Bentley taglia 1.000 posti di lavoro
Bentley ha comunicato che attuerà un piano per ridurre di 1.000 dipendenti il suo organico come conseguenze dell'impatto della pandemia.

Bentley ha deciso di tagliare 1.000 posti di lavoro. Non si tratterà, però, di licenziamenti. Il marchio inglese ha fatto sapere che attuerà un piano di uscite volontarie, probabilmente incentivate. L'obiettivo è quello di ridimensionare progressivamente il numero dei suoi dipendenti della fabbrica di Crewe dove attualmente sono occupate più di 4.000 persone.
Il marchio inglese ha scritto ad ogni suo dipendente spiegando la sua iniziativa che fa parte di un piano chiamato Beyond100 che prevede una ristrutturazione delle attività in ottica futura. Il taglio del personale è anche la diretta conseguenza dell'impatto della pandemia da Coronavirus su molti costruttori del mondo dell'auto. Bentley, dopo un lungo periodo di difficoltà, lo scorso anno era tornata in utile sotto la guida del CEO Adrian Hallmark.
Purtroppo, lo scoppio dell'emergenza sanitaria ha bloccato per diverse settimane le attività del marchio inglese che sono riprese da poco ma a regime ridotto. Solo una parte dei dipendenti è tornata al lavoro e quindi la produzione va a rilento. Inoltre, la domanda di auto è calata drasticamente a seguito della crisi economica. Questo stop alle attività prima e adesso la ripresa a rilento, sta costando moltissimo a Bentley che ha quindi deciso di prendere questa strada, per quanto sia dolorosa.
Il marchio inglese non è l'unico che ha dovuto tagliare il personale a seguito del virus. Rimanendo nel territorio inglese, per esempio, Aston Martin ha deciso di ridurre di 500 persone il suo organico, la McLaren, invece, di 1.200.