Bugatti svela come avviene il controllo qualità di ogni W16 Mistral
Tra le prove oltre 350 km di collaudo tra le strade dell’Alsazia e test finali a 300 km/h sulla pista di Colmar.

La qualità e il valore di un’automobile si misurano secondo molteplici parametri. In un contesto come quello di Bugatti, questo si traduce soprattutto nella certezza che ogni singolo esemplare rispetti gli elevatissimi standard fissati dal marchio. È ciò che comunemente viene chiamato controllo qualità – cioè l’insieme di verifiche tecniche e funzionali che servono a garantire che ogni componente risponda ai requisiti previsti in termini di prestazioni, sicurezza e finitura – ma che, nel caso di Bugatti, deve essere orientato alla perfezione. Non a caso, Bugatti è uno dei rarissimi produttori al mondo a eseguire una valutazione completa su ogni singolo veicolo, senza affidarsi a controlli a campione come avviene nella produzione di serie. Ora, con le consegne della W16 Mistral, l’ultima Bugatti a utilizzare il motore W16, la casa automobilistica ha voluto raccontare come avviene il processo di controllo qualità.
Le prove su strada
Bugatti racconta che ogni esemplare della W16 Mistral viene sottoposto a un rigoroso processo di controllo qualità che comprende almeno 400 km di test su strada. Il percorso si snoda lungo un tracciato di 350 km nell’Alsazia, selezionato per rappresentare un’ampia varietà di condizioni reali. Si attraversano villaggi storici, curve strette di campagna, lunghi tratti autostradali e impegnativi passi di montagna, mettendo alla prova ogni componente dell’auto. L’analisi non si limita ai sistemi meccanici, ma coinvolge anche il comportamento dello sterzo, il comfort acustico e la risposta del cambio per verificarne precisione, stabilità e qualità costruttiva.
Il già rigoroso controllo qualità previsto da Bugatti è stato ulteriormente perfezionato proprio per la W16 Mistral. Sono state infatti introdotte nuove procedure specifiche per le caratteristiche da roadster. Il tetto removibile, per esempio, viene sottoposto a test dedicati che ne verificano la facilità di installazione, la tenuta alle alte velocità e il comportamento dinamico a vettura aperta.
A completare il programma di collaudo c’è anche una sessione finale su pista. Viene svolta presso l’aeroporto di Colmar, dove Bugatti dispone di una struttura dedicata lunga 1.600 metri. Qui la W16 Mistral viene spinta fino a 300 km/h per mettere alla prova i sistemi di frenata, l’ESP e l’ABS in condizioni estreme.
Un approccio 90% umano e 10% elettronico
Un elemento interessante è dato dal fatto che il controllo qualità condotto su ogni Bugatti W16 Mistral si basa prevalentemente su un approccio umano. È alla sensibilità dei collaudatori, infatti, che viene affidata la quasi totalità della valutazione. L’analisi sensoriale del collaudatore, infatti, consente di percepire vibrazioni, rumori o imperfezioni che sfuggirebbero a strumenti convenzionali. Solo il 10% dell’analisi si affida alla diagnostica elettronica, tramite sistemi telemetrici interni e data logger che monitorano costantemente i parametri del veicolo durante tutto il tragitto. Anche l’ambiente stesso viene sfruttato con intelligenza, con le strade strette dei centri storici alsaziani, capaci di creare camere acustiche naturali utili a cogliere ogni sfumatura sonora del motore e della trasmissione.
Il valore aggiunto delle auto Bugatti
In un settore in cui molte case automobilistiche si affidano a test standardizzati e automazioni, Bugatti riafferma la centralità dell’artigianato e della sensibilità umana. L’intero programma di collaudo, infatti, è pensato per restituire una vettura che sia non solo tecnologicamente impeccabile, ma anche in grado di offrire un’esperienza sensoriale irripetibile. L’ossessione per la perfezione e la centralità dell’intervento umano rappresentano l’essenza della filosofia Bugatti e dell’identità del brand che ha come obiettivo quello di costruire non solo automobili, ma vere e proprie opere di altissima manifattura.