Contratto BMW perso: Northvolt in difficoltà riduce il personale
Northvolt in crisi: produzione di batterie in difficoltà
Northvolt sta affrontando ostacoli significativi nella sua corsa alla produzione di batterie, come rivelano documenti interni e testimonianze aziendali. Il gigante svedese delle batterie sta lottando per raggiungere i suoi ambiziosi traguardi produttivi nel suo impianto della Svezia settentrionale.
Secondo documentazione riservata analizzata da Reuters, etichettata come "Piano di produzione 2024", l'azienda non è riuscita a centrare con regolarità i target settimanali per celle commercializzabili dall'inizio di settembre. I dati, che coprono fino alla settimana del 10 novembre, evidenziano un divario tra aspirazioni e realtà operativa.
La tabella di marcia prevedeva di toccare quota 51.000 celle idonee alla spedizione settimanale entro fine 2024. Interpellata sulla questione, Northvolt ha dichiarato che questi obiettivi, fissati il 5 settembre, sono ormai "superati", senza però fornire dettagli sui nuovi target, sostenendo che questi si basano sugli impegni contrattuali.
La situazione si è fatta così critica che l'azienda, considerata la principale speranza europea per contrastare il dominio cinese nel settore delle batterie per veicoli elettrici, ha dovuto ridurre del 20% il proprio organico e ridimensionare le operazioni a settembre per garantire la sostenibilità finanziaria.
Sotto la guida dell'ex dirigente Tesla Peter Carlsson, l'impresa non è ancora riuscita a generare profitti e, secondo fonti informate, ha persino valutato l'opzione della protezione fallimentare negli Stati Uniti.
BMW NON CI CREDE
Un duro colpo è stato la perdita del contratto BMW da 2 miliardi di euro a giugno, causata da ritardi nelle consegne e difficoltà nel raggiungere volumi adeguati di celle di alta qualità. Attualmente, la produzione si concentra principalmente su forniture per Scania, Audi e Porsche, quest'ultime parte del gruppo Volkswagen, principale azionista di Northvolt.
I documenti interni rivelano che nella settimana del 21 ottobre, la produzione ha raggiunto solo 22.000 celle commercializzabili rispetto all'obiettivo di 30.000. Questi numeri sono ben lontani dal target di 100.000 celle settimanali che l'azienda aveva comunicato come obiettivo per fine anno.
Fonti interne attribuiscono queste difficoltà a una combinazione di problemi tecnici, personale non sufficientemente formato e obiettivi troppo ambiziosi. L'azienda contesta questa valutazione, sostenendo di avere "ottimi livelli di performance" per le macchine in produzione seriale e di impiegare il personale più qualificato tra i produttori europei di batterie.
Nonostante le evidenti difficoltà, gli esperti del settore concordano che Northvolt mantiene un vantaggio competitivo rispetto agli altri produttori europei di batterie. I dati di produzione mostrano che l'azienda ha superato la soglia delle 51.000 celle di qualità accettabile solo una volta nel periodo tra fine agosto e inizio novembre, con l'ultima rilevazione disponibile che indica una produzione di circa 26.000 unità nella settimana conclusa il 10 novembre.