a cui non si può dare una risposta esatta visto che l'autonomia dipende da molti fattori. Si può andare da 80-100 Km in città ai 10-15 Km sulle lunghe salite delle montagne.
Quanto costa un'eBike?
Non c'è una risposta precisa. Si va da poco meno di 1.000 euro per un modello cittadino di fascia bassa a prezzi di oltre 10.000 euro per modelli top di gamma estremamente sofisticati.
Posso interagire in qualche modo con app per registrare i dati dei percorsi?
La risposta è si ma dipende dal modello di bici. Le più sofisticate sono dotate di mini computer connessi in grado di offrire addirittura un sistema di navigazione satellitare.
E' possibile in qualche modo "sbloccare" il limite dell'assistenza dei 25 Km/h?
Si, ma è una pratica assolutamente illegale.
Ho una bici tradizionale, possa trasformarla in un'eBike?
La risposta è si in quanto esistono alcuni kit che permettono di "elettrificare" una bici tradizionale. Il costo non è contenuto ma il risultato è più che buono.