Quanto dura davvero la batteria di un'auto ibrida Plug-in? Ecco cosa ha scoperto ADAC
Questo studio mette in evidenza che le batterie delle auto ibride Plug-in dovrebbero durare quanto le vetture
I veicoli ibridi Plug-in sono spesso visti come una sorta di ponte verso le auto 100% elettriche. Tuttavia, si parla molto di quanto durano davvero le batterie delle auto elettriche, del loro degrado nel tempo, ma molto di meno di quelle dei modelli Plug-in. Quindi, chi scegli un modello PHEV cosa può aspettarsi? A provare a dare una risposta ci ha pensato ADAC grazie ad un’analisi condotta in collaborazione con Aviloo, azienda specializzata nella diagnostica delle batterie. Complessivamente, sono state testate oltre 28.500 batterie di veicoli ibridi Plug-in. Come sappiamo, mediamente agli accumulatori dei modelli PHEV sono molto più piccoli di quelli delle BEV. Questo significa che vengono ricaricati più di frequente. Dunque, potrebbe far pensare che ci possa essere un degrado precoce. Ma cosa emerge davvero dallo studio?
DEGRADO ENTRO I LIMITI PREVISTI
I risultati dello studio offrono rassicurazioni sulla durata e sull’efficienza delle batterie dei modelli ibridi Plug-in. Ovviamente parliamo di dati medi perché ci possono essere differenze tra i modelli delle diverse marche. L’analisi ha preso a riferimento lo stato di salute (SoH) dei veicoli ibridi plug-in (PHEV) su una percorrenza fino a 200.000 km. I dati analizzati mostrano generalmente che il processo di degrado delle batterie di trazione nei veicoli PHEV procede entro i parametri previsti. Questo significa che per la maggiore parte dei veicoli presi in esame, la batteria dovrebbe durare quanto la vettura.
Tuttavia, l’analisi mette pure in evidenza che i veicoli con lo stesso chilometraggio possano mostrare valori di SoH molto differenti tra loro. Secondo ADAC dipende anche dalla percentuale di utilizzo in modalità 100% elettrica. I veicoli con un’elevata percentuale di guida in elettrico presentano, in media, valori di stato di salute della batteria notevolmente inferiori rispetto ai veicoli con una bassa percentuale di guida in elettrico.
DIFFERENZE IMPORTANTI TRA I VARI MARCHI
Ci possono poi essere delle profonde differenze tra le vetture di differenti marchi. Ad esempio, i modelli Mercedes mostrano generalmente prestazioni della batteria molto stabili fino a un chilometraggio di 200.000 km. Sul fronte opposto c’è invece Mitsubishi, i cui PHEV mostrano già un degrado significativo anche a bassi chilometraggi, sebbene il degrado poi si stabilizzi nel corso del loro ciclo di vita. Andando avanti, lo studio riporta che il degrado della batteria nei veicoli del Gruppo Volkswagen e Volvo rimane entro limiti irrisori anche con percentuali più elevate di guida elettrica. I modelli BMW mostrano invece una variazione più importante, a seconda dell’utilizzo in modalità 100% elettrica.
Sui modelli Ford i dati mostrano che la capacità della batteria diminuisce notevolmente in anticipo, tuttavia non è possibile fare previsioni a causa del numero limitato di test. ADAC ha realizzato diversi grafici che mostrano i valori di SoH rilevati in base all’utilizzo della modalità elettrica media come quello che mostriamo (pallini gialli basso utilizzo della modalità elettrica; griglio e griglio scuro un maggiore utilizzo della modalità elettrica) oppure in base ai marchi (si possono trovare qui).
IN CASO DI ACQUISTO DI UNA PLUG-IN USATA?
Secondo ADAC, il SoH (stato di salute della batteria in %) dovrebbe avere i seguenti valori.
- a 50.000 km: almeno il 92%
- a 100.000 km: almeno l’88%
- a 150.000 km: almeno l’84%
- a 200.000 km: almeno l’80%
Un controllo della batteria per determinarne lo stato di salute attuale (SoH) offre trasparenza e tranquillità, ed è consigliato ai potenziali acquirenti che stanno valutando un’auto ibrida plug-in usata.