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Effetto Covid: dopo i voli verso il nulla, il ristorante sull'aereo che resta a terra

Gli A380 restano a terra e si trasformano in ristoranti

Effetto Covid: dopo i voli verso il nulla, il ristorante sull'aereo che resta a terra
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Salvatore Carrozzini
Salvatore Carrozzini
Pubblicato il 12 ott 2020

È una notizia agrodolce quella che riguarda Singapore Airlines: da un lato c'è l'amarezza nel constatare la situazione di difficoltà in cui versano le compagnie aeree danneggiate dalla pandemia, dall'altro la riflessione su quanto a volte possano essere creativi i modi per provare a reagire alla crisi. Così mentre c'è chi, come Qantas, si è attrezza per i voli verso il nulla, Singapore Airlines (SIA) decide di riconvertire due suoi Airbus A380 parcheggiati presso l'aeroporto di Changi in ristoranti che apriranno le porte nei giorni del 24 e 25 ottobre

"Ristoranti con le ali" che consentiranno di  provare – per chi la considera tale – l'ebbrezza di mangiare un pasto servito in aereo, ma senza il minimo rischio di farsi andare il boccone di traverso a causa delle turbolenze: non è infatti previsto alcun volo. I prezzi per il pasto spaziano dai poco più di 50 dollari per i posti in classe economy, ai 642 dollari per spegnere la fame in suite. I posti disponibili saranno dimezzati per rispettare le norme anti contagio – un Airbus A380 a piena capienza ospita sino a 471 persone. 

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Chi pensa che si tratti di un'idea bislacca dovrà ricredersi considerando che i posti disponibili sono stati tutti prenotati e che la compagnia aerea ha deciso di aprire una lista d'attesa per provare a soddisfare comunque l'elevata domanda. Evidentemente la voglia di viaggiare in aereo è così forte che la gente è anche disposta a farsela passare con surrogati come questo o come i già citati voli con partenza e arrivo nello stesso aeroporto. 

La notizia può far sorridere ma alla base c'è la seria esigenza di resistere durante l'emergenza sanitaria: Singapore Airlines ha registrato una perdita record di circa 825 milioni di dollari nel secondo trimestre dell'anno e ridotto del 20% la forza lavoro. A fine settembre erano operativi solo 32 dei 220 aerei della compagnia. L'Azienda, così come tante altre che operano in un settore ora in profonda crisi, sta cercando nuove fonti di guadagno: oltre agli aerei-ristoranti, sta predisponendo un sistema di consegne dei pasti a domicilio accompagnati da video di benvenuto, guide su come riscaldare e impiattare le pietanze, e una playlist per ricreare l'atmosfera a bordo dell'aereo. Per SIA tutto pur di andare avanti, per i viaggiatori incalliti un altro modo per ingannare l'attesa che separa dalla tanto agognata ripartenza post pandemia. 

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