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La crescita di BYD è inarrestabile: venduti più di 2 milioni di veicoli nei primi 6 mesi del 2025

Punta a nuovi record di vendite nel 2025

La crescita di BYD è inarrestabile: venduti più di 2 milioni di veicoli nei primi 6 mesi del 2025
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Daniele Di Geronimo
Daniele Di Geronimo
Pubblicato il 16 lug 2025

Nel corso dei mesi, quando ci siamo occupati di BYD lo abbiamo sempre fatto per annunciare risultati positivi. Dall’importante incremento registrato ad aprile, con il sorpasso su Tesla per la prima volta, al primato nel segmento PHEV in Italia, passando per l’ingresso in UNRAE e l’introduzione della funzione per il parcheggio automatico di Livello 4. Ora arrivano i dati sulle vendite del primo semestre del 2025, che mostrano come BYD sia stato l’unico costruttore automobilistico cinese a superare la soglia dei due milioni di veicoli venduti.

Con 2,146 milioni di unità consegnate nei primi sei mesi dell’anno, il gruppo consolida la propria posizione di leadership nel mercato della mobilità elettrica, confermando una crescita costante e una strategia industriale che guarda ben oltre la semplice produzione di automobili.

I numeri del successo di BYD

Solo nel mese di giugno, BYD ha venduto oltre 382.000 veicoli, registrando un incremento del 12% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. A trainare i risultati sono soprattutto le vendite delle elettriche pure, che hanno raggiunto le 206.900 unità con una crescita superiore al 42%. In lieve calo, invece, i veicoli ibridi plug-in che si fermano a 170.700 veicoli, segnando una flessione del 12% su base annua.

Parallelamente all’incremento delle vendite, BYD sta accelerando anche sul fronte della tecnologia, con un focus particolare sulla guida autonoma. A febbraio ha tenuto una conferenza nazionale sull’intelligent driving, durante la quale ha presentato una piattaforma di guida autonoma su tre livelli chiamata God’s Eye. Il livello più avanzato, denominato C-level, è già previsto su alcuni modelli grazie all’integrazione dei chip della serie Horizon Journey 6.

La strategia tecnologica del gruppo passa anche attraverso partnership mirate. BYD ha adottato i chip per la guida autonoma prodotti da Black Sesame Intelligent, che saranno installati su veicoli del marchio Denza. Black Sesame è già partner di importanti attori del settore come Dongfeng, Geely, FAW, SAIC, JAC, oltre a fornitori globali come Bosch, Continental e Aptiv. Una rete di alleanze che rafforza ulteriormente l’ecosistema di innovazione in cui BYD si muove con crescente convinzione.

La strategia di BYD per l’Europa

Oltre ai risultati globali è interessante ricordare la modifica del piano industriale che ha interessato l’Europa. La casa automobilistica cinese, infatti, sta mostrando la capacità di adattare la propria offerta alle esigenze locali. In risposta a una domanda di auto elettriche ancora incerta in molti Paesi del Vecchio Continente, BYD ha deciso stabilendo che entrambe le fabbriche europee, in costruzione in Ungheria e Turchia, produrranno non solo veicoli elettrici ma anche ibridi plug-in.


La prima linea di produzione sarà avviata a ottobre a Szeged, in Ungheria, dove inizieranno a uscire dalle linee modelli come Dolphin, Atto 3 e, in seguito, Atto 2 e Dolphin Surf. Entrambi gli stabilimenti avranno una capacità annua di 150.000 veicoli e permetteranno a BYD di aggirare i dazi europei sulle BEV importate dalla Cina. La fabbrica turca di Smirne, invece, entrerà in funzione nel 2026 e, come quella ungherese, ospiterà la produzione di veicoli a zero e basse emissioni.
Questa revisione del piano europeo riflette una strategia che mira a consolidare la presenza del marchio in uno dei mercati più complessi ma allo stesso tempo cruciali per il futuro dell’industria automobilistica.
 
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