Ddl concorrenza: portabilità della scatola nera e parte dei pedaggi allo Stato
Entro fine anno dovrebbe arriva il via libera anche dal Senato

Nella giornata di oggi è atteso il via libera della Camera al Ddl Concorrenza e se non ci saranno sorprese entro fine anno arriverà anche l'ok al Senato. Il testo è importante perché include alcune novità che riguardano strettamente l'ambito automotive e di cui avevamo parlato in passato e cioè la portabilità della scatola nera a fini assicurativi e la nuova disciplina delle concessioni autostradali. Andiamo con ordine.
MAGGIORE CONCORRENZA
Il prezzo medio della RC Auto sta continuando ad aumentare e ne abbiamo discusso diverse volte. Sappiamo che il Governo sta lavorando ad una riforma organica del comparto delle assicurazioni. Intanto, con l'obiettivo di migliorare la concorrenza è stato deciso di permettere la "portabilità" della scatola nera presente nelle auto.
Nello specifico è stato stabilito un "meccanismo di portabilità dei dati registrati dalle scatole nere che il consumatore potrà richiedere, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce i dispositivi elettronici". Inoltre, come aveva spiegato a suo tempo il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l'obiettivo di favorire la mobilità della domanda in ambito assicurativo e di ridurre il fenomeno della fidelizzazione forzata e, conseguentemente di aumentare la concorrenza e ridurre i costi, è fatto divieto alle imprese assicuratrici di prevedere clausole contrattuali che impediscano o limitino il diritto dell’assicurato di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, i dispositivi elettronici per il monitoraggio dei dati dell’attività di circolazione dei veicoli a motore (la cosiddetta scatola nera) o penali in caso di restituzione dopo la scadenza.
La possibilità della portabilità dei dati della scatola nera, nelle intenzioni dovrebbe permettere una maggiore concorrenza del settore. Non è comunque finita qui perché è stata prevista l'istituzione di un sistema informativo, sottoposto alla vigilanza di IVASS, sui rapporti assicurativi non obbligatori al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti.
CONCESSIONI AUTOSTRADALI
Altra importante novità riguarda le autostrade. Come voluto dal ministro Salvini, per la prima volta una parte dei pedaggi non entrerà nelle casse di grandi gruppi di concessionari, anche internazionali, ma andrà allo Stato.
Come aveva specificato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dopo l'approvazione di questa novità nel Consiglio dei Ministri, il "modello proposto prevede, per le concessioni che scadranno a partire dal 2025, un sistema di regolazione fondato sull’applicazione di un nuovo modello tariffario, già sperimentato in quattro concessioni, che prevede di distinguere la tariffa in tre componenti: la componente tariffaria e di gestione (di competenza del concessionario); la componente tariffaria di costruzione (di competenza del concessionario); la componente tariffaria per oneri integrativi (di competenza dell’ente concedente, il cosiddetto extragettito), finalizzata al recupero dei finanziamenti pubblici concessi per la realizzazione del sistema infrastrutturale a pedaggio".
Il ministero aveva anche aggiunto che i proventi derivanti dal cosiddetto extragettito saranno utilizzati per realizzare gli investimenti autostradali. Per quanto riguarda le concessioni autostradali, il nuovo modello prevede inoltre che le future concessioni non supereranno di regola i 15 anni. Per le concessioni in essere, si mantengono le regole esistenti e si prevedono scadenze tassative per la revisione del PEF (piano economico finanziario).